Frank abbracciò il più alto piangendo silenziosamente sulla sua spalla.
Gli era mancato terribilmente e dopo il bacio, in quel momento, aveva cancellato ogni tipo di astio nei suoi confronti. Lo desiderava da talmente tanto tempo e aveva oppresso questo suo desiderio per troppo.Gerard gli massaggiava delicatamente la schiena. Non riusciva ad immaginarmi come la situazione si sarebbe potuta evolvere.
"Sappi che... ogni cosa che ho fatto, anche se sbagliata, l'ho fatta per te Frank. Perché non volevo perderti..." confessò cercando di staccare delicatamente Frank dalla sua spalla per guardarlo meglio occhi. Voleva assicurarsi che l'altro capisse che non stava mentendo.
"Lo so..." rispose abbozzandogli un sorriso.
"Frank... tu mi piaci... tanto, non mi è mai successo di attaccarmi così tanto ad una persona... ma poi sei arrivato tu e hai completamente stravolto il mio mondo"
Frank sapeva benissimo che per Gerard era difficile dire certe cose e per questo apprezzava ogni singola parola uscita dalla sua bocca.Si sentiva così amato e desiderato, non pensava minimamente che qualcuno potesse pensare queste cose di lui.
"Anche tu mi piaci tanto Gerard... cazzo ahhah, prima ti odiavo a morte, con tutto me stesso. Però appena ti ho conosciuto, appena ho conosciuto il vero te... non volevo più starti lontano. Va tutto bene Gee... ho solo... bisogno di un po' di tempo. Voglio che tutto torni a posto tra di noi... come prima"
"Solo come prima?" Disse accennando un sorrisetto.
Frank rise abbassando lo sguardo. Si sentiva tanto una quindicenne alle prese con la prima cotta... ma alla fine era proprio quello.
"Vedremo"Decisero si stare ancora un po' insieme sedendosi sul divano a guardare un film.
Non parlarono più di tanto: cercavamo l'uno il calore dell'altro attraverso abbracci e piccoli baci. Stavano in silenzio a farsi lievi coccole e sembrava che non fosse mai successo nulla.Frank ci continuava a rimuginare su comunque a tutta la situazione. Ovviamente voleva perdonarlo, anzi lo aveva già fatto... però voleva farglielo pesare per ancora un po' di tempo. Se non lo infastidiva non era del tutto soddisfatto. Ci aveva preso gusto a fare il complicato.
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La mattina successiva arrivò a scuola stranamente di buon umore e ciò non passò inosservato a Ray.
"Frank? Oggi sorridi?" Gli chiese con tono scherzoso. Si aspettava indietro un insulto o addirittura un pugno in faccia, ma non successe niente del genere.
"Sono come al solito Ray. Non ho niente di diverso" rispose senza far sparire il sorriso dalle sue labbra.Ray alzò gli occhi al cielo. Il suo piccolo amico era strano, ma gli piaceva vederlo finalmente sorridere davvero. Era da un po' che non lo vedeva così... da tutta la storia con Gerard...
"Per caso c'entra qualcuno?" Chiese nuovamente con malizia.
"Forse" disse semplicemente Frank chiudendo il suo armadietto.Ray lo notò: aveva proprio una faccia diversa, uno sguardo diverso, più solare.
Frank vide il suo amico fissarlo ed alzò un sopracciglio confuso. Era così strano vederlo contento? Una volta tanto che lo era Ray lo guardava come se fosse un alieno.
Fece per chiedergli se andasse tutto bene ma qualcuno gli mise un braccio attorno le spalle.
"Buongiorno gente bella" era Gerard. Il cuoricino di Frank iniziò a scaldarsi dopo quel contatto semplice.
Ray salutò l'altro cordialmente, gli sorrideva anche. Strano dato che si trattava di Gerard.Il corvino lo strinse un po' a sè e Frank alzò lo sguardo incrociando il suo.
Gerard stava sorridendo. Ed era quel suo bellissimo sorriso che solo poche volte aveva avuto l'onore di vedere."Non saluti Frankie?" Gli disse con tono calmo senza distogliere lo sguardo dal suo.
Frank rise e si avvicinò al più alto lasciandogli un bacio a stampo. Non gli importava di essere davanti a Ray o addirittura in mezzo al corridoio, gli importava solo dare e ricevere affetto da Gerard.Ray li guardava soddisfatto. Nonostante tutte le cagate che aveva fatto Gerard negli ultimi anni se faceva stare bene il suo amico allora doveva essere una persona speciale.
"Ci vediamo in classe vi lascio soli" disse infine sentendosi un po' il terzo incomodo. Fece un'occhiolino a frank e sparí.
"Allora Frankie? Come stai stamattina?" Gli chiese il più alto. Frank non si aspettava di poter fare questo tipo di conversazioni "normali" con quel soggetto, anzi non sapeva neanche se voleva vederlo davvero normale, ma la cosa gli piaceva. Si stava impegnando per lui, per loro due.
Frank si girò verso Gerard lasciando poco spazio tra i loro volti e gli mise le mani attorno al collo attirandolo a sè. Gerard iniziò a massaggiargli i fianchi.
"Anche se sto sorridendo e sono contento di vederti, non farti troppi film mentali Gee" se lo era promesso che avrebbe fatto il difficile e inoltre gli piaceva stuzzicarlo.
"Pft io non mi faccio film mentali... a meno che non stia vivendo in uno di questi"
Frank rise in modo stupido.Non pensava minimamente che lui, proprio lui, si potesse comportare come una quindicenne in piena crisi ormonale. Si sentiva stupido ma la sensazione che aveva era paradisiaca.
"Gerard sei inquietante quando fai il carino" lo prese in giro massaggiandogli una guancia.
"Goditelo finché dura, non so quante frasi 'carine' rimangono nel mio dizionario"Anche se avrebbe voluto prenderlo per il culo per la pessima battuta, Frank non riusciva a smettere di ridere come un deficiente.
La campanella suonò.
"Ci vediamo a pranzo... se non cambio idea nel frattempo" disse frank lasciando un altro bacio a stampo sulle labbra morbide di Gerard.
Fece per andarsene ma l'altro lo trattenne baciandolo più approfonditamente: un bacio dolce che non si sarebbe mai aspettato di dare in mezzo al corridoio.Si salutarono e Gerard rimase a guardare Frank allontanarsi.
Si, era proprio cotto di lui. Era fantastico.Per una volta si sentiva tranquillo a scuola, si sentiva leggero. Non pensava ad altro che a Frank. Non gli importava minimamente che qualcuno li avesse visti, anzi, meglio se lo avevano fatto. Così avrebbero capito di stare alla larga dal suo Frankie.
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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
ФанфикFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...