Il weekend passo mooolto lento per Frank.
Continuava a pensare a Gerard, a tutte le cose che si sono detti...
Magari Gerard davvero provava qualcosa per lui... e magari anche lui poteva imparare a conoscerlo meglio e... troppi castelli in aria si stava costruendo. Odiava quando le persone lo facevano con lui, come Jamia... ma ora lo stava facendo lui.
Passò tutto il fine settimana in camera sua a suonare la chitarra e riflettere su svariate cose.
Continuava a guardarsi allo specchio. Non si vedeva omosessuale... ma se lo fosse?D'altronde le ragazze sono noiose ed egoiste... almeno quelle che aveva incontrato lui. Solo pazze... ma Gerard...
No. Gerard era un deficiente, egomaniaco e manipolatore...
Ma non con Frank.
"Dio che fatica..."
La mattina di quel lunedì si decise: gli avrebbe parlato. Gli avrebbe chiesto di mettere in chiaro cosa succedeva tra loro due, perché lo riempiva di attenzioni e il perché delle farneticazioni dell'altra sera.
Era ubriaco si, ma d'altronde si dice che l'alcol faccia dire cose che si ha paura di dire da sobri no?
Forse si stava facendo troppe paranoie come suo solito... ma doveva fare qualcosa.
Arrivò a scuola con un po' di ritardo, aveva camminato molto lentamente durante il tragitto e aveva pensato bene a come iniziare il discorso con Gerard.
In giardino vide Lindsey appoggiata ad un albero a parlare con delle sue amiche.
Lui le fece segno di saluto ma lei di rimando lo guardò con disprezzo. Boh sti cazzi quella era pazza, Frank non si fece domande.Si incamminò per il corridoio. Gerard aveva l'armadietto non molto distante dal suo. Lo avrebbe sicuramente trovato lí...
E infatti...
Aveva la testa ficcata nel piccolo armadietto.
Frank si avvicinò sicuro. Appena lo raggiunse tutto il discorso che si era preparato svanì."Si può sapere che ti è preso l'altro giorno?" Sentenziò facendo sobbalzare Gerard.
Lo guardò e sorrise, non il bel sorriso che Frank gli aveva più volte visto fare...
"Che c'è ti ha fatto impressione il sangue?" Disse con tono divertito.Okey, era il solito coglione. E lui che aveva perso tutto quel tempo a pensare di poter avere con lui una conversazione decente.
"Ahhhh... simpatico..."
"Eddai ammettilo che ti è piaciuto assistere alla scena"
"Purtroppo me la sono persa, ma sai... ho purtroppo assistito al tuo sbratto" rispose incrociando le braccia al petto in disappunto.
"Ah. Spero sia stato un momento indimenticabile allora"Frank non riusciva a capire perché dovesse tenere quel tono saccente e quello sguardo fastidioso.
"Ti sembra normale picchiare i tuoi amici?"
In quel momento qualcosa si sbloccò in Gerard.
"Senti. Tu non sei nessuno per dirmi cosa posso fare. Robert mi stava dando fastidio e io ho eliminato il mio fastidio in modo semplice e veloce. Capito?!"
"Ma senti quello che dici? Gerard, io lo so che non sei così ritardato dai. Perché dev-"
"Tu non sai un cazzo. E non hai capito un cazzo."Detto ciò chiuse con forza l'armadietto facendo rimbombare il corridoio. Diede uno spintone a Frank e si allontanò incazzato.
Okey, Frank non si aspettava per niente quella reazione. E non doveva andare così la conversazione generale.
"Gerard!" Provò a richiamarlo. Ma il corvino non si scompose.
"Che è successo?" Sbucò Billie.
"Niente. Solito Gerard. Solito deficiente" sbuffò acido trascinandosi con l'amico in classe.-
Non sapeva perché aveva reagito così. Sapeva di aver sbagliato ad aggredire Bert alla festa. Se lo ricordava nonostante l'alcol...
Bert invece aveva rimosso tutto e comunque sarebbe rimasto il suo cagnolino a qualsiasi costo.
Non voleva rispondere così a Frank. No la voleva arrabbiarsi con lui.
Ma non riusciva a sputare fuori che la vera ragione del suo comportamento era proprio quel nanetto maledetto.
Doveva sempre fare il duro menefreghista. E facendolo rovinava sempre tutto.
Passò le prime ore a guardare il libro in silenzio e senza prestare attenzione... beh come al solito.
Ma quella volta i sensi di colpa lo divoravano. Doveva fare qualcosa. Non voleva che Frank fosse arrabbiato con lui. Ma non voleva neanche dirgli tutto...Avrebbe fatto a modo suo. Il suo bel faccino avrebbe fatto gran parte del lavoro ma ce l'avrebbe fatta.
Si ricordò che alla quarta ora avevano laboratorio di arte insieme. Avrebbe fatto in modo di sedersi vicino a lui.
Arrivò in classe e lo vide da solo al telefono nei posti infondo. Solitamente lui si sedeva con Bert ma aveva da fare in quest'ora, non poteva cazzeggiare.
Si sedette accanto a Frank che non si accorse di nulla.
La professoressa entrò e mise via il telefono.
Si doveva per forza accorgere del suo compagno di banco.Gerard continuava a fissarlo. Forse l'altro lo stava ignorando.
La professoressa ordinò di fare un lavoro a coppie. Perfetto.
"Allora Frankie? Che facciamo?"
Frank si svegliò dal suo apparente coma. Perché lui era lí?!
"Che ci fai qui?" Disse indifferente una volta collegato chi aveva di fianco.
"Siamo nella stessa classe? La sedia era libera?"
"Pff si... come vuoi"Detto ciò si mise al lavoro senza dire altro.
Frank cercava di restare indifferente ma dentro era davvero triste e deluso.
"Frankie-"
"Non chiamarmi così! Mi chiamo F R A N K. Ti serve che te lo scriva?"
"Ohhh come siamo acidi ahah"Gerard cerco di smorzare l'aria ma continuava a rimanere tesa.
"Lavora." Gli ordinò il più basso. E fu quello che fece.
Il silenzio era quasi imbarazzante. Gerard non era abituato ad essere ignorato così. Avrebbe preferito un pugno... un calcio... qualcosa!
"Senti Frank. Non volevo arrabbiarmi prima. Hai ragione sono un coglione. È che-"
"Che fai adesso ti scusi? Il grande Gerard si abbassa tanto da dare delle scuse?"
Gerard sperava fosse sarcastico... ma non sembrava.
"Senti. Io ci sto provando Okey? Non è semplice per me. Accettale e non fare il difficile."
"Ah io non sono per niente difficile Gerard..."
Beh questa gliel'aveva servita su un piatto d'argento...
"Ah quindi sei uno facile?" Disse col suo tono da flirt che non falliva mai. E infatti... notò Frank diventare tutto rosso.
"No aspetta. Non intendevo- aaahhhhh... sei un caso disperato"
"Mhmmm lo so. Ma so anche che ti piace un sacco"
"Pfff certo nei tuoi sogni..."
"Nei miei sogni si. E sei anche un po' più carino e coccoloso nei miei sogni"
Frank scoppiò a ridere.
"HAHAHAHA SMETTILA. Sei imbarazzante davvero"
"Hai fatto tutto tu Frankie caro"Risero ancora un po' tornando poi al lavoro.
"Ti odio" disse Frank con tono quasi scherzoso. Beh non voleva darlo a vedere che lo fosse.
"So che non è vero"
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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
FanficFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...