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Cheryl era seduta al tavolo della mensa, in completa solitudine, con i suoi occhi incollati allo schermo del telefono.
Toni stava facendo delle prove per lo spettacolo con Kevin, e non avrebbe pranzato quel giorno.
O forse così pensava, dato che la rossa le aveva portato il pranzo da casa.

Sentiva soltanto mille voci che si mischiavano intorno a sé, provocando un fastidioso rumore dal quale Instagram la distraeva.

Con la coda dell'occhio, vide in lontananza Betty e Veronica con i loro vassoi.
Stava pregando qualsiasi santo purché non si avvicinassero al suo tavolo.
Alquanto pare, essere religiosi non faceva per Cheryl, e le due ragazze si diressero proprio verso di lei.

-"ciao Cheryl" le sorrisero.
-"ciao" rispose, tornando con lo sguardo sullo schermo.
-"possiamo sederci?"
-"il tavolo non è mio, fate come volete"

Nonostante tutto, non provava interesse verso la bionda e la corvina, che in questo momento si guardarono come per dirsi qualcosa, per poi sedersi di fronte a lei.

-"come stai?"
-"tutto bene"
-"Toni...dov'è?" domandò Veronica, facendo un boccone.

Bastava soltanto udire il suo nome per far si che Cheryl sorridesse, provando quelle fastidiose farfalle nello stomaco.
Era sempre in un angolino della sua mente, è vero, ma immaginarla la faceva sentire in qualche modo meglio.

-"è con Kevin, fa delle prove per lo spettacolo"
-"quale spettacolo?" domandò la corvina, inarcando un sopracciglio.
-"'Romeo e Giulietta', Betty non te lo ha detto?
C'è anche lei nello spettacolo"

La bionda sospirò, tenendo lo sguardo sul suo piatto.

-"mh...no, Betty non mi ha detto nulla"
-"glielo ha chiesto Jughead di partecipare" continuò la rossa, gesticolando.
-"Cheryl, adesso basta" la interruppe Betty, incontrando il suo sguardo.
-"che c'è? ho detto solamente quello che sapevo!" ridacchiò ironicamente.

-"lo stai facendo chiaramente per ripicca" le rispose la bionda, spaventandosi un po' quando lo sguardo serio della rossa penetrò il suo.
-"siamo tutti d'accordo che a me non frega un cazzo di ciò che le persone fanno nei miei confronti?" domandò retoricamente, tornando sul telefono.

Veronica assottigliò le labbra, per poi sospirare mentre poggiò una mano sul suo braccio.
-"Cheryl, dammi almeno la possibilità di parlarti, ti prego"

La rossa roteò gli occhi, per poi sbuffare e prestarle finalmente attenzione.
-"ci dispiace di non averti mai detto nulla, ma è una cosa molto grande anche per noi, e credo che tu capisca cosa si provi."

Cheryl alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

-"e...davvero, ero tentata a dirtelo da tempo, ma avevo paura"
-"ma almeno potevate dirmelo che ero la terza in comodo, che ero la maschera per la vostra presunta relazione, oppure che non eravamo un gruppo.
E di certo non è servito tradire Archie, te lo garantisco, Veronica"
-"è che non sapevamo come l'avresti presa.
Ultimamente eri così felice dopo davvero...molto tempo, e non volevamo che stessi male per una cosa simile."
-"da quanto continua tutto...questo?"

Veronica esitò.
-"quasi due anni"

Cheryl inarcò un sopracciglio, incrociando le braccia.
-"dopo due anni non avete avuto il coraggio di dirmelo, seriamente!?"
-"Cheryl, tutto quello che vorremmo è che tu ci perdonassi.
È stato difficile non scriverti in questi giorni, mi sono sentita come se mancasse una parte di me"

La corvina sembrava sincera mentre parlava.
Ripensandoci, poi, la rossa si accorse di quanto fosse difficile anche per lei all'inizio.
Poi si ricordò le parole di Toni, dove le diceva di non sprecare tempo con persone del genere, e che se si amano è giusto che sia così.

-"va bene, vi perdono, ma soltanto per questa volta" mentì, fingendo che andasse tutto bene, quando in realtà voleva soltanto liberarsi da tutti quei pensieri che la tormentavano la notte.
Perdonare le persone sarebbe significato attribuirgli un significato minore.

Entrambe sorrisero contente, mentre fecero il giro del tavolo e l'abbracciarono.
Ricambiò l'abbraccio come se nulla l'avesse delusa.
Fingere per sopravvivere.

-

Toni e Cheryl erano appena tornate da una piccola festa che Reggie aveva organizzato in città.
Da quando stavano insieme, non uscivano spesso con gli amici.
Stare tra di loro era meglio di certo.

Molti loro amici si lamentavano per questo fatto.
Il duo formato da Veronica e Betty che tanto odiava, la stava invitando ovunque, ed i serpents cominciavano a lamentarsi sul fatto che, la loro queen, non fosse più presente.
Nonostante tutto, a nessuna delle due interessava.
Soprattutto a Cheryl, che dopo le parole che Toni era riuscita a metterle in testa, non trovava più alcun tipo di interesse con loro.
Avevano anche proposto un'uscita a quattro : ovviamente Toni non era mai venuta a conoscenza, e la rossa aveva gentilmente rifiutato, pensando che fosse imbarazzante.

In questo momento, le due ragazze erano impegnate in un bacio passionale mentre le gambe di Cheryl stringevano la vita di Toni, e la rosa la teneva per i fianchi, mentre con difficoltà entrava nella sua roulotte.

La passione che si era accesa circa un mese prima, non si era mai più spenta.
La rosa non sapeva di cosa si trattasse, ma era certa di amarla.
Amarla fino a quando baciarla non le bastava : voleva che i loro cuori potessero in qualche modo unirsi.

Sbattè la porta d'ingresso dietro di sé con un piede mentre le mani della rossa, posate sulle sue guance, l'attiravano ancora di più alle sue labbra.

Appena riuscì a raggiungere la sua camera da letto, si piegò verso il materasso facendole aderire la schiena su di esso.
Tirò su il busto quando Cheryl liberò la sua vita, appoggiando i piedi sul materasso, tenendo le ginocchia piegate.

Sbottonò i suoi jeans neri, e mentre li sfilò, notò lo sguardo perso di Cheryl, dopo forse troppi shottini, che la osservava.
Sorrideva innocentemente mentre faceva viaggiare gli occhi su tutto il suo viso.
Era molto stanca, lo notava dai suoi occhi che si socchiudevano di tanto in tanto ed il suo viso rilassato.

-"io ti amo,Toni" ridacchiò leggermente, mentre la rosa le sfilò i pantaloni.

Toni alzò la testa velocemente spalancando gli occhi, come per capire se ciò che aveva sentito fosse vero.
Capì che era così perché la rossa continuava a guardarla, con quel sorriso sereno che formava due fossette su entrambe le guance.

-"ti amo" rispose, mentre la osservò sospirare e voltare il viso da un lato.
Si addormentò piuttosto in fretta, o forse no, ma la rosa stava continuando a guardarla ammaliata, ripensando alle parole che aveva pronunciato.
Le rimbombavano nella testa fino a farle male, con il labbro inferiore incastrato tra i denti ed un sorriso.

La fece sdraiare verticalmente sulla sua parte del letto, mettendole una delle sue maglie larghe, per poi coprirle le spalle con il suo piumone.

Dopodiché l'affiancò, appoggiando la testa sulla sua spalla e circondando la sua vita con un braccio, sperando di addormentarsi.
O forse, sperando che tutto questo fosse reale.

-

-"buongiorno" esordì una Cheryl assonnata, entrando in cucina.
-"ei, buongiorno" sorrise Toni, con la colazione davanti a sé.

Il piatto della rossa si trovava dal lato opposto del tavolino.
L'aveva preparato poco prima, quando si svegliò.

La rossa le sorrise allegramente, per poi ringraziarla e sedersi al suo posto.

Mentre mangiava poteva notare una Toni taciturna, che in realtà voleva dire qualcosa, ma non ne aveva il coraggio.
Poteva accorgersene dal suo stato d'animo irrequieto, il suo sguardo basso e le continue occhiate che le lanciava.

-"se te lo stai chiedendo è un si : ricordo quello che è successo ieri sera, e si, ti amo" le ribadì freneticamente, mentre posò il suo piatto nel lavello della cucina.

Toni fece un sospiro di sollievo, alzando velocemente lo sguardo su di lei quando ripetè nuovamente quelle due parole.
-"ti amo anch'io" sorrise.

Ma...secondo la filosofia di Cheryl, quando tutto va per il verso giusto, c'è sempre qualcosa pronto a rovinarlo.

Nota autrice
non esiste una mia storia dove Betty e Veronica siano buone amiche o Jughead abbia un cervello.
Passo e chiudo.

𝘛𝘩𝘦 𝘰𝘱𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora