Arrivata la pausa pranzo Frank si sedette al solito tavolo della mensa con gli altri.
"Quindi per la festa di Jamia come ci organizziamo coi passaggi?" Chiese Chris guardando Ray.
Frank decise di non ascoltare la conversazione. Tanto non ci sarebbe andato. Primo motivo: per Jamia, secondo motivo: se avesse guidato ancora Ray. Glielo avrebbe ricordato fino alla morte di averlo abbandonato la quella dannata festa da solo.I minuti passavano e mentre Frank consumava il suo cibo in silenzio gli altri avevano iniziato ad azzannarsi per la storia dei passaggi.
Frank assisteva con gusto alla litigata di cui non centrava nulla. Perché no. Non ci sarebbe andato a quella festa."Quindi Frank vieni in macchina con me?"
Chiese d'un tratto Ray rivolgendosi esausto a lui.
"No. Non vengo" si limitò a rispondere alzando le spalle.
"MA COME NON VIENI?!"
"Ha scazzato con Jamia" intervenne Andy sbeffeggiandolo.
"Diciamo che come principale motivo non voglio montarle la testa se vengo e non voglio parlarle. Non voglio sapere che cazzo va in giro a dire di noi due"
"Meglio non saperlo amico, consiglio" disse Billie alzando gli occhi al cielo.
"Ma easy amico! La saluti e poi la eviti e stai con noi tutta la sera su!"Frank voleva essere irremovibile sulla questione, ma sapeva che avrebbero continuato ad insistere. Come al solito. Quindi le cose erano due: acconsentire subito svogliatamente o sentirsi per due interi giorni i suoi amici assillarlo...
La prima sembrava la migliore delle opzioni per i suoi nervi.
Fece per rispondere ma irruppe, come al solito, l'uragano Lindsey.
"Hey ragazzi quindi? Venire tutti alla festa?"
"Tu non te ne perdi una Linz eh?" Le chiese Billie con tono simpatico. Del gruppo era l'unico che la sopportava un minimo, d'altronde erano due casinisti, si assomigliavano.
"Ma ti pare? Io che mi perdo una festa?! Pfff. Ah e, Frank!, Jamia mi ha detto-"
"Non mi interessa." La blocco subito lui lasciandola a bocca aperta.
"Anzi, dille di smetterla di starmi appiccicata. Mi mette a disagio e mi da noia" continuò con tono insensibile.
"Ma lei-"
"No. Meglio che lo capisca subito prima di costruirsi castelli in aria"Con questa sentenza Lindsey si zittí sull'argomento ed annuí.
Il suo "piano" di far avvicinare la sua migliore amica e il ragazzo nuovo si era praticamente arenato."Dai amico, consolati, ci sará Gerard alla festa" disse Billie ammiccando all'amico.
Frank sentí un brivido sulla schiena solo a sentire quel nome.
Il viso di Lindsey invece si incupí
"E quindi? Lui viene sempre alle feste fighe" rispose seccata con tono duro.Lindsey aveva odiato il fatto che Gerard avesse accompagnato a casa il novellino. A lei che era sempre stata carina con lui non l'aveva manco mai degnata di uno sguardo sincero.
"Secondo me" interruppe Chris "lo 'strafico' Gerard ha una cotta per te" concluse indicando Frank.
Ebbe un altro brivido lungo la schiena.
"È palesemente gay" continuò Billie.
"Dici?"
"Uno che porta i jeans così stretti non può essere etero""MA SIETE MATTI?! NON È GAY!" Sbraitò Lindsey incazzata nera per poi prendere le sue cose ed andarsene.
I ragazzi la guardarono confusi ma non si meravigliavano dei suoi comportamenti assurdi.
Frank rimase a fissare il suo piatto.Non sapeva cosa pensare.
Prima la serata in macchina. Poi il suo bellissimo sorriso naturale. Poi la conversazione assurda avuta quella mattina...
Non si era mai indagato più di tanto sulla sua sessualità, anzi se ne era sempre na stanza fregato delle persone con cui usciva o con cui "aveva una relazione".
Gerard gli stava iniziando a fare uno strano effetto. Non sapeva se definirla inquietudine o altro, ma sicuramente gli dava precchie attenzioni.
"Heyyyy. Terra chiama Frank" Ray gli sventolò una mano davanti.
"Ci devi dire qualcosa che non sappiamo riguardo a Gerard?" Chiese Billie con sguardo ammiccante.
Calò qualche secondo di silenzio.
Frank guardò Andy che scosse la testa abbassando lo sguardo. Chissà che cazzo era successo tra quei due...
"Ti piace?"
"Pfff ma ti pare?! È irritante e fastidioso. No." Cercò di liquidare velocemente la domanda e gli altri fortunatamente non chiesero più... per il momento...-
Non seppe lui neanche per qualche motivo ma Gerard si ritrovò alla fine delle lezioni in giardino a fumare una sigaretta con Jamia.
I due non avevano mai parlato molto e non si erano mai interessati l'uno all'altra, ma il caso a voluto farli incontrare nell' angolino nascosto per fumatori incalliti.
"Alla fine Frank viene alla festa" disse lei buttando fuori una nuvola di fumo grigio. Il suo tono di voce era abbastanza spento.
"Perché dovrebbe interessarmi?" Rispose lui alzando le spalle con indifferenza.In realtá dentro lo sapeva che sarebbe venuto, che i suoi amici lo avrebbero convinto... e ne era... felice?
Jamia sbuffò irritata.
"Gerard smettila per favore. È chiaro che non gli sei indifferente"
Gerard si paralizzò. Aveva ragione...Lei continuò a guardare davanti a sè arrabbiata, respirava pesante.
Gerard era troppo concentrato su se stesso e i suoi problemi.Passarono svariati minuti. Jamia finí una sigaretta e ne accese un'altra.
"E quindi cosa dovrei fare?" Interruppe lui il silenzio.
Jamia ormai sapeva che lei a Frank non interessava. La cosa le faceva male, molto male. E le faceva ancora più male sapere che palesemente anche lui era attratto da quel coglione di Gerard. Ma non poteva farci niente.
"Smetterla di fare il cazzone e parlargli normalmente" sputò lei acida.
Pfff certo come se fosse facile...
Pensò lui.
"Alla festa vedi di parlargli se no ti castro a vita" lo minacciò schiacciando il mozzicone della sigaretta sotto la scarpa e andandosene quasi di corsa.
Gerard rimase indifferente alle minacce ma riflettè su quello che aveva detto... doveva smetterla di fare il cazzone... almeno per qualche minuto... per capire meglio cosa frullava nella testa di quel nanetto sexy...
Sarebbe stato mooolto difficile.
"Tzè" sbuffò finendo la sua sigaretta e si diresse verso casa cercando di smetterla di tormentarsi per quel ragazzo.
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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
FanfictionFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...