Where have you gone?...

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"Oh simple thing, where have you gone? I'm getting old and I need something to rely on.
So tell me when you're gonna let me in, I'm getting tired and I need somewhere to begin".

(2)

La luna illumina il mare, Monte Carlo di notte è come un quadro di Monet.

Resto in silenzio accovacciata sul pavimento fumando la mia puff al mirtillo, penso, e in sottofondo ho il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia.

Questa sera sono da Pascale.
Vic e Arthur sono in salotto, mangiando gelato e parlando del più e del meno; io invece come negli ultimi anni ho imparato, sto da sola.
Me ne sto sulle mie e osservo quello che mi accade intorno.

«Bella vieni anche tu! Sta per iniziare il film» urla mia sorella dall'altra stanza.

Così mi alzo e li raggiungo.
Sono seduti l'uno al fianco dell'altro, sono l'uno la forza dell'altro e io non posso che invidiarli.

Ho invidiato il loro rapporto per anni e continuo a farlo, mi chiedo se magari in un mondo parallelo la ragazza sul divano affiancata dal suo migliore amico sia io oppure se anche lì quella che si doveva dimostrare la sua spalla è scappata.

Anzi non è scappata, si è solo dimenticata che magari intorno a lei c'erano altre persone.
Persone che impazzivano per lei.

«Credo che andrò a dormire...»

Nessuno mi risponde, salgo le scale due a due e vado a dormire in quella che è diventata la mia camera qui da Pascale.

Quando il padre di Arthur è morto, abbiamo cercato sempre di venire qui il più possibile delle volte.
In passato quando ci riunivamo, portavamo gioia, amore...calore e ad oggi posso dire che continua ad essere lo stesso solo che da parte mia ci sarà sempre quella nota che stonerà.

Una nota che con il tempo è stata dimenticata e alla fine, si è scordata.

E no delle volte sembro malinconica o addirittura melodrammatica ma la verità è ben altra.

Ormai non provo più niente a riguardo.

O forse qualcosina si.

~•~

Mi risveglio sudata, do un'occhiata alla finestra e mi accorgo che è ancora notte.

«Sarà stato un brutto sogno» sussurro tra me e me.

Mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto, dove sul divano trovo Vic e Arthur addormentati e un film che continua ad andare avanti.

Spengo la televisione e corro in cucina dove, dopo aver preso un bicchiere d'acqua mi dirigo sul terrazzo.

Mi farà bene schiarirmi le idee.

Resto fuori una mezz'oretta finché qualcuno non invade i miei spazi.

«Perché sei qui?»

Trasalisco.

Mi giro di scatto e i miei occhi si fanno strada nei suoi.

sweetheart // charles leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora