13.

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La domestica tornò -Mr Slim ha detto che va bene!- Roger annuì e io sorrisi,la seguii verso la camera degli ospiti dove dovevo dormire. Appena lei andò via mi buttai sul letto e iniziai a pensare a tutto ciò che era successo,degli sguardi di Steven,del sorriso di Roger e della mia camera che avevo abbandonato da un po' senza sapere il motivo.La domestica tornò e mi diede una camicia da notte che accettai volentieri,mi diressi in bagno per indossarla e quando uscii lei mi guardò e sorrise -Le sta perfettamente!E' fortunata ad aver incontrato il signorino Roger è un ragazzo tanto dolce e tanto bravo!- sorrisi e feci cenno di si .

Quando lei uscì dalla camera mi sentii mancare il fiato,ero sola in una casa che non era mia.I miei occhi si riempirono di lacrime e inizia a piangere,qualcuno mi appoggiò la mano sulla spalla -Clara ti senti bene?- alzai lo sguardo e Roger era lì preoccupato feci prima cenno di no e poi di si -Vuoi che ti faccia compagnia?- rimasi scioccata da quelle parole,avevo paura che anche lui si abusasse di me quindi scossi il capo -Tranquilla,non ti toccherò. Lo prometto!- deglutii mentre lui si sdraiò al mio fianco,mi cinse per i fianchi e mi fece appoggiare il capo sul suo petto.

La notte passò tranquillamente,abbracciata e coccolata da lui mentre eravamo insieme sotto le coperte -Clara,su svegliati e ora di alzarsi!- aprì lentamente gli occhi e Roger era lì che sorrideva e mi fissava,si avvicinò e mi sfiorò le labbra con un bacio dolcissimo. Uscì dalla camera con un sorriso sulle labbra,mi sistemai e scesi anche io mi rittrovai il padre di Roger che mi saluto con garbo mi fece arrossire e mi accomodai a tavola mentre tutti mi sorrisero,erano davvero delle persone fantastiche.

Mi sentì stringere la mano e guardai al mio fianco,Roger sorrise e io feci lo stesso -Oggi che ne dici di andare al cinema?- feci cenno di si -Ma prima dobbiamo fare una cosa..- disse mentre ci alzammo in sincro -Padre,noi andiamo!- salutai con garbo e mi diressi verso l'auto di Roger.

Mi sedetti e lo guardai -Dove andiamo?- lui sorrise -E' una sorpresa!- dicendo questo partì. Ci fermammo vicino un negozio di telefoni io mi voltai di scatto verso di lui -Non dirmi che..- scese e venne ad aprirmi la porta,entrammo nel negozio e lui ordinò uno di quei telefoni di ultima generazione -Metta tutto sul mio conto!- la commessa annuì mentre io guardai perplessa Roger -Ma io non so come si usa..- scoppiò a ridere -E' semplice ti insegno io!- disse mentre mi diede quell'aggeggio.

Ci fermammo in un bar e Roger iniziò a spiegarmi come funzionasse il telefono e dopo circa due ore riuscii a capirci qualcosa,almeno credevo..

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