Gerard non era venuto a scuola il giorno dopo. Frank lo aveva notato. Probabilmente era stato sospeso.
L'umore di Frank tornò ad essere lo stesso di qualche mese prima: era annoiato e innervosito da tutto, non parlava più di tanto ed era facile farlo arrabbiare.
Tutti i suoi amici notarono questo suo cambiamento, anche se il diretto interessato continuava ad affermare il contrario. Era ovvio agli occhi di tutti che ci fosse rimasto male.
Soprattutto Lindsey se ne era accorta, e ne era tremendamente felice.
Era il terzo giorno dalla litigata con Gerard e lui non era ancora rientrato. Frank cercava di fregarsene ma ci faceva ancora troppo caso.
"Frank?" Si avvicinò cauto Ray senza ricevere risposta.
"Tutto bene oggi?"
"Si. Meravigliosamente. Come sempre. Perché me lo chiedi?" Rispose palesemente scocciato.
Ray stava iniziando a stufarsi del comportamento dell'amico e voleva farglielo capire.
"Frank no che non va bene. Smettila di comportarti così. Se hai bisogno di parlarne-"
"Non ho bisogno di parlare con nessuno. Sto bene Ray! Guardami!"
"Si... benissimo..." rispose sarcastico.Frank sbuffò esausto.
"Senti Ray. Si, ci sono rimasto male per tutta la storia di Gerard. Sono preoccupato per Andy e tutto il resto... ma ora come ora non me ne frega un cazzo. Io ci ho provato a rendere accettabile alla società Gerard. Ha fatto la sua scelta. Che si fotta adesso"
Ray ascoltava ma il suo fin troppo buon animo non voleva credere a tutte le parole di Frank.
"Gerard è uno difficile. Lo sai benissimo Frank. Non puoi semplicemente-"
"Non me ne frega più un cazzo di lui Okey? E non lo aiuterò più. Fine della discussione" rispose freddo allontanandosi il più in fretta possibile.Sentiva gli occhi bruciargli. Voleva piangere, ma sicuramente non avrebbe pianto davanti al suo amico.
Si chiuse in bagno sbattendo la porta e si sfogò fino al suono della campanella.In quei tre giorni era stato di merda. Continuava a ripensare a tutto quello che era successo e a tutti i giorni passati a difendere Gerard davanti a tutti. Che figura da coglione che aveva fatto...
-
Il giorno dopo Gerard tornò a scuola. Aveva passato i giorni precedenti chiuso in camera aspettando qualche visita del fratello. Avevano parlato molto della situazione e il minore gli aveva dato molti consigli su come sistemare le cose.
Gerard aveva deciso di mettere da parte tutte le cazzate del suo 'personaggio' e aveva deciso di affrontare Frank.
Appena rientrò nei corridoi si sentí d'apprima a disagio. Poi gli sembrò tornare tutto normale quando gli altri studenti gli si avvicinarono per salutarlo e dargli una pacca sulla spalla. Sembrava tutto come al solito.
"Hey amico! Finalmente! Che cazzo era successo?" Sbucò Bert salutandolo.
"Bah niente solita merda" rispose distrattamente l'altro.Arrivarono all'armadietto chiacchierando e sembrava tutto normale, tranne la testa di Gerard: aveva una sola cosa in mente, o meglio dire persona.
Suonò la campanella e lo vide. Stava parlando col suo amico coi capelli gonfi. Sembrava tranquillo, anzi, sembrava proprio felice!
Neanche si accorse che lo stava fissando. Bert intanto continuava a parlare a ruota libera.
Frank e il suo amico stavano camminando nella sua direzione. Gerard avrebbe voluto tanto fermarlo e parlare...
Frank lo vide, la sua espressione cambiò di botto. Il sorriso sparí dalle sue labbra e lo guardò senza espressione. Gli passò accanto ignorandolo.Gerard non ce la fece a fermarlo. Lo seguí con gli occhi fino alla fine del corridoio.
"Hey amico. È successo qualcosa tra te e il piccoletto?"
Gerard si scosse un secondo prima di rispondere.
"No. Assolutamente niente" rispose acido sbattendo il suo armadietto.
"Guarda che posso darti una mano se è successo qualcosa e-"
"Non è successo niente Okey!"
"Gee... non sei credibile... io sarò anche un cretino ma queste cose le capisco"Gerard non riusciva a credere alle sue orecchie. Aveva appena sentito Bert fare una sorta di discorso serio. Wow.
Alla fine si arrese. Entrarono in classe sedendosi ai soliti posti dietro.
"Mi sono fatto dare già consigli da mio fratello, ma non ci riesco Bert. Non penso che lui voglia ascoltarmi"
"Oh lo credo anche io... non hai idea di che comportamento ha avuto questi giorni. Dagli un po' di tempo"
Gerard sbuffò. Non era solito perdere così il suo tempo. Ma avrebbe aspettato.-
Qualche giorno dopo riuscí a trovare Frank da solo al suo armadietto. In quei giorni si erano guardati a distanza. Beh Gerard lo guardava a distanza, l'altro lo ignorava alla grande.
Decise di provare a salutarlo. Almeno nessuno poteva rimproverarlo di non averci almeno provato.
"Fran-"
"NO. No. Non mi interessa. Sparisci" disse frettolosamente palesemente arrabbiato. Raccolse le sue cose e se la filò senza guardare minimamente l'altro.Dire che Gerard ci era rimasto male era dire poco.
Rimase in corridoio impalato dov'era.
Strinse i pugni nervoso."Fanculo" sussurrò dirigendosi alla prossima classe.
Frank non voleva palesemente chiarire. Allora che si fotta. Non poteva essere l'unico arrabbiato...
Gerard ci aveva provato e aveva ricevuto una porta in faccia. Tutti gli dicevano che sarebbe stato difficile essere perdonato ma non pensava così tanto.
Non capiva perché Frank non volesse nemmeno starlo ad ascoltare. Frank sapeva com'era davvero... pensava che lo avrebbe ascoltato e capito... magari non perdonato ma almeno capito...
Non era abituato ad essere così dalla parte del torto. Gli faceva rabbia.
-
A pranzo Frank era più scocciato del solito.
"Che hai Frank?" Chiese Billie.
"Non potete capire ragazzi... è venuto Gerard a parlarmi"
"E che ti ha detto?!" Intervenne Ray curioso.
"Non l'ho lasciato neanche parlare. Non mi importa."Ci fu un momento di silenzio. I ragazzi si guardavano e Frank non capiva questi sguardi.
"Frank..." iniziò Ray serio "lo abbiamo notato tutti che da quando avete litigato te e Gerard non sei più lo stesso"
"Non ti seguo Ray. Io sono normalissimo" si impuntò incrociando le braccia al petto.
"No Frank non lo sei. Ti stai comportando da pazzo!" Aggiunse Chris enfatizzando la cosa.
"Io-"
"Non pensavo che mi sarei mai trovato a dirlo ma da quando tu e Gerard avete iniziato a fare... quello che stavate facendo... si vedeva che eri molto più felice e alla mano" aggiunse Billie
"Sono costretto anche io a confermare" disse Andy.
Frank rimase scioccato.
"Siete seri ragazzi?" Stava ricominciando a scaldarsi.
"Io non ho bisogno di Gerard e lui non ha bisogno di me. Caso chiuso."
"Non è vero Frank. E tu lo sai. Avete bisogno entrambi l'uno dell'altro" rispose Ray.
"No. Che si fotta non mi interessa. E io sto benissimo senza di lui" disse velocemente alzandosi dal tavolo e allontanandosi il più possibile. Aveva assolutamente bisogno di una sigaretta.
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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
FanfictionFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...