"Era triste perché era amata da tante persone,ma non era l'amore di nessuno."
Ormai erano anni che questa cella era la mia casa,non sapevo nemmeno più perché ero qui e non avevo una stanza come le ragazze "normali".
Ricordo la prima volta che ci sono entrata con Mister Slim,prima ero comodamente in una stanza per bambine avevo appena 9 anni quando lui con un semplice -Vieni,ti mostro la tua nuova camera!- mi condusse qui giù e da allora questa è stata la mia unica e vera casa.
Mister Slim aveva un figlio,Steven,di 19 anni che riempiva le mie giornate in solitudine lì giù era sempre dolce e amorevole nei miei confronti grazie a lui riscoprì la gioia di sorridere ma un giorno capì dal suo atteggiamento che qualcosa non andava.
Scese giù con un'aria triste -Clara..- sentì quelle parole dette con tristezza e iniziai a lacrimare -Vieni qui,piccola!- gli corsi incontro e l'abbracciai forte mi baciò la fronte,sapevo che questo era l'ultima volta che l'avrei visto. E così fu,passarono giorni,mesi e anni e la mia vita ritornò quella di prima monotona e senza gioia.
Compiuti 16 anni iniziai a incontrare i miei professori privati,Mister Slim non mi mandava a scuola perché diceva che un fiorellino bello come me doveva restare nascosto,così iniziai i miei studi in quella casa senza mettere naso fuori alla porta.
Per gli incontri con i professori venivo lavata e vestita per bene e poi subito dopo tornavo nella mia stanza giù in quella cantina con i miei soliti vestiti monotoni,non avendo uno specchio non sapevo com'ero diventata. Riuscivo a intravedere solo i miei capelli color dell'oro che mi ricadevano sulle spalle,il mio corpo si era modificato nell'età della pubertà con forme giuste in posti giusti.
Al mio 23° compleanno Mister Slim preparò una festa a sorpresa con gente che non conoscevo e mi ordinò di non aprire bocca su come vivevo in quella casa,così feci.
Molte persone mi dedicarono attenzioni e si complimentarono con Mister Slim per la bellezza di sua "figlia" l'unica cosa che feci era sorridere ed arrossire,stanca di quelle parole mi recai fuori al balcone quella sera c'era una luna bellissima e l'aria era davvero piacevole tanto che mi rilassai e sospirai quell'aria che tra poche ore non avrei più sentito sulla mia pelle.
Dietro di me sentì dei passi e qualcuno si fermò a pochi metri da me -Sei sempre bellissina,piccola!- mi girai e non potevo crederci..
*IO*
Ehi, questa è la mia prima storia qui su wattpad,cosa ne pensate? fatemi sapere al prossimo capitolo,un bacio!!
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I'ts not my life.
ChickLitClara vive una vita apparentemente anomala, "figlia" di un uomo che la maltratta e la tratta da piccola "rinchiusa" ma grazie al giovane Roger supera le difficoltà che la vita le riserva e riesce a capire perché la sua "esistenza" non le appartiene!