Mi svegliai ancora in quell'angola con il corpo indolenzito,lui non era in camera mi ha solo usata per i suoi porci comodi pensai. Mi alzai e cominciai a piangere e mi sedetti sul letto con le mani tra i capelli,dalla porta sentì un rumore -Piccola,dobbiamo andare..- Steven era lì fuori e la cosa mi fece infuriare -Dove cazzo vado senza vestiti?- dissi urlando e la porta si spalancò,lancio dei vestiti sul letto e uscì di nuovo.
Misi il jeans e la maglia,andai in bagno per sciacquare il volto e avevo gli occhi gonfi dalle lacrime.Dopo 10 minuti ero pronta indossai le ballerine e mi avviai verso la macchina.Durante il tragitto nessuno dei due parlò,quando arrivammo sull'uscio della porta c'era Sofia che ci attendeva appena la vidi mi abbracciò e ricambiai -Bentornata,signorina!- disse mentre mi riaccompagnò nella mia camera dove c'era un bagno caldo che mi attendeva.Mentre ero intenta a rilassarmi sentì delle urla provenire dal piano terra,era mio padre che sbraitava contro tutti -Non l'ascolti,si rilassi!- disse Sofia e così feci,chiusi gli occhi e mi abbandonai a quel momento.
Mi sistemai e scesi al piano terra dato che mio padre mi attendeva nel suo studio,bussai ed entrai.Vidi Steven con lo zigomo ingrossato e mio padre era seduto vicino alla sua scrivania -Domani ti vedrai con Roger,passerai del tempo con lui e non voglio sentire obbiezioni.Chiaro?- annuì e uscì senza fiatare. Non avevo per niente voglia di rivederlo,mi sentivo usata e questo non potevo dirglielo sarebbe successo un putiferio.
Mi diressi in cucina dove c'era Sofia che appena mi vide mi accarezzò la guancia e mi mise un piatto con della frutta dentro -Mangia un po'..ti vedo sciupata!- disse accarezzandomi il capo sorrisi e iniziai a mangiare contro voglia,il mio stomaco si rifiutava di tenere delle sostanze al suo interno.
La notte era alle porte e io mi ritrovai in quel letto sola e sconsolata,sentì qualcosa muoversi in camera mi voltai e lo vidi -Steven..- non sapevo come fosse entrato ma si fiondò addosso e per la seconda volta mi travolse in un turbine di godimento.Ero ormai una sua proprietà,ero prigioniera dell'amore di mio fratello lui era tutto ciò che avevo di più caro al mondo.
Il mattino si fece largo in quella notte di passione e io mi ritrovai con Roger in un parco,senza entusiasmo e con il volto di chi avesse visto un fantasma.Lui mi strinse a se e io lo guardai -Clara,cosa c'è che non va?Sembri malata..- mi baciò la guancia e mi ritrovai gli occhi lucidi e iniziai a piangere lui mi guardò sbalordito,mi abbracciò -Scusami..- dissi sussurrando Non sei tu ciò che voglio...
STAI LEGGENDO
I'ts not my life.
ChickLitClara vive una vita apparentemente anomala, "figlia" di un uomo che la maltratta e la tratta da piccola "rinchiusa" ma grazie al giovane Roger supera le difficoltà che la vita le riserva e riesce a capire perché la sua "esistenza" non le appartiene!