Epilogo

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Affrontare una rottura non è facile, soprattutto quando ami ancora l'altra persona.
Ma a volte, se la ami realmente, devi lasciarla andare, darle la sua aria e permetterle di respirare.
Mentre, altre volte, è difficile accettare che quella persona non ti sta facendo realmente del bene.

Questo era quello che Cheryl e Toni stavano affrontando da più di un anno.
Toni aveva lasciato andare Cheryl, in quanto aveva bisogno d'aria, mentre Cheryl aveva accetto il fatto che Toni non le facesse bene come credeva.
Nonostante tutto, però, c'è da dire che si erano lasciate insieme, in buoni rapporti...o quasi.

Mentre prima non vivevano l'una senza l'altra e passavano 24 ore su 24 insieme, da un momento all'altro, gli studenti della Riverdale High, hanno notato questo enorme cambiamento.
Nessuna delle due si rivolgeva più una parola, anche quando capitavano vicine di banco.
Non si salutavano, non si baciavano e non passavano più del tempo insieme.

Ma oltre al cambiamento della coppia, in realtà, tutto sembrava non essere più lo stesso.
Partiamo dal fatto che Toni si era ritirata: non era più una serpent.
Aveva restituito la sua giacca e tutto ciò che appartenesse a loro.
Soltanto la roulotte era rimasta di sua proprietà, in quanto l'aveva pagata mese dopo mese all'inizio della sua sopravvivenza.
La rosa non poteva mentire: non lo aveva fatto per sua scelta personale.
Amava Cheryl, e le aveva consigliato esplicitamente di concentrarsi su se stessa e su cosa volesse nella vita.
Doveva capirsi e migliorarsi, fino in fondo.
Aveva il bisogno di guarire.

Ciononostante rimaneva la regina della scuola.
Ciò che dettava era un ordine, e tutti cadevano ai suoi piedi.
Ormai aveva conquistato il cuore degli studenti.

D'altro canto, la Blossom, aveva invece iniziato un percorso terapeutico con la psicologa della scuola.
Dopo la rottura con Toni non riusciva più a respirare realmente.
Potrebbe sembrare un po' incoerente raccontato in questo modo, ma ricordate ciò che ho detto all'inizio?

Cheryl aveva bisogno di Toni.
L'amava fino a sentirla come una parte di sé, ad adesso era come se non avesse più un organo vitale. Come il cuore, per esempio.
Aveva attraversato una lunga fase di ripensamenti, sofferenza, lacrime, confusione e tanta, tanta depressione.
Proprio quando si accorse di come stesse decise di cambiare.
D'altronde si erano promesse di guarire, e di cercarsi una volta che tutto si fosse sistemato.

Nessuna delle due stava bene senza l'altra.
Nessuna delle due respirava realmente, come se non ci fosse ossigeno senza la loro presenza nelle loro vite.
È romantico, sotto un certo punto di vista, ma è giusto che una persona metta la propria felicità nelle mani altrui?
Secondo il mio punto di vista, è un no.
Amo l'amore, in ogni sua forma.
Lo comprendo, lo rispetto...ma allo stesso tempo sono fermamente convinta che ci sia bisogno dell'altro nella propria vita.
Ma se hai paura del buio, e si è accecati da una luce troppo abbagliante che non ti permette di vedere cosa c'è di cupo intorno a te, smettendo di avere timore di esso, rischi di non superarla mai.
Non supererai mai quella angoscia notturna che ti perseguita ogni volta che di notte ti copri con le coperte.

La Blossom e Topaz avevano estremamente bisogno di guarire.
Guarire dai loro tormenti, paranoie e da ciò che le facevano stare male.
Avevano bisogno di trovare la felicità, e di rendersi conto realmente di ciò che c'era nel buio.
Proprio per questo hanno dovuto spegnere quella luce troppo forte che le abbagliava, e concludere la loro relazione.
Ma spegnere, non significa non riaccendere.
Se concludi, non significa che non puoi ricominciare.

La rossa, dopo più di un anno di terapia e tanta forza di volontà di andare avanti, era riuscita a stare bene da sola.
Adesso aveva anche più amici.
Come se le persone avessero finalmente capito chi fosse realmente Cheryl, riscoprendo in lei ottime doti da amica.
Aveva anche parlato meglio con Veronica e Betty, riuscendo a perdonarle definitamente.
Non per non pensare alle sue paranoie, ma perché era giusto così.
E nonostante poi la relazione tra la corvina e la bionda concluse, era estremamente felice che entrambe avessero scoperto e reso pubblica una parte così privata di loro stesse.

𝘛𝘩𝘦 𝘰𝘱𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora