31 ottobre 2020
Nonostante il tempo non fosse dalla nostra parte sta mattina abbiamo preso il treno per Torino e tra un'oretta saremo arrivati a destinazione. La famiglia di Fede e la famiglia di Anna hanno deciso di fare loro una sorpresa, decidendo di trascorrere qualche giorno a Torino senza che loro sapessero nulla. Hanno chiesto anche a me e Dusan. Io ovviamente ho accettato, ma Dusan no. Ho insistito parecchio affinché accettasse di venire con noi, ma non c'è stato verso di convincerlo. Ha usato gli allenamenti come scusa, ma io so che non vuole affrontare la situazione con Anna. Avrei voluto confrontarmi con Federico, lui sicuramente avrebbe saputo come convincerlo, ma se lo avessi chiamato gli avrei rovinato la sorpresa e non sarebbe stato giusto. La sua famiglia è così di fiera di lui e del risultato che ha raggiunto. Non mi andava proprio di guastare la fiesta a tutti per Dusan. Per quanto mi dispiaccia per lui non é giusto rovinare la sorpresa a tutti gli altri, quando sarà prenoto affronterà la discussione con Anna. Spero solo che lei non sia troppo triste quando arriveremo e lui non ci sarà.Lorenzo si schiarisce la voce e mi chiede: "Benni tutto bene? Ti vedo parecchio pensierosa. É successo qualcosa? Non é che hai litigato con Fede e non ce lo hai detto per non rovinare la sorpresa?"
Accenno un sorriso. "No, tranquillo" lo rassicuro. "Stavo solo pensando a Dusan".
"É successo qualcosa con lui?" mi interroga.
Scrollo la testa e gli spiego: "Ho provato a convincerlo. Avrei voluto che fosse venuto con noi, almeno avrebbe risolto con Anna, ma non c'è stato verso di farlo ragionare. Ho usato qualsiasi argomentazione possibile per farlo vedere, ma Dusan é più cocciuto di un mulo quando ci si mette. Probabilmente Federico avrebbe saputo cosa dire per farlo ragionare, ma non volevo rivelargli la sorpresa, così ho lasciato Dusan a Firenze, da solo, avvolto dai suoi pensieri".
Lorenzo mi accarezza delicatamente un braccio. "Credo che non avresti potuto fare di meglio. Sai...anche io in qualche modo ho cercato di insistere, ma dopo un po' mi sono stancato. Si é beccato qualche vaffanculo sottovoce, ma una parte di me lo capisce. Immagino che non sia stato facile lasciar partire Anna, ma stesso tempo non perdono il suo comportamento. Tutti noi li abbiamo lasciati andare in un'altra città, ma non stiamo facendo i capricci come lui" mormora Lore per non farsi sentire dagli altri.
"Si, ma noi abbiamo ancora la nostra famiglia a Firenze, lui no. Lui era solo, poi é arrivata Anna e adesso é andata in un'altra città. Credo che si sia sentito abbandonato in qualche modo" ribatto cercando di giustificare il suo comportamento.
Il piccolo Chiesa sbuffa. Non concorda con me. "Fede ed Anna sono andati via, ma noi siamo ancora a Firenze con lui. Lui é entrato a far parte delle nostre famiglie, quindi non é solo. Sa di non essere solo, ma per lui é più facile isolarsi che affrontare la lontananza insieme al resto della famiglia".
"So che hai ragione, ma capisco anche lui" replico e non aggiungo altro. Non so che altro dire. É vero che Anna se ne é andata, ma al contempo é vero che noi ci siamo per lui. É lui che non ci vuole tra i piedi. Non puoi costringere qualcuno che non ti vuole a stare con te. Per quanto le porte di casa Chiesa, di casa Ciati e di casa mia siano aperte, noi non possiamo costringerlo ad entrare se lui non vuole. Però questa consapevolezza non mi fa sentire per niente meglio.
Dopo un po' arriviamo alla stazione di Torino. Il cielo è a metà tra il grigio e l'azzurro, non una giornata limpida, ma nemmeno brutta. Né Federico né Anna sanno del nostro arrivo, ma noi sappiamo esattamente dove si trovano. Sono entrambi a lavoro e siccome ogni giorno mi chiamano e mi riferiscono i loro spostamenti non é stato difficile trovare il treno perfetto per arrivare fin qui. Saliamo su due taxi per arrivare alla Continassa: Paolo, Dennis ed io su uno, mentre Francesca, Enrico, Lorenzo e Adriana sull'altro. Questo mi fa pensare di nuovo a Dusan, ci sarebbe stato posto anche per lui, ma ancora una volta quella testa calda non ha voluto ascoltarmi. Lo prenderei a schiaffi. Provo a scrivergli, magari cambia idea, prende il primo treno o aereo per Torino e ci raggiunge. Così potrebbe chiarire con Anna e potremmo essere di nuovo tutti felici.
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Tempi supplementari //Federico Chiesa//
FanfictionAnna, migliore amica di Federico Chiesa e di Benedetta Quagli, ha seguito il suo amico a Torino per questioni lavorative. È sempre stata innamorata di lui, ma non ha mai avuto la possibilità di dimostrargli il suo amore, così, quando si è fidanzato...