[IN REVISIONE]
Sequel di Rules Don't Apply
(tratto dalla storia)
"Pure io sono danneggiato, Beatrice. Pure io ti ho fatto del male entrando nella tua vita, fin dall'inizio, con tutte le bugie. Ho sbagliato a farti entrare nel mio mondo e per questo...
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Falling
B E A T R I C E
Osservo lo schermo del computer per alcuni secondi, annoiata: parla lentamente, posando rivolgendo tanto gli occhi alla telecamera. "Non ci sono molte interviste in cui parlo della mia vita privata" risponde all'ennesima domanda dell'intervistatore. "Non mi piace dare un singolo significato alle canzoni, ognuno le interpreta secondo le proprie idee."
"Bugiardo" commento, addentando una fetta di pizza. Tutta l'intervista mi pare una falsa, come ogni evento pubblico a cui le celebrità prendono parte.
"Quindi ci sembra di aver capito che l'album parla di una storia finita. Puoi confermare?" un'altra domanda che mi fa gelare il sangue. Il riccio attende qualche secondo - precisamente tre - prima di rispondere. "Ehm... parla piuttosto della fragilità delle emozioni e la velocità con cui esse possono cambiare." A volte mi chiedo perché sia così misterioso e vago quando gli si pone una domanda qualsiasi, ma fa probabilmente parte del personaggio che si è costruito attorno - considerando che l'Harry che conosco io è l'esatto opposto di colui che sto vedendo attraverso uno schermo. Sembra quasi che il pubblico ami idolatrato e renderlo un martire. Dopotutto non è colpa loro se le sue canzoni sono così malinconiche.
"Che stai facendo?" Connor fa capolino nella stanza e, senza darmi il tempo di chiudere l'intervista, si lancia sul letto. Solleva le sopracciglia, sorpreso di vedere Harry Styles sullo schermo del computer. "Che fai?" Lo ignoro e mi sporgo in avanti per abbassare il coperchio del portatile. Connor non si arrende. "Perché c'è Harry sulla tua pagina YouTube? E non dirmi che si è aperto per sbaglio perché non ti credo" rimprovera. "Alla faccia del voler andare avanti." Sbuffo, rinunciando al tentativo di evadere dall'interrogatorio. "Ero curiosa. Deve uscire il suo album e mi chiedevo- " Aggrotta le sopracciglia. "Che cosa? Se avrai altre sorprese?" mi anticipa. "Sono passati tre anni." Il primo album da solista del cantante mi ha fatta stare male per mesi; mi sono sentita colpevole fino a smettere di accedere ad Internet per quasi un mese dopo aver lasciato New York.
"Non poteva scrivere su qualche modella, tipo Kendall? Camille? O Taylor perfino, così si facevano pubblicità a vicenda. Perché deve tirarmi in mezzo?" Harry non è stato capace di scrivere una canzone discreta nel suo primo album e temo che la storia si ripeta.
"Non ci sono i Brits stasera?" Connor evita l'argomento e gliene sono grata. Annuisco. "Tra poco. Ci dovrebbero essere sia Niall che Harry."
Un'ora dopo siamo sul divano, con un'enorme ciotola di popcorn al centro. Il red carpet dei Brit Awards è in primo piano, mentre il presentatore intervista varie celebrità. Addento un popcorn ascoltando parlare Lewis Capaldi mentre Connor smanetta con il cellulare. "Lewis, cosa prevedi che accadrà in questa serata?" domanda la donna estremamente truccata. Il ragazzo alza le spalle tranquillo. "Aspettiamo l'after party prima di parlare" risponde scherzoso. Una serie di celebrità occupa lo schermo, intrattenendo me e annoiando mio fratello. "Ora spostiamoci verso quest'ala... guardate chi c'è. Niall, che sorpresa!" La telecamera inquadra l'irlandese, il quale sorride amichevolmente. "Eccolo!" esclamo, attirando l'attenzione di Connor. "Non ci aspettavamo di trovarti qui!" "Nemmeno io, in realtà" ridacchia lui. Rivela di essere lì per sostenere Lewis Capaldi.
