I got faith in you and I...

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"Even when the sky comes falling
Even when the sun don't shine
I got faith in you and I
So put your pretty little hand in mine
Even when we're down
to the wire, babe"

(24)

Agosto 2015.

Bella,
sono riuscito ad evitare carta e penna per tre anni; notti passate in bianco e sogni ancora troppo vivi in me però mi hanno costretto a scriverti.
A cercare di ritrovare la luce che ultimamente sembra avermi abbandonato.
Questo anno, credo sia uno tra i peggiori della mia vita; ho paura e a  questo punto mi chiedo cosa mi aspetta in futuro, se proverò ancora più dolore di quanto ne stia già effettivamente provando adesso.
Un dolore lancinante, da non farmi chiudere gli occhi la notte.
Ricordo quando la sera, da piccolo avevo difficoltà ad addormentarmi e tu mi tenevi la mano finché non chiudevo gli occhi.
Ecco, se solo ti avessi qui con me, forse sarebbe diverso.
Forse non starei trascurando tutto perché il mondo sembra essermi crollato addosso.
Vorrei non dover scrivere quello che sto per scrivere, vorrei non dover ripensare alle scorse settimane ma purtroppo se non lo farò, credo proprio che impazzirò.
Il giorno del funerale ti ho vista, sei stata il mio raggio di sole per tutta la giornata. E forse è stato in quel preciso momento che ho capito che tutto l'odio che ti ho gettato contro in questi ultimi anni, è stato tutto vano.
Non posso odiare una persona solo perché non mi vuole, non posso odiarti se mi preferisci fuori dalla tua vita.
So di star sbagliando tutto, so di aver sbagliato tutto.
Quel giorno mi sei venuta vicino, dai tuoi occhi vedevo che eri in pena per me, vedevo che volevi supportarmi come solo tu sai fare; ma allo stesso tempo ho anche visto l'astio nei mei confronti.
Ho visto nei tuoi occhi una ragazza di sedici anni costretta, forzata ad andare dal ragazzo in pena.
È per questo che ti ho trattato come se non valessi niente, come se valessi meno di zero.
Ti prego di capirmi, di scusarmi so che tutta questa merda non giustifica le mie azioni ma purtroppo non posso che non restituirti il dolore che mi stai imponendo.

Charles.

Penso e ripenso alle sue parole, non riesco a concentrarmi su altro.

Ricordo il 2015 come l'anno in cui Charles divenne sempre di più il fantasma all'interno della mia vita. Ricordo il giorno del funerale di Jules, quel ricordo appare lucido nella mia mente.

Non vedevo Charles dallo scorso natale, era cambiato sì, ma quel giorno era irriconoscibile.
Non era più lui.
Non era più il mio Charles.
Una piccola parte era morta con il suo padrino e se solo avessi saputo che cosa sarebbe successo dopo, magari mi sarei comportata diversamente.
Magari avrei lasciato perdere i nostri inconvenienti e gli sarei stata vicina.

«Bella?». Una mano mi viene sventolata sul volto. «Bella! Hai controllato gli inviti si o no?»

Sbatto le ciglia più volte.

Colin mi guarda preoccupato.

«Che cosa hai detto?» chiedo confusa.

«Grazie per avermi ascoltato, come sempre d'altronde».

Faccio un sorriso falso. «Non fare il permaloso, che cosa stavi dicendo?»

Lui alza gli occhi al cielo, poi dice:
«Ti ho chiesto se hai controllato gli inviti per domani sera».

Annuisco.

sweetheart // charles leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora