Capitolo 20: Paulo

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31 dicembre 2020
Sono in macchina con Oriana. Ci stiamo dirigendo verso casa di Alvaro ed Alice. Oriana é bellissima nella sua pelliccia bianca, che mette in risalto il suo incarnato abbronzato. Mi sento fortunato ad avere una donna così bella al mio fianco, ma la mia coscienza continua a ripetermi che sono un vigliacco. Se fossi innamorato veramente di Oriana non avrei fatto gli auguri di compleanno ad Anna. Inizialmente non avevo prestato più di tanta attenzione a quella ragazza, la credevo una semplice stagista. Ho aperto gli occhi quando siamo rimasti da soli in una stanza del centro medico e mi ha fatto quel massaggio miracoloso, che mi ha fatto dimenticare completamente i crampi. Nonostante la prima cosa che abbia notato fosse il rosso dei suoi capelli, quando l'ho guardata dritto negli occhi mi sono accorto che erano quelle due pupille color cioccolato ad essere il suo punto di forza. Non ho mai visto un paio di occhi marroni belli come i suoi. Quando le sue mani hanno toccato il mio corpo mi sono sentito un ragazzino in preda agli ormoni. Credo che lei non si sia accorta di nulla, anche se il contatto con la sua pelle si é manifestato evidentemente sul mio corpo. Quella sensazione mi é rimasta addosso per tutto il giorno. Avrei voluto dirle qualcosa, ma mi sono sentito un completo idiota. Io sono fidanzato e di lei non sapevo granché, tranne che ha un rapporto molto stretto con Federico. Dicono di essere migliori amici, ma nessun ragazzo farebbe venire a Torino una ragazza che é semplicemente la "sua migliore amica". Deve esserci qualcos'altro sotto, o almeno credo. Una parte di me spera che lei sia qualcosa di più per Federico, così non avrò la possibilità di cadere in tentazione. L'altra parte di me vorrebbe che lei fosse single. In ogni caso devo ricordarmi che sono fidanzato con Oriana la prossima volta che Anna mi toccherà per lavoro, ma non é facile impedire la reazione involontaria del mio corpo. Chissà se la mia fidanzata percepisce i pensieri che sto avendo su una ragazza che non è lei. Mi sento in colpa, ma allo stesso tempo non ne posso fare a meno. É come se un tarlo mi stesse mangiando l'interno del cervello. Come si fa a capire se quello che provo é solo attrazione fisica per una bella ragazza o se sono davvero interessato a lei? E se fossi davvero interessato a lei cosa dovrei fare? Oriana ed io stiamo insieme da molti anni, se non le dicessi nulla le mentirei, se le dicessi qualcosa rischierei di mandare a puttane una relazione duratura. Dovrei parlarne con qualcuno, ma con chi? Sta sera Alvaro ed io non avremo nemmeno cinque minuti di privacy e non mi va di affrontare l'argomento frettolosamente. Non so nemmeno se Al sia la persona giusta con cui parlarne, non so quanto conosca Anna. Magari lui ci ha parlato in modo più approfondito rispetto alla mia frettolosa conversazione sui crampi che ho avuto con lei.

"Paulo, guarda che sei andato tropo avanti!" strilla Oriana.

Mi riscuoto dai miei pensieri e mi rendo conto che la mia ragazza ha ragione. "Scusami amore, ero pensieroso e non ci ho fatto caso" mi scuso cercando di avere un tono normale.

Entriamo nella casa del mio compagno di squadra. Oriana ed io veniamo accolti festosamente da Alessandro e Leonardo. I due gemelli sono sempre felici di vederci. Per loro sono quasi uno zio, anzi mio chiamano "zio Paulo" e la cosa mi piace un sacco. Non vedo l'ora di avere un figlio, di poterlo crescere e stringere tra le braccia. Ne ho parlato spesso con Ori, ma lei non si sente ancora pronta a diventare mamma. Rispetto la sua insicurezza, anche se io sono già pronto a diventare padre.

"Ciao ragazzi" ci saluta Alice, con il piccolo Edoardo in braccio.

"Ben arrivati" si aggiunge Alvaro ai saluti.

Non faccio nemmeno in tempo a togliermi il cappotto che i gemelli coinvolgono me e il loro papà in una partita di calcio. Ebbene sì, la famiglia Morata-Campello ha una stanza che fa da sala giochi ai figli, in cui sono posizionate due porte, in modo da porter giocare a calcio. Leo decide che io e lui formeremo una squadra, mentre Alvaro e Ale formeranno l'altra. Colgo l'occasione per scambiare un paio di parole con il mio amico, dato che non c'è Oriana nei paraggi.

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