Capitolo 4: Dennis

481 18 20
                                    

15 novembre 2019
Piombo dentro casa Chiesa in preda al panico, non so che fine abbia fatto Anna, ma spero sia qui. L'ho chiamata un sacco di volte, ma non mi ha mai risposto. É sempre molto suscettibile il giorno dell'anniversario della morte di nostra madre e di nostra sorella. L'anno scorso era sparita e nessuno sapeva che fine avesse fatto, alla sera si é ripresentata a casa molto confusa senza dire nulla. L'avevamo cercata per tutto il giorno, ma non siamo riusciti a trovarla da nessuna parte.

"FEDERICO" strillo dall'ingresso.

Federico si precipita chiedendo: "Che succede?"

"Sai che fine ha fatto mia sorella?" gli domando.

"No...oggi é il 15...merda" mormora preoccupato tanto quanto me.

"Perché stai urlando amore?" mi interroga Adriana scendendo le scale assonata e sbadigliando.

"Anna è sparita ed oggi é il 15 novembre" le spiego.

Ci allarmiamo tutti quanti. Papà mi raggiunge a casa Chiesa. Enrico e Francesca iniziano a pensare che fine potrebbe avere fatto, i fratelli Chiesa iniziano a tartassarla di messaggi ed io continuo a chiamarla, tutto senza risultati.

"Dobbiamo andare a cercarla. Non possiamo aspettare che torni a casa da sola come l'anno scorso" mormora papà disperato.

"Paolo, non preoccuparti, la troveremo. Vieni con me in macchina che andiamo a cercarla" afferma Enrico per tranquillizzare papà.

"Andiamo tutti a cercarla" dichiara Lorenzo.

"Lore...tu devi andare a scuola" gli ricordo.

"Non se ne parla nemmeno, Anna é più importante di qualsiasi cosa" ribatte il piccolo Chiesa.

"Lorenzo ha ragione, nulla é più importante di Anna per noi" gli dà corda Francesca.

"Mamma, forse conviene che anche noi andiamo a cercarla" propone il biondino.

"Secondo me conviene che mamma e Lorenzo vadano a cercarla con una macchina, Fede e Dennis con un'altra, mentre io rimango a casa in caso tornasse" spiega il suo piano la mia fidanzata e mi sembra la cosa più sensata da fare.

"Va bene. Dennis vieni, guido io" dice Federico prendendo le chiavi della sua macchina e uscendo di casa, io lo seguo di corsa.

Saliamo, Fede mette in moto e partiamo. Percepisco la sua tensione. Per Federico Anna é una sorella, quindi sono certo che la stessa ansia che ho addosso io la abbia anche lui.

"Hai qualche idea di dove possa essere andata?" mi chiede.

"No e in ogni caso credo che tu lo sapresti meglio di me" rispondo.

"Ci sto pensando. Sto pensando ad ogni posto dove andiamo quando qualcuno é giù di morale, ma non mi viene in mente un luogo dove possa essersi nascosta" sbuffa esasperato.

So che vuole trovarla. Quando eravamo piccoli ero geloso del rapporto che avevano loro due, non perché temevo che si fidanzassero, loro sono migliori amici e si vogliono un gran bene, ma non si amano. Ero geloso del fatto che sembrassero più fratelli loro due di me ed Anna. Hanno così tanto in comune, per questo sono sempre andati d'accordo, mentre io ed Anna non abbiamo così tante cose in comune, ma non mi ha mai messo in secondo piano. Non nego di essere stato geloso di tutto il tempo che hanno passato insieme, ma crescendo ho capito che il calcio è la loro colla. Io non sono mai stato un appassionato, non sono mai stato un tifoso, ma se Anna mi chiedeva di andare a vedere una partita con lei dicevo sempre di sì.

"Perché ogni anno sparisce?" mi interroga Federico.

"Perché si sente in colpa. Si sente in colpa di essere viva e si sente in colpa anche perché negli ultimi anni lei ed Alice erano più distanti. Spesso si da la colpa dell'incidente, pensa che se lei avesse coinvolto di più Alice in ciò che facevate lei quel giorno non sarebbe stata in macchina con mamma. Nonostante io le dica sempre che é normale che crescendo le persone abbiano interessi diversi, pensa ancora che sia colpa sua" gli spiego.

Tempi supplementari //Federico Chiesa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora