Disguise

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Gerard osservò il ragazzino finché non scomparve dietro al muro del corridoio.

Senza rendersene conto aveva passato tutto il tempo in cui l'altro gli aveva dato le spalle a guardargli il fondo schiena. Quegli extra skinny jeans che indossava lo rendevano troppo visibile.

Appena Frank scomparve con le sue chiappe ipnotiche Gerard si scosse confuso.

Che cazzo sto facendo?

Cercò di far finta di niente sperando che nessuno abbia assistito alla scena. Fortunatamente il corridoio era vuoto, poteva stare tranquillo.

Non era omofobo o roba del genere, solo che aveva una certa reputazione con le ragazze che non poteva rovinare per un culo sodo arrivato da chissà dove.

Le lezioni sarebbero iniziate a momenti, decise di avviarsi in classe senza curarsi di portare il materiale non sapendo neanche che lezione doveva seguire.

Frank. Quel ragazzo era particolare. Sembrava così impegnato a pensare a se stesso che se ne fregava di chiunque e qualsiasi cosa.

Gerard per un certo verso lo ammirava: se ne fregava di quello che pensavano e volevano gli altri. Era una cosa che avrebbe voluto fare anche lui. Comunque cercava di fare trasparire quell'impressione. Ma dentro sapeva benissimo che non era così.

Aveva sempre infastidito i novellini. Era un rito ormai. Ma infastidire Frank come aveva sempre fatto con gli altri... non sembrava del tutto fattibile.

Ripensò alle ultime sarcastiche parole di Frank: "oddio ho un sacco paura"... voleva giocare? Bene. Sfida accettata.

Nonostante gli avesse risposto a tono, cosa a cui il corvino non era minimamente abituato lì dentro, non si era infastidito più di tanto. Anzi, era stato divertente trovarsi davanti qualcuno che non scappava difronte alla sua persona.

Bert voleva fargliela pagare per la sua indifferenza... Gerard non ne sentiva il bisogno. Per la prima volta dopo tanto tempo non sentiva il bisogno di rovinare la vita a qualcuno... come avevano fatto a lui nella vecchia scuola...

Arrivato in classe svuotò la mente da tutti i pensieri e si preparò ai saluti e gli sguardi dei compagni di corso.

"Gerard! Amico! Quanto tempo!"
"Passate bene le vacanze?"
"Wow Gee, ti vedo bene"

Salutò tutti abbozzando qualche battuta e dando qualche pacca sulla spalla ai ragazzi della squadra di football e andò a sedersi nel SUO posto in fondo all'aula accanto a Bob.

Bob era un ragazzone alto e biondo... apparentemente senza cervello, ma quando ci si metteva era una risorsa a trecentosessanta gradi.

"Hey Gerard! Finalmente sei tornato" lo salutò lui tranquillamente alzando la testa dal banco.
"Avrei preferito rimanere in Italia a fare la bella vita ma rieccomi qui a dormire sui banchi" rispose sorridendo.

Bob non era uno di molte parole, al contrario di Bert. Ecco perché a Gerard piaceva. Parlare con lui era sempre rilassante.

"Robert ti ha già informato delle novità ?" Gli chiese Bob con tono quasi disinteressato. Soltanto Bert si era incazzato per quello nuovo.
"Si mi ha detto del novellino"

La professoressa di storia entrò in aula iniziando la lezione senza troppi giri di parole. Quindi i due dovetterò abbassare il tono di voce.

"Che intendi fare quindi con lui Gee? Lo ficchiamo in qualche armadietto?" Bob era grosso, gli piaceva ficcare i più piccoli negli armadietti... o nei cestini della spazzatura.
"Nah ci ho già pensato io"
Bob lo guardò interrogativo.
"Ho parlato con lui in corridoio. È uno a posto."

Bob era sempre più confuso.

"Amico? Tutto bene? Che ti hanno fatto in Italia?"
"Niente, è solo che non voglio riservargli lo stesso trattamento degli altri" risposte con noncuranza.
"Ahhhh stai ideando qualcosa di nuovo Gerard?" Chiese Bob abbozzando un sorrisetto che non lasciava trasparire nulla di buono.
"Forse. Ma voi state al vostro posto. Ci penso io"

Per Gerard ormai era diventata una cosa personale. Voleva infastidire di persona il caro Frankie e voleva far crollare la sua apparente corazza da menefreghista.

"Uffa, vuoi tenerti tutto il divertimento per te" sbuffò contrariato il biondo.
Gerard si limitò ad alzare le spalle ed iniziò a scarabocchiare a caso sul banco.

Era troppo occupato a pensare a come comportarsi con quello nuovo per seguire la noiosa lezione sulla seconda guerra mondiale.

𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora