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Toni

T: sei pronta?

C: ci sono quasi

T: quindi passo tra un'ora?

C: dai!! non essere così drammatica,
metto le scarpe e scendo

Il sabato, come accordato, sarebbero dovute andare alla festa che si sarebbe tenuta alla villa di Veronica.

Non le aveva detto a che tema fosse, quindi bisognava semplicemente dare libero sfogo al divertimento.

Non le dispiacevano queste feste, non era quasi mai presente, ma ogni tanto si nascondeva nella camera di Veronica ad ascoltare musica.
Non voleva vedere nessuno, ma non le andava neanche di stare da sola.

Indossava un top rosso, una gonna nera che le arrivava a metà coscia, tacchi alti rossi ed un trucco leggero a coprire qualche imperfezione.

Dopo aver udito il motore della moto di Toni rimbombare all'interno del suo viale, scese le scale e dopo aver afferrato il suo giubbotto uscì di casa.

La rosa voltò il capo verso di lei, che stava scendendo i gradini esterni per raggiungerla.
-"quando ti metterai il casco?"
-"mai, anima da festa" ridacchiò.


La rossa alzò gli occhi al cielo, attendendo che le infilasse il casco.

-"non rovinarmi la piega"
-"è un casco, è normale che succeda" Toni inarcò un sopracciglio prima di infilarlo sulla sua testa.
-"allora fai in modo che non si comporti come gli altri caschi" Cheryl rise.

-"c'è tua mamma a casa?" le domandò dopo averglielo allacciato.
-"questa sera ha degli affari da risolvere a Greendale"

Dopo tale risposta, la rosa non perse tempo, si porse in avanti e premette le labbra sulle sue. Le circondò la vita con le braccia, per poi sentire la rossa poggiare le sue mani fredde su entrambe le guance.

-"sali prima che si faccia troppo tardi" ridacchiò Cheryl, a pochi centimetri dalle sue labbra.
La tentazione di non andare a quella festa era troppa.

-"e se..."
-"no, non dirlo, ci ho messo tutto il pomeriggio per truccarmi" Toni la interruppe.
Partì prima che la rossa potesse ribattere, udendo un gemito di spavento, mentre accelerò nella speranza che Cheryl si strinse a sé.
Così fece, per poi rallentare godendosi il freddo invernale colpirle le guance.

Ogni tanto guardava lo specchietto, sorridendo alla rossa che ,terrorizzata ,la stringeva ancora più a sé.

Una volta arrivate, parcheggiò la moto sotto casa Lodge, per poi scendere dal veicolo e sfilarle il casco.

-"andavi troppo veloce"
-"si si, come sempre" ridacchiò.

Suonarono al campanello, udendo della musica eccessivamente alta da dietro la porta.
Veronica gli aprì, con un sorriso e forse troppi shottini in corpo.

-"ciao, benvenute!" gridò per farsi udire, mentre le invitò ad accomodarsi.

-"lì ci sono le bevande, lì si balla e lì ci sono degli amici.
Fate come se foste a casa nostra, cioè, vostra!!" concluse, per poi scomparire in mezzo alla folla.
-"quindi?"
-"io andrei a bere."

𝘛𝘩𝘦 𝘰𝘱𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora