Capitolo 6: Anna

454 17 42
                                    

1 gennaio 2020
"BUON ANNO" urliamo tutti all'unisono.

Abbiamo passato l'ultimo dell'anno tutti insieme, la mia famiglia, quella di Fede, Benedetta, Edoardo e Dusan, a casa mia. Dopo cena i nostri genitori sono andati a casa Chiesa con degli altri amici, mentre noi ragazzi siamo rimasti qui. Le cose tra me e Dusan stanno andando bene, non abbiamo detto a nessuno che ci stiamo frequentando, preferiamo tenercelo per noi finché non ci sarà qualcosa di concreto, in pratica finché non ci fidanziamo. Durante questi quindici giorni ci siamo visti ogni giorno. Lo aspettavo fuori dal campo di allenamento con la scusa di star aspettando Federico e alla sera, dopo che abbiamo passato qualche ora al solito bar, lo accompagnavo a casa sempre io. Ci siamo scritti ogni giorno, lui mi augurava una buona giornata prima di andare ad allenamento ed io la buona notte prima di fare l'ultimo ripasso serale per l'università. Allo scattare della mezzanotte si baciano sia Adriana e Dennis che Federico e Benedetta. Mi concentro sui miei migliori amici: fino a due settimane fa avrei voluto essere al posto di Benedetta, ma ora che sto uscendo con Dusan mi sono quasi convinta del fatto che non fossi innamorata veramente di Federico, che fosse solo una cottarella passeggera. Vado a prendere una bottiglia di prosecco in frigo e vuoto il contenuto nei bicchieri, ne passo uno a ciascuno dei presenti e facciamo un brindisi.

"Brindo agli amici buoni, agli amori perduti, agli obiettivi nuovi, all'ordinaria follia di tutti i giorni, a tutto quello che una volta c'è stato, al fatto che tutto finisce ed a un anno nuovo. Vi auguro 12 mesi paghi, 52 settimane felici, 365 giorni incantevoli, 8760 ore uniche, 525600 minuti indimenticabili e 31536000 secondi che tolgono il fiato" dice Federico alzando il bicchiere verso il soffitto. Tutti noi seguiamo il suo gesto e facciamo sbattere i bicchieri, in modo che il suono del vetro che si tocca si propaghi per tutta la stanza risuonando come una dolce melodia.

"Anche io vorrei fare un brindisi" dichiara il numero 28 della Fiorentina.

Tutti ci giriamo verso di lui e aspettiamo che dica qualcosa, allora fa un respiro profondo e dice: "Brindo agli amici e ai nemici. Alle persone che mi hanno fatto del male rendendomi più forte, formando il mio carattere. Brindo agli amici che hanno riso con me, ma che hanno anche condiviso le mie lacrime, che mi hanno teso la mano quando ne ho avuto bisogno, e che non sono scomparsi come molti fanno, nel momento del buio. Brindo ai miei genitori che mi hanno dato la vita, e a mia sorella che l'ha arricchita. Brindo al calcio, che da sempre è stato la mia via di fuga quando la vita diventava insopportabilmente pesante. Brindo a un nuovo anno che si appresta ad arrivare, alle speranze risposte in esso, e al ricordo di tutti gli anni trascorsi fino ad oggi. Brindo a questa meravigliosa vita, a questo viaggio bellissimo che mi è stato concesso d'iniziare...ma soprattutto brindo alla persona che mi ha stravolto la vita ad agosto, con un semplice sorriso...brindo a te, Anna" e sentendo il mio nome resto a bocca aperta.

"Non sto capendo..." mormora Lorenzo.

"Ti va di iniziare questo nuovo anno insieme, da fidanzati?" mi chiede prendendomi le mani e stringendole forte tra le sue.

"Si...si...con tutto il cuore" rispondo azzerando le distanze tra di noi e facendo congiungere le nostre labbra.

Tutto intorno a noi sparisce, mio fratello, il mio migliore amico e tutti gli altri presenti. Siamo solo io e Dusan, il ragazzo che un paio di settimane fa, con un bacio, mi ha fatto capire che posso ancora credere nell'amore, lo stesso ragazzo che a ferragosto ha condiviso con me una parte oscura della sua vita. Qualcuno si schiarisce la voce, così ci stacchiamo, ci sorridiamo e poi torniamo a considerare anche gli altri presenti.

"Non pensate di doverci raccontare qualcosa?" domanda mio fratello.

"Beh...Dusan ed io ci stiamo frequentando da un paio di settimane. Non vi abbiamo detto nulla perché non c'era niente di concreto, ma adesso siamo fidanzati" gli rispondo imbarazzata.

Tempi supplementari //Federico Chiesa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora