Capitolo 34: Paulo

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27 dicembre 2021
Ormai non so più da quanti giorni sono steso a letto. Il dolore è ancora molto forte, quasi non riesco a muovermi perché sembra che le costole tentino di perforarmi la pelle. Anna ha cercato di convincermi diverse volte ad andare in ospedale, ma non ho ceduto. Alla fine ha perso le speranze ed è andata a prendermi dei farmaci, ma non fanno molto effetto. Lei non può prescrivermi qualcosa di più pesante perché per quello serve un medico. Dal momento in cui mi hanno picchiato sono in uno stato di dormiveglia perenne, l'unica cosa che riesco a capire è il momento dei pasti. Anna mi tiene idratato facendomi bere almeno due litri di acqua al giorno e mi fa mangiare tutte cose liquide perché non sa se sono in grado di masticare. Sono cero di aver ricevuto qualche pugno in faccia, ma ho talmente male ovunque che non riesco a capire se ho qualcosa di rotto in bocca. Sono certo di fare abbastanza impressione a chiunque potrebbe vedermi, ma per ora c'è sempre stata solo Anna. Nessuno si accorgerà di niente finché non salterò gli allenamenti. Per le prime assenze posso anche inventarmi qualche scusa che farà arrabbiare il mister, ma a cui crederà. Il problema sorgerà quando non mi presenterò per tutta la prima settimana e qualcuno farà irruzione in casa mia e vedrà in che condizioni sono. Potrei implorare Anna di mentire per me, di non lasciar entrare nessuno e do far finta di non sapere nulla, ma non sarebbe giusto. Sarebbe molto ipocrita da parte mia coinvolgere in questo casino l'unica persona che si sta prendendo cura di me, ma forse l'ho già fatto. Non avrei dovuto chiamarla quella sera. Avrei dovuto curare le mie ferite da solo, così sarebbe partita per Firenze e non si sarebbe ritrovata invischiata in tutto questo casino. Vorrei dirle che mi dispiace, ma pure parlare mi provoca dolori a tutto il torace. Non so quanto mi ci vorrà per tornare in forze e non so nemmeno se alla fine di questa storia sarò in forma come prima.

Il mio dormi-veglia viene interrotto dal suono del campanello. Tutti i muscoli del mio corpo si tendono e inizio a sudare freddo. Ho paura. Ho paura che qualcuno scopra le mie condizioni, ma ho ancora più paura che chiunque ci sia alla porta possa fare del male ad Anna. Cerco di spostarmi in qualche modo, ma ogni singola cellula del mio corpo mi fa male.

"CHE CI FAI TU QUI?" sento Anna urlare dal soggiorno.

Una voce maschile risponde: "So cos'è successo. Smettila di fare questa messa in scena".

Sembra la voce di Federico, ma non può essere. Sono abbastanza certo che in un mio momento di lucidità Anna mi abbia detto che Federico sarebbe rimasto a Firenze fino al primo allenamento, quindi non può essere lui. Tutti i miei dubbi vengono messo a tacere quando la sagoma di Fede invade la mia stanza e il mio corpo si rilassa involontariamente. Preferisco che lui mi veda conciato così, piuttosto che qualcuno faccia male ad Anna.

Il mio compagno di squadra mi lancia uno sguardo carico d'ira ed impreca. "Che cazzo ti passa per la testa? Come fai ad essere così idiota da mettere in pericolo anche Anna? Avresti dovuto andare in ospedale e denunciare chiunque ti abbia ridotto così, ma tu no. Tu devi sempre fare l'eroe della situazione, quello che soffre fino alla fine. Ti sei rintanato qui dentro e hai trascinato anche lei in mezzo ai tuoi casini!"

Anna si posiziona di fronte a lui mentre finisce il suo sfogo, poggia le mani sul suo petto e cerca di spingerlo lontano dal letto. Lontano da me. "Datti una calmata. Non vedi che sta malissimo. Sono tre giorni che non si alza dal letto in pratica. É imbottito di farmaci, anche se non sono abbastanza forti da non fargli sentire il dolore. Questa tua sfuriata non serve a nulla se non a fargli venire un'emicrania, anche se sono certa ce l'abbia già" dice in tono calmo, cercando di farlo ragionare.

"Capisce quello che gli dico?" domanda Federico, come se io non lo potessi sentire.

Anna si volta verso di me, mi scruta attentamente e poi riporta la sua attenzione verso Federico. "Si, ti capisce benissimo e prima che tu mi chieda come faccio ad esserne sicura basta vedere che ti sta guardando con gli occhi fuori dalle orbite" gli risponde a denti stretti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16 ⏰

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