Capitolo 24: Anna

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4 aprile 2021
Ormai sono due settimane che Paulo ed io siamo fidanzati, non ufficialmente però. Infatti solo pochi intimi sanno della nostra relazione, tra di loro ci sono Federico e Benedetta, Alvaro ed Alice e forse qualche altro giocatore lo ha intuito, ma noi due lo abbiamo detto solamente ai nostri migliori amici. Abbiamo preso questa decisione per vari motivi, primo fra tutti la stampa. Non vogliamo finire sulla prima pagina di qualche rivista di gossip e non vogliamo che mezza Italia si faccia gli affari nostri, anche perché la nostra storia è ancora in fase di rodaggio. Il secondo motivo per cui abbiamo deciso di mantenere privata la nostra relazione ancora per un po' sono i nostri ex fidanzati. Da quello che mi ha raccontato Paulo, a quanto pare, Oriana è una persona abbastanza gelosa e potrebbe non reagire bene alla nostra relazione, mentre Dusan so con certezza che non ha reagito bene. Dopo la crisi di Paulo, dovuta alla festa del papà, ho chiamato Dusan per dirgli che c'era un altro ragazzo. Ci siamo fatti la promessa di tenerci aggiornati sulle rispettive conoscenze dopo la nostra rottura, in modo da non dover apprendere la notizia da terze persone. Dopo che glielo ho detto mi ha sbattuto il telefono in faccia, ho anche provato a richiamarlo, ma non ha risposto. Mi sono sentita uno schifo, ma mi sarei sentita peggio se non glielo avessi detto subito. Dalla reazione che ha avuto ho capito che per lui non era finita del tutto, aveva ancora qualche speranza. Durante la notte ho pianto un po', ma la mattina dopo, quando ho visto che Paulo faceva di tutto per farmi sorridere mi sono sentita meglio. Mi ha chiesto di stare con lui porgendomi una tazza di caffè ed un bigliettino romantico e mi ha rassicurato sul fatto che mi avrebbe fatto una proposta ufficiale e più romantica quando saremo pronti, ma a me è bastato quel bigliettino. Penso che non avrebbe potuto fare niente di più dolce. So che siamo solo alle prime settimane di frequentazione, ma Paulo ed io siamo veramente sulla stessa lunghezza d'onda. Credevo che a lavoro fosse difficile trattarlo come tutti gli altri, ma me la sto cavando alla grande. Riusciamo ad essere professionali e nessun membro dello staff ha mai fatto caso a nulla. Per la prima volta da quando Benni ci ha raggiunto a Torino non mi sento più il terzo incomodo della coppia, perché ora ho la mia relazione da coltivare e sono felice.

"Come sta la mia fidanzata preferita?" mi chiede Paulo raggiungendomi a bordo campo. Lo dice in un sussurro, anche se non c'è nessuno vicino a noi. Meglio non dare nell'occhio.

Mi volto verso di lui e gli sorrido. "Dipende da quante altre fidanzate hai. Sai...so essere una persona molto gelosa" ribatto.

Scoppia a ridere. "Adesso che ti ho trovato non voglio nessun'altra ragazza che non sia tu, mia piccola salvatrice" mormora accarezzandomi la schiena. Le sue parole mi fanno tremare leggermente le gambe. Amo il fatto che mi definisca "la sua piccola salvatrice", mi ha dato questo nomignolo perché quel giorno l'ho salvato da un attacco di panico ed il fatto che lui mi sia così grato mi riempie il cuore di gioia. Quando l'ho trovato in quelle condizioni in spogliatoio mi è sembrato di vedermi allo specchio: io mi comporto nello stesso modo ad ogni anniversario della mia tragedia famigliare. In quel momento ho capito come gli altri mi vedono da fuori: inconsolabile e a pezzi. Sono talmente persa nei miei pensieri che non mi rendo nemmeno conto che sta arrivando in campo il resto della squadra, me ne accorgo soltanto perché Paulo si stacca da me. Sento freddo dove prima c'era la sua mano. "Ci vediamo più tardi" mi sussurra all'orecchio per poi raggiungere Alvaro, che lancia un sorrisetto compiaciuto nella mia direzione. Ogni tanto il fatto che lui sappia di noi mi mette in imbarazzo, soprattutto quando fa questo genere di facce, ma alla fin fine è un ragazzo molto simpatico e gentile. Non ho ancora avuto l'occasione di passare un po' di tempo con lui ed Alice senza che ci fossero altre persone. Sta sera dovremo andare a cena da loro e non vedo l'ora, inoltre sono emozionatissima perché vedrò i loro figli per la prima volta. Paulo mi ha raccontato che lo chiamano zio e mi è sembrata la cosa più tenera del mondo.

"Anna" mi chiama Marco, colui che potremo definire il mio capo. Lui è il medico della prima squadra, quello che prende le decisioni. Tutti gli altri membri dello staff devono seguire le sue direttive. "Allora il tuo programma della giornata è abbastanza semplice: alla fine dell'allenamento hai la solita seduta di fisioterapia con Dybala, poi ti dovrai occupare anche di Bonucci, che si lamenta da un paio di giorni di qualche crampo alla coscia sinistra. Pensi di potercela fare da sola?" mi chiede parlando alla velocità della luce. Ogni tanto mi domando se questo uomo faccia un respiro prima di dare ordini a ciascuno di noi.

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