Ora che sapeva un po' di più sul conto di Gerard, Frank riuscì a capire meglio alcuni suoi comportamenti... solo alcuni... ma l'altro gli aveva promesso che avrebbe provato a limitare gli scatti d'ira randomici e le scazzottate.
Un giorno, che apparentemente sembrava tranquillo, la mattinata di Frank fu stravolta dall'improvviso arrivo di Ray che, impanicato, aveva iniziato a chiamarlo a gran voce.
"FRANK! FRANK! ECCOTI!"
"Che succede Ray?" Chiese stranito dal comportamento dell'altro.Probabilmente sarà una stronzata...
Pensò tra se e se."Gerard! Ha picchiato Andy!"
Frank sbiancò di colpo.
"HA FATTO COSA??!!!"-
10 minutes earlier
Gerard stava gironzolando per i corridoi tranquillo. Non aveva verifiche o interrogazioni quindi la giornata era leggera. Zero stress.
Notò in corridoio quell'amico di Frank... Andy forse.
Sapeva che quel tizio lo odiava e che aveva detto brutte cose sul suo conto a Frank. Sinceramente Gerard non ne vedeva il motivo di tutto quell'odio, insomma, non era l'unico che avevano preso di mira lui e gli altri. Non aveva senso prendersela così tanto.La cosa che lo preoccupava di più era cosa poteva dire a Frank di tanto brutto. Probabilmente gli aveva già detto tutto ma non si sa mai cosa la gente può raccontare per mettere nel torto una persona.
Meglio non rischiare.
"Hey Andy!" Lo salutò cercando di mantenere un'espressione amichevole.
L'altro lo guardò prima spaventato ma poi l'espressione cambiò in disprezzo e forse rabbia. Boh Gerard non era bravo a capire le emozioni altrui.
"Che vuoi Way?" Rispose acido.
"Hey amico rilassati. Volevo solo scambiare due parole con-"
"Noi non siamo amici. E poi mi prendi per il culo venendomi a parlare così dopo tutto?!"
Gerard era visibilmente confuso da tutto quell'astio ma cercava di passarci sopra. Dopotutto voleva solo essere "amico" con gli amici di Frank.
"Senti Andy io non-"
"Magari sei riuscito a imbambolare Frank col tuo bel facciano ma con me non attacca" rispose secco impuntandosi. Non voleva proprio sentire altro.Gerard continuò a guardarlo scettico. Come poteva Frank essere amico di uno squilibrato del genere? Non si riusciva a fare una conversazione normale!
"Sai, io non mi fido per niente di te e non capisco come Frank possa provare un minimo di interesse nei tuoi confronti. Come fai ad alzarti la mattina e guardarti allo specchio? Hai idea di quello che mi hai fatto passare?!"
Andy cominciò un monologo apparentemente senza fine in cui andava contro Gerard per qualsiasi cosa.
Da uno sguardo calmo ed amichevole quello di Gerard iniziò a mutare. Non gli piaceva che la gente gli parlasse così e oltretutto non gli piaceva che qualcuno gli urlasse contro nei corridoi.
Iniziò a ribollirgli il sangue nelle vene.
"Senti, tu! Io non capisco cosa ti abbia mai fatto di così grave. Pensi davvero che fossi la nostra vittima preferita? Pensi che scherzavamo solo con te? Non sei speciale Andy. E non ti abbiamo mai fatto niente di così grave!"
"Ma stai scherzando?! Sei serio?! Sono tanto 4 ore in quel cazzo di spogliatoio! Da solo! Al buio! Hai idea di come ci si senta?!"Gerard lo sapeva benissimo come ci si sentiva.
Non ce la faceva più a starlo a sentire. Pensava che sarebbe esploso."Frank farebbe bene ad aprire gli occhi e smetterla di dirsi cazzate sul tuo 'essere buono' quando siete da soli. Che idiota."
"NON ti azzardare a dire qualcosa su Frank. È un problema tra me e te!"
"No Gerard. Sei tu quello con problemi!"A questo punto Gerard smise di ragionare razionalmente. Nessuno poteva parlargli in quel modo. Se lo era promesso appena aveva messo piede in quel liceo: nessuno gli avrebbe messo i piedi in testa.
"VUOI DAVVERO VEDERE DI COSA SONO CAPACE?!" Disse alzando un pugno.
Colpí Andy in volto. Più volte. Cadde a terra e gli si scaraventò addosso.
Intorno a loro si era creata una folla di gente che urlava di smetterla o che lo incitava a continuare.
Gerard non ascoltava niente e nessuno.Continuò a prenderlo a pugni finché qualcuno non lo prese dalle spalle e lo trascinò via. Andy perdeva sangue dal naso e aveva lividi viola su gran parte del volto.
Gerard non sentiva niente. Era così annebbiato dalla rabbia da non rendersi conto di niente.
Notò di sfuggita un insegnate strattonarlo per un braccio e urlargli qualcosa addosso. Poi lo trascinò in presidenza.
Questa volta l'aveva combinata grossa...
-
Frank appresa la notizia corse in infermeria a vedere come stava il suo amico.
"Andy! Mio dio! Come stai?"
"Frank... si sto bene. Quel Gerard è un pazzo!" Rispose alzandosi a fatica dal lettino dell'infermeria.Frank lo squadrò preoccupato.
Aveva un labbro spaccato e teneva del ghiaccio sulla guancia.Gerard che cazzo hai combinato...
Andy continuò a dire cose ma Frank non ascoltava. La rabbia lo stava assalendo.
"Scusami Andy. Devo andare"
"Dove vai Frank?" Chiese Ray.
"A dirne quattro a quel coglione"Senza aspettare risposta si avviò a passo deciso verso la presidenza. Era sicuro che lo avrebbe trovato lí.
Come aveva potuto?! Non riusciva a capacitarsene. Dopo tutto quello che gli aveva promesso, che si erano detti, dopo tutto quello che Frank aveva fatto per lui, tutte le buone parole spese inutilmente cercando di far capire agli altri che non era davvero così cattivo.
Era stato uno stupido. Tutti gli altri avevano ragione. Gerard era solo un pazzo rincoglionito.
Nonostante in quei giorni si fosse sforzato ad essere diverso con lui rimaneva sempre lo stesso...
Ma Frank non poteva crederci sul serio. Gerard gli aveva raccontato la sua storia. Non poteva essere tutta una balla. Non poteva credere che quello fosse il vero Gerard.
Arrivò alla presidenza ma la porta era ancora chiusa. Probabilmente stava parlando ancora col preside. Chissà che punizione avrebbe ricevuto...
Frank si piantò davanti alla porta picchiettando freneticamente il piede a terra. Era molto arrabbiato e si sarebbe fatto sentire da Gerard, eccome se lo avrebbe fatto.
Cominciò a camminare avanti e indietro in un misto tra agitazione, tensione e nervosismo.
Dopo non molto la porta si aprí e sbucò quella faccia da culo di Gerard.

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𝒞𝒶𝓇𝒶𝓅𝒽𝑒𝓇𝓃𝑒𝓁𝒾𝒶 || 𝐹𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹
أدب الهواةFrank è il "novellino" della scuola, ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appena Gerard viene a sapere del suo arrivo e della reputazione che si era creato in pochi giorni qualcosa si sbloccò nella sua mente, ma doveva abbandonare le su...