Capitolo 25: Benedetta

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26 maggio 2021
Continuo a fissare attentamente il mio armadio, come se mi aspettassi che da un momento all'altro sputasse fuori l'outfit perfetto per la cena di sta sera. Oggi sono due anni che Federico ed io siamo fidanzati, è il nostro anniversario e per festeggiare andremo a cena fuori in uno dei ristornati migliori di Torino. Inoltre questi sono gli ultimi giorni che posso passare insieme al mio fidanzato prima che parta in ritiro con la nazionale. Se l'Italia dovesse arrivare in finale, come tutti speriamo, io e Fede non ci rivedremo per più di un mese. Sembrava che anche Anna dovesse partire con lo staff medico, ma alla fine hanno deciso di tagliarla fuori. Ci è rimasta un po' male, ma era abbastanza improbabile che prendessero in equipe una stagista. Per quanto al J-Medical dicano che sia brava, non è di certo una dea della fisioterapia. Almeno lei non sarà costretta a stare separata dal suo fidanzato per più di un mese, a differenza mia. Credo proprio di avere richiamato l'attenzione della mia amica con l'intensità dei miei pensieri.

"Hai bisogno di una mano a scegliere cosa mettere?" mi domanda porgendomi una ciotola con yogurt, mirtilli e fragole. Una delle mie merende preferite.

"Ti ho mai detto che sei l'amica migliore del mondo?" chiedo prendendole la ciotola dalle mani per poi iniziarmi ad ingozzare con lo yogurt.

La mia migliore amica scuote la testa disgustata dalla mia voracità, ma quando non so cosa mettermi divento estremamente volubile. "Ti giuro che prenderei a schiaffi Federico ogni volta che ti dice che ti porta a cena fuori con poco preavviso perché diventi mentalmente ed emotivamente instabile. In più quello stronzo sparisce lasciandomi in balia dei tuoi cambi d'umore repentini" sbuffa contrariata.

"Sai che divento paranoica quando si tratta di mostrarci in pubblico. Quando eravamo a Firenze non sentivo tutta questa pressione perché non eravamo così spesso sotto ai riflettori, ma qui a Torino pare che tutto sia amplificato di un milione di volte" mormoro addentando una fragola.

Anna sospira. "Lo so e ti capisco. Paulo ed io quando siamo stati paparazzati insieme fuori dal centro sportivo siamo finiti su tutte le prime pagine di gossip e stavamo solo parlando! Avrei voluto proteggere la nostra relazione ancora per un po', ma alla fine sono felice di non dovermi  più nascondere, anche se ogni tanto qualcuno mi guarda male a lavoro!" esclama.

"E tu lasciali guardare, così possono ammirare la tua bellezza" ribatto.

"Fosse facile. Certe volte sembra proprio che vogliano dirmi che sono una raccomandata, che sono lì solamente perché sono amica di Federico e perché sono la fidanzata di Paulo" bofonchia camminando avanti e indietro per la cabina armadio.

Mi metto sulla sua traiettoria, la blocco e le dico: "Tu non sei lì né perché sei amica di Fede né perché sei la fidanzata di Paulo. Sei lì perché sei brava nel tuo lavoro. La tua relazione con Paulo è iniziata molto dopo il tuo arrivo e Federico ha chiesto semplicemente se ci fosse stato un posto anche per te, se tu non fossi stata all'altezza ti avrebbero già fatta fuori.

Le mie parole sembrano rassicurarla. Mi sorride e si mette alla ricerca di un vestito per me. La sua situazione è un po' complicata, ma non ho dubbi sul fatto che l'avrebbero già sospesa dall'incarico se non fosse brava. Poi se quelli che mettono in giro le malelingue facessero una ricerca accurata sul suo conto si renderebbero conto che la storia con Paulo non c'entra nulla con il suo lavoro, ma come al solito le persone si fermano alle apparenze. Nessuno vuole mai scoprire la verità. Pure Federico ha iniziato a commentare la relazione tra Anna e Paulo, tanto che qualche giorno siamo pure finiti a discutere per questo. Ha detto che stanno tirando su un polverone per niente, ma io non sono d'accordo. Tanto per cominciare la loro relazione non riguarda Fede, ma solo loro due, quindi il mio fidanzato dovrebbe farsi i fatti suoi. Non sono stati loro ad annunciare al mondo intero che si frequentano, ma sono stati paparazzati. In più Fede non deve proprio parlare perché lui per primo aveva spinto Anna verso Dusan, un calciatore esattamente come Paulo, quindi sarebbe stato il primo ad aver alzato un polverone. Il povero Dusan non parla più con Anna da quando lei si frequenta con il numero dieci bianconero e ha il cuore spezzato. Ci sentiamo un paio di volte a settimana e non riesce a non starci male, nutriva ancora qualche speranza in un ritorno di fiamma. Ho provato a spiegargli che Anna sta andando avanti con la sua vita, come dovrebbe fare lui, ma non vuole sentire ragioni.

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