Capitolo 29: Federico

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27 giugno 2021
"FEDE FEDE FEDE" strilla metà della squadra.

"MATTE MATTE MATTE" urla di rimando l'altra metà.

Matteo ed io ci sentiamo le celebrità di sta sera, anzi di sta notte, dato che la mezzanotte è passata da un bel po'. Abbiamo vinto due a uno contro l'Austria, prenotandoci il posto ai quarti di finale. La partita non si è sbloccata nei canonici novanta minuti, costringendo le squadre ad andare ai supplementari. Io ho sbloccato la partita e Matteo ha convalidato la vittoria. Tutta la squadra è molto orgogliosa di noi e noi due ci sentiamo letteralmente al settimo cielo. Non credo di aver mai provato nulla di simile, non so nemmeno descriverlo a parole. Ho lo stesso entusiasmo che avevo da bambino, la mattina di Natale, quando correvo in soggiorno con un'immensa voglia di aprire tutti i regali. Mi sento così incredibilmente felice che mi sembra di star sognando ad occhi aperti. Non è il mio primo gol, ma sento che è stato quello più importante. Dopo che ho segnato, tutta la squadra ha cambiato atteggiamento e Matteo è riuscito a raddoppiare. Spero che a casa siano orgogliosi di me. Spero che non appena ho fatto gol siano saltati in piedi e abbiano esultato. Mi immagino Anna e Benedetta che si abbracciano, i miei genitori che si danno un bacio, i miei fratelli che si danno il cinque e Paolo e Dennis che urlano di gioia. Avrei proprio voluto vedere la loro reazione. Chissà se Paulo ha esultato. Chissà se c'è anche Dusan con loro. Al pensiero di quelli che credevo i miei più cari amici smetto di essere felice come a Natale e Matteo, seduto accanto a me, se ne accorge immediatamente.

"Tutto bene?" mi domanda con una traccia di preoccupazione nella voce.

Sfodero un falso sorriso. "Si, ovviamente. Questa è la notte più bella della mia vita. Mi stavo immaginando la mia famiglia esultare davanti allo schermo della televisione" gli rispondo fingendo entusiasmo.

Matteo ricambia il mio sorriso. "Probabilmente quando ho segnato io, la mia ragazza e mia madre avranno urlato  talmente forte da rompere tutti i vetri di casa" ribatte scherzando.

"Non ci hai mai parlato della tua ragazza, cioè hai detto che sei fidanzato, ma  non ci hai raccontato nulla di lei" gli faccio notare.

"Cosa vuoi sapere?" mi chiede.

Ci penso un attimo, ma non ho una risposta. Mi va bene qualsiasi cosa, purché lui si apra con me. "Quello che vuoi tu" dico infine.

"Credo che sia la donna della mia vita. Ci siamo fidanzati dopo che ho chiuso una relazione, durata molti anni, con Alessandra, la mia ex storica. Vian è stata molto paziente con me. All'inizio ero molto restio a frequentare un'altra ragazza, ma lei mi ha convinto a bere qualcosa insieme e me ne sono innamorato. Non è stato facile per me ripartire da zero, anche perché con Ale le cose andavano in un certo modo. Avevamo una vita stabile, quindi è stata dura ricostruire un rapporto di fiducia da zero con una nuova persona, ma ci sono riuscito ed è tutto merito di Vian. Sono stato tremendamente fortunato ad incontrarla" racconta il numero dodici della squadra.

Non avevo mai visto Matteo sotto questa luce. Quando parla della sua fidanzata gli si illuminano letteralmente gli occhi e parla di lei come se fosse l'ossigeno che gli permette di respirare. Anche io sono così quando parlo di Benedetta? Se non lo sono vorrei davvero esserlo perché riesce a far capire a chiunque quanto sia innamorato di lei ed è una cosa bellissima. Per Vian non deve essere stato facile rispettare i suoi tempi, ma penso che sia molto felice di averlo fatto.

Qualche ora più tardi mi risveglio nel letto di Matteo. Bernardeschi non mi voleva in camera con lui perché ero troppo arrabbiato e continuavo ad urlare al telefono. Ho chiamato Anna alle tre di notte e mi ha risposto Paulo perché lei stava dormendo. Gli ho chiesto di passarmela lo stesso, lui ha detto che non l'avrebbe svegliata e di richiamarla più tardi. So che non ha detto nulla di sbagliato, ma mi sono incazzata ed ho iniziato ad urlargli dietro che si sta mettendo in mezzo di proposito. Molto freddamente mi ha detto che l'unico che si sta mettendo in mezzo sono io, di farmi un esame di coscienza e di andare a fanculo.

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