Tutto sommato la prima settimana di Frank non era andata malaccio. Si era fatto un po' di amici conosciuti grazie a Ray e aveva ottenuto, senza fare niente, il numero di tre o quattro ragazze. Per uno come lui abituato a stare nell'ombra e non dare nell'occhio era assurdo.
Non si lamentava della situazione. Gli bastava non avere problemi e finire l'anno in pace.
Ray, con tutte le sue stranezze, alla fine era uno a posto. E, cosa più importante di tutte, aveva qualche piantina d'erba che coltivava con un amore indescrivibile. Per Frank era il massimo essere suo amico.
Chi lo avrebbe mai detto che il fanatico del "salviamo il pianta" coltivasse piantine di erba illegali?Arrivato a scuola, quella mattina, salutò in corridoio Andy e Chris, due amici che si era già fatto in quei pochi giorni, e si diresse al suo armadietto. Aveva una specie di test di biologia alla prima ora e non voleva arrivare in ritardo. D'altronde aveva studiato tutta la notte e un brutto voto era l'ultima cosa di cui aveva bisogno.
Raggiunse il suo armadietto e ci ficco la testa dentro alla ricerca del libro e dei fogli per il test.
Sentiva una strana sensazione. Si sentiva osservato. Magari era solo l'aver dormito poco, cercò di scacciare la sensazione ma questa persisteva.
Non riusciva a trovare la maledetta penna nel marasma del suo armadietto non esattamente ordinato.
Sentiva alle sue spalle le voci degli studenti affievolirsi, stavano tutti andando nelle proprie aule e il corridoio si stava svuotando.
La sensazione di essere osservato persisteva.Finalmente trovò la penna e se la mise in tasca.
Poi chiuse l'armadietto.Nello stesso istante in cui la serratura dell'armadietto scattò un ragazzo si appoggiò di prepotenza con una sola spalla accanto ad esso.
Sorpreso, ma non spaventato, Frank si girò nella sua direzione.
Incrociò due occhi cangianti, a momenti sembravano verdi e a momenti castani.
"Quindi sei tu il famoso novellino" disse il ragazzo abbozzando una specie di ghigno con le labbra sottili.
Frank dovette alzare un po' lo sguardo per poterlo guardare bene, era un bel pò più alto di lui ma non ci voleva molto.
Squadrò il suo viso prima di rispondere: occhi, come detto prima, cangianti, un nasino all'in sú, labbra sottili e rosee e una massa informe di capelli neri, probabilmente tinti.Dall'espressione che questo aveva si vedeva lontano un miglio che voleva fare il duro.
Frank odiava i bulli. Non si sarebbe fatto mettere ancora i piedi in testa."Si, mi hai beccato. Che vuoi?" Rispose sbuffando seccato.
L'altro fece schioccare la lingua sul palato senza levargli gli occhi di dosso.
"Come siamo acidi. Dormito male? Vuoi per caso un caffe?"
Frank lo guardo indifferente sperando che l'altro girasse i tacchi e se ne andasse. Ma continuava a fissarlo con insistenza.
"Devo andare in classe, ho un test"
"oh oh oh... frena frena amico! Hai idea di con chi stai parlando?"Frank alzò un sopracciglio. Ma chi si crede di essere questo?
"Un coglione?" Sputo fuori acido. Quel tizio lo stava facendo innervosire.
"Occhio a quello che dici amico" fece una pausa pensando di essere intimidatorio. Ma Frank non si sentiva minimamente intimidito. Era uno dei tanti coglioni che avevano già cercato in quella settimana di mettergli i piedi in testa.
"Sono Gerard" si presentò tendendogli la mano.
Frank la scrutò ma non la strinse presentandosi a sua volta."Ah! Ho capito chi sei! Sei quello di cui Lindsey parla sempre!" Affermò Frank con finta aria euforica. Poi tornò indifferente.
Si, aveva già sentito quel nome, da molte persone. Soprattutto Lindsey, una ragazza di quarta con due tette enormi, ne parlava sempre. Era davvero asfissiante nei suoi discorsi su quanto "Gerard fosse bello". Frank giá lo odiava prima di averlo incontrato grazie a lei... e ora che lo aveva davanti ne aveva la conferma... era un Coglione con la C maiuscola.
Gerard assunse un'espressione a metà tra il divertito e l'innervosito, cosa che fece lievemente sorridere Frank.
"Vedo che ti sei già informato sul mio conto allora"
"Non per mia volontà"
"Oh, così mi ferisci. Non vuoi diventare mio amico?" Rispose Gerard facendo il finto offeso sfoderando il suo l'abbruccio triste... ma Frank non si scompose.
"No. Sono a posto così. Buona giornata" disse indifferente prima di girarsi e avviarsi verso l'aula di biologia."Attento a chi ti metti contro Frank" lo sentì dire in lontananza. Non aveva un tono arrabbiato, sembrava più divertito. Si vedeva che voleva giocare con lui. Beh, il caro Gerard ancora non conosceva Frank. Se voleva giocare bene, peccato che avrebbe perso.
Prima di uscire dal corridoio Frank gli rispose senza voltarsi a guardarlo. Sapeva che era ancora lì ad osservarlo.
"Oddio ho un sacco paura..."
Forse si era creato un nemico. O forse un divertente intrattenimento su cui poter sfoderare tutta la sua acidità repressa.
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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
FanficFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...