Revisionato 12/08/17
Apro gli occhi, ma li richiudo velocemente, quasi accecata dalla luminosità del luogo in cui mi trovo. Faccio un lamento strozzato, e mi guardo intorno. Sono in una stanza bianca, molto illuminata dalla grande finestra vicino al letto. Questa stanza ha un non so ché di triste.
"Mamma, papà, è sveglia!" È la voce di Giulia, questa.
"D-dove sono?" Chiedo un pò stordita.
Ogni tanto, sento delle piccole fitte al braccio.
Alzo lo sguardo su dei macchinari messi accanto al letto. Ad esso sono collegati tanti fili, che terminano con aghi nel mio braccio. Guardo cosa indosso e resto stupita. Ho addosso un camice, di quelli degli...
"Sei in ospedale, tesoro." La voce triste di mio padre mi giunge alle orecchie e lo fisso spaventata.
"Ospedale? Perchè sono in ospedale?" Chiedo impaurita, guardandomi intorno.
Altro che lieve tristezza.
"Quello stro... Quel cretino di Francesco, ti ha accoltellato un braccio con uno di quei coltellini portatili." Dice incazzato Marco, trattenendosi con difficoltà dallo stringere i pugni.
"Cosa!? No. Perchè avrebbe dovuto farlo?" Chiedo sconvolta. Non riesco a credere a ciò che sento.
"Bhe... Guarda." Risponde, mostandomi il suo cellulare.
In riproduzione c'è un video, fatto da qualcuno, registrato nei corridoi della nostra scuola. Il video rappresenta una me incazzata come mai, che urla contro Francesco cose poco carine, sfogando la sua rabbia.
"Ho detto quelle cose. Lui... Lui mi ha fatta finire qui?" Chiedo incazzata e con il respiro esaggerato.
"Oh mio Dio, Silvia! Potevate avvertirci che si era risvegliata." Dice Alessia, entrando come un uragano nella stanza d'ospedale, indirizzando quella specie di rimprovero a mia mamma.
"Silvia!" Luca entra dopo la sorella, ma la supera, stringendo mi forte tra le sue braccia.
"Luca." Gli poso un bacio sulla guancia, appoggiando poi la testa nell'incavo del suo collo.
"Ad ogni modo" Ritorno con lo sguardo su Marco "Il video della nostra discussione non prova il fatto che lui mi abbia accoltellato il braccio." Dico, tornando al discorso precedente.
"Perchè lo proteggi ancora?" Chiede stupita, ed anche un po' infastidita, Alessia.
"L'ha fatto, okay? È arrivato da te e ti ha baciata e poi ti ha ferita, e io e Marco non ci abbiamo visto più." Dice Luca abbassando lo sguardo.
"In che senso?" Chiedo un pò spaventata.
Luca e Marco si guardano, come indecisi se dirmi la verità o se tenermelo nascosto. Li castrerei se decidessero la seconda opzione.
"Bhe..." Inizia Marco, ma il prof. Hood lo interrompe, entrando nella stanza con un sorrido, appena mi vede sveglia.
"Ehy, Silvia, come stai?" Chiede, ancora un po' preoccupato.
"Bene, credo." Dico incerta.
Sto bene, si. Non sento molto dolore al braccio, solo qualche fitta, ma ora che mi hanno detto tutto quello su Francesco, non sono sicura di stare bene emotivamente.
"Ma chi è stato?" Chiede di nuovo, entrando definitivamente nella stanza d'ospedale.
"Francesco Corvaglia, 2^C." Luca stringe i pugni alle parole di Marco.
"Prenderemo seri provvedimenti, stai tranquilla, ora devi pensare solo a guarire il prima possibile e non assentarti troppo." Dice il prof. Hood, con un piccolo occhiolino.
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Innamorata del mio migliore amico! [In Revisione]
RomanceSilvia è una normale diciottenne che sta per iniziare il primo anno di Università a Verona. Ha due migliori amici fantastici, un fratello iperprotettivo, una sorella insopportabile, a volte, e due genitori meravigliosi. Il primo anno di Università...