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-Clara!!- mi sentii chiamare,era Sofia -Su svegliati!- era ormai passata una settimana da quando avevo dato lo schiaffo a Roger -Nessuna notizia?- chiesi a Sofia e lei fece cenno di no.

Il mio cuore era a pezzi,soffrivo maledettamente ma capivo perfettamente che dovevo continuare.Scesi dal letto e andai in bagno,feci una doccia e misi un vestitino nero corto con scarpe basse. Scesi e con stupore vidi Roger che parlava con "mio padre" -Clara,Roger è venuto perché vuole mostrarti la casa dove andrete ad abitare!- annuii e mi avviai in cucina dove Sofia mi diede una tazza di caffè con dei biscotti.

Fui distratta da una risata e vidi Steven con aria compiaciuta che veniva verso me -Clara,oggi sei bellissima!- mi prese un braccio e mi tirò con forza a se. Lo respinsi -Lasciami,mi fai male!- dissi e lui sorrise -Si,tesoro!- lo guardai disgustata -Voglio farti tanto male perché tu sei mia.- vidi un pugno colpirlo in viso -Stai lontano da lei!- disse con voce aspra.

Mi prese il braccio e mi condusse alla macchina,salii senza fiatare e partì a razzo. Era molto teso e nervoso così decisi di non parlare. Arrivammo vicino ad una villa bellissima con un giardino stupendo,mi aprì lo sportello e scesi.

Quando entrammo rimasi sbalordita da tanta bellezza -Ti piace?- guardai Roger che sembrava essersi calmato e feci cenno di si,mi avvicinai e lo abbracciai e lui mi baciò e mi trasportò in un vortice di piacere.

Ci dirigemmo in varie stanze,tutte belle e spaziose -Sei pronta?- guardai Roger e corrugai la fronte -A diventare mia moglie?- chiese,arrossii non sapevo cosa dire -S-si..- sussurrai mentre lui mi alzò il volto -Sarai felice,te lo prometto!- disse e sorrisi. Mi prese la mano e mi condusse nel resto della casa,l'ultima era la camera matrimoniale che aveva le pareti rosse e le tende bianche e nere,un camino e un letto a baldacchino.

C'era anche un'altra porta che portava al bagno molto lussuoso con una vasca ovale e una piccola sauna sorrisi e lo guardai -Questa è la stanza più bella!- dissi una volta fuori casa e lui annuì -Andiamo a pranzo?- chiesi e feci cenno di si.

Arrivammo sulle rive del lago dove era situato un ristorante rustico,entrammo e il cameriere ci venne incontro e ci condusse ad un tavolo,ci sedemmo e Roger ordinò il pranzo. Il ristorante era bellissimo e confortevole,la presenza di Roger mi faceva sentire bene e rilassata. Finito il pranzo tra risate e chiacchiere ci dirigemmo verso alcuni musei,Roger ricevette una telefonata e si allontanò.

Rimasi sola per un po' poi lo vidi tornare -Andiamo,devo incontrare una persona!- feci cenno di si e lo seguii. Entrammo in un hotel e dopo aver parlato alla reception ci dirigemmo in una sala dove una donna molto bella con capelli biondi e occhi azzurri ci sorrise -Buona sera,Roger!- disse prendendo la mano di Roger che sorrideva.

-Piacere,sono Clara Slim!- appena dissi il mio nome la vidi stringere i pugni e rimasi sbalordita da quella reazione,forse aveva qualcosa contro di me. Ci accomodammo in un tavolo,lei mi osservava molto attentamente e mi fece molte domande che trovai scoccianti. La serata passò velocemente fino a quando un cameriere entrò e guardò la signora -Giudice Stuard,la desiderano!- lei lo sorrise e si alzò.

Il mio cuore perse un colpo,ero davanti a lei e Roger la conosceva com'era possibile? Guardai Roger -Cavolo,perché non mi hai detto che la conoscevi?- dissi aspramente,abbassò lo sguardo e sospirò -Ora non posso dirti niente,ma fidati di me!- disse e sbuffai.

Mi riaccompagnò e tra noi ci fu un'aria gelida,appena entrai in casa salutai "mio padre" e mi diressi in camera,chiusi la porta a chiave e mi feci un bagno caldo. Appena fui completamente rilassata iniziai a piangere se papà e Steven vengono a conoscenza di chi ho incontrato,uccideranno me e lei. La notte non fu tranquilla,sentivo passi nel corridoio e risatine in camera,sembrava di essere in un film horror. Chiusi gli occhi per pochi istanti che fu già mattina -Clara,sono Sofia. Apri!- mi alzai controvoglia e feci scattare la serratura,mi diressi in bagno e indossai un jeans bianco e camicia nera,mangiai un cornetto e scesi giù dove incontrai Steven che con un sorriso sornione mi guardava -Buongiorno!- lo osservai,aveva un occhio nero e mi mantenni dal ridere,lo salutai e mi sedetti vicino al mio "non padre" ma "aguzzino".

Dopo aver fatto la mia colazione mi diressi fuori sotto gli occhi freddi di Steven,mi appoggiai alla veranda e lo vidi arrivare -Roger la pagherà!- disse mentre rabbrividii lo guardai e andai via senza guardarlo..

I'ts not my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora