Capitolo 31: Paulo

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11 luglio 2021
Il salotto di casa Chiesa scoppia in un urlo di gioia. Credo che sia la prima volta che guardo una partita così importante insieme ad una famiglia che non è la mia. Non mi sono mai reso conto di come ci si sente a guardare la tua vita attraverso un schermo, è parecchio strano. Per tutta la vita sono sempre stato io quello che doveva essere guardato, non quello che doveva guardare. Mi mette un po' a disagio il fatto di non essere in campo. Sono felice che l'Italia abbia vinto l'europeo, ma sarei voluto essere in campo ieri sera a vincere la Copa América con i miei connazionali, invece sono qui, a guardare Federico, che mi odia, piangere per aver vinto l'europeo. Sono arrabbiato, arrabbiato con me stesso per non aver fatto di più per il nostro rapporto, arrabbiato con Anna perché sembra che abbia le fette di prosciutto sugli occhi, arrabbiato con Federico perché non capisce che è innamorato perso della mia ragazza. Insomma sono arrabbiato con il mondo intero e vorrei tanto prendere a schiaffi qualcuno. Certe volte sembra che la mia vita non sia più mia, ma di qualcun altro ed io mi sento un osservatore esterno, un po' come gli animali allo zoo. Quei poveri animali sono stati strappati via dalla loro vita e messi dentro una gabbia per far divertire noi umani. Io mi sento esattamente così. Nell'ultimo periodo mi capita sempre più spesso di essere uno spettatore della mia stessa vita. Gli unici momenti in cui vivo per davvero sono quelli che trascorro insieme ad Anna. Lei è il mio Sole e si sa che la Luna non può riflettere la luce se non c'é il Sole che splende. La mia bellissima ragazza mi si getta tra le braccia, mi stringe forte e piange per la gioia. Sembra quasi che questa sia la sua vittoria e credo che in parte sia vero: Federico Chiesa non sarebbe nessuno se alle sue spalle non avesse avuto Anna Ciati. Lei è la sua tifosa numero uno, la sua roccia, la persona su cui può sempre contare. Federico Chiesa è un fortunato bastardo ad avere Anna nella sua vita da così tanto tempo.

"Sono così felice per lui, ma soprattutto sono super fiera di lui. Fin da quando era piccolo sognava di vincere qualcosa di così importante e finalmente ce l'ha fatta. Se la merita tutta quella coppa" dichiara la mia fidanzata.

Vorrei dirle che è stato uno stronzo ingrato a non averle preso un biglietto per Wembley dopo tutto quello che ha fatto per lui, ma mi trattengo. Non ho voglia di litigare, soprattutto non ho voglia di litigare davanti alla famiglia di Fede. Ci metterebbero due secondi a prendermi a calci in culo e non mi sembra il momento adatto per tirare fuori il discorso. "Sì, se lo è meritato" mi limito a dire sorridendole. Non pensavo che mentire fosse così faticoso, invece lo è. Chissà come fanno quelli che mentono di continuo, è come se si costruissero una vita di fandonie, ma appena una bugia viene a galla tutto il loro mondo crolla. Cercherò di non mentire mai più. Solamente se è a fin di bene.

Assistiamo alla premiazione. Io sono sempre più insofferente e sembra che nessuno se ne sia reso conto, sono tutti troppo presi dalla propria gioia per rendersi conto che io sto per esplodere. Noto che Federico ha le guance bagnate dalle lacrime e la visione della sua felicità mi fa sospirare rumorosamente attirando l'attenzione della mia fidanzata.

Anna mi guarda perplessa e mi chiede: "Tutto bene?". Io faccio cenno di no con la testa e lei con la mano mi fa segno di seguirla verso il giardino. Nonostante il buon umore generale, lei si preoccupa per me. Questo è uno degli innumerevoli motivi per cui la amo.

"Cosa succede?" mi domanda stringendo le mie mani tra le sue.

Faccio un respiro profondo ed inizio a parlare. "Vedere Federico e i suoi compagni di squadra così felici mi ha fatto provare una brutta sensazione, una sensazione di vuoto. Il fatto è che io, ieri sera, sarei dovuto essere in Brasile a vincere la finale di Copa América, invece ero qui. Vedere che loro stanno provando le stesse emozioni che avrei provato io se avessi giocato mi fa stare malissimo. Sento come un nodo allo stomaco, un peso sul petto e mi viene da piangere" le dico, omettendo il fatto che la felicità dei calciatori italiani mi fa venire voglia di prenderli a schiaffi. Non sarebbe molto carino da dire, dato che lei è italiana ed uno dei giocatori è il suo migliore amico.

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