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Il mattino seguente per visualizzare la situazione è scoprire dove avevano nascosto tutti i documenti che mi appartenevano chiesi a Sofia di farmi sapere se qualcuno della famiglia era a casa.
Tutti erano usciti cosi decisi di andare nello studio di mister Slim, cominciai a guardare dentro la scrivania è notai un pulsante, lo pigiai e si apri uno sportello c'erano tutti i documenti li presi è usci fuori.
Chiamai Roger " : Devi venire subito ho trovato le prove .
Sofia corse subito alla finestra è mi disse:sbrigati sono arrivati i tuoi aguzzini.
Andai nella mia camera, accesi la radio e cominciai a cantare e ballare allo stesso tempo bussarono alla porta, chiesi chi fosse è entro Mister Slim dicendomi : 《 tesoro oggi dobbiamo fare una passeggiata in centro e comprare le ultime cose che ti mancano, preparati ti aspetto giù. 》

Lo guardai è annui.
Scesi è in salotto c'era anche Roger che subito mi venne incontro, Steven era seduto sul divano con un sorriso sforzato mi guardò con sfida.
Uscimmo fuori è ci avviammo verso la città, verso le undici avevamo finito.
Mister Slim mi guardò è disse"Tesoro perdonami ma devo rientrare tu rimani con Roger.
Eravamo soli finalmente decidemmo di andare in giro per la città è poi in un ristorante.
Avevo il cuore in gola ,sapevo che le nostre vite erano in pericolo con un sorriso chiesi a Roger:ORA SONO CAPACE DI FARE LA COSA GIUSTA MI DEVI SOLO VENIRE INCONTRO È AIUTARMI.
IL SUO sguardo diventò glacciale, dicendogli; tesoro mio hai fatto bene a prendere la decisione giusta ora dobbiamo rientrare è chiamare tua madre.

Tutto era ormai deciso dovevamo solo metterlo in atto. Il mio telefonino suonò:pronto Clara hai trovato le prove?
Si !
Bene ora vieni qui ti aspetto.
Va bene grazie tante.

Tutto era nelle mani di mia madre che decise di conseguenza di chiamare le autorità competenti per territorio e consegnare le prove.
Roger subito sgrano gli occhi e con stupore mi chiese di andare a casa.
Lo guardai è annui senza dire altro.
Verso sera ero in camera mia chiusi la porta, andai dritta a farmi una doccia calda, poi con un gesto rapido mi accolai sul letto senza pensare a nulla.
La notte fui svegliata da tante voci che provenivano dal corridoio, mi alzai per affacciarmi è scesi giù.
Mister Slim era davanti allo studio e gridava, , Steven era seduto sul divano con i pugli chiusi.
Ero intenta a domandare che cosa fosse successo notai per la prima volta gli sguardi di terrore sui loro visi .
Li avevo in pugno ora sapranno che è la fine.
Steven si alzò è mi guardò con un sorriso mi chiese : CARA cosa stai facendo?
Niente volevo bere qualcosa di rinfrescante, tutto qui.
Steven si avvicino per guardarmi ma non mi faceva paura anzi lo guardai fissa e mobile poi con calma mi girai convinta che lui non mi seguisse, mi sbagliavo infatti mi prese la mano è mi attiro a se con sicurezza. Poi con rabbia mi scaravento alla parete, tu sei una donna testarda, ora ti faccio sapere chi sono io.
Sei solo uno zimbello di papà. Poi con rabbia lo spinsi forte liberandomi lasciandoli senza parole.
Sali senza guardare indietro. Chiusi la porta rimettendomi nel letto è mi addormentai serenamente.
Il mattino la casa era piena di molti poliziotti che guardavano in tutte le camere, finalmente ho fatto una scelta consapevole ora ero libera.
Mister Slim aveva le manette mentre Steven era stato già portato alla macchina.
Li vidi allontanarsi in fretta e furia sali in camera mia senza chiudere la porta e cominciai a farmi la doccia, uscita Sofia mi accolse con un abbraccio caldo che mi scaldo il cuore. Cercai di essere forte ma le lacrime bagnavano il mio volto.
Senti dei passi avvicinarsi, subito dopo si apri la porta,il mio cuore perse un colpo, sulla soglia c'era Roger con un sorriso a trentadue denti che mi guardava con occhi diversi.
CIAO PICCOLA MIA.
CIAO MIO SALVATORE.
Su sbrigati che giù c'è tua madre.

Tutto era perfetto eravamo finalmente liberi.
Mia madre mi propose di andare via con lei nella grande mela.
Io volevo vedere i luoghi dove ero nata è andare sulla tomba di mio padre, cosi accettai senza problemi scusandomi con Roger.
Erano passati tre anni, eppure non l'avevo dimenticato mi mancava la sua premura il suo sorriso le sue carezze tanto che ogni sera piangevo da sola.
Mia madre era perfetta direi unica al mondo, con il suo sguardo dolce le sue accortezze.
Venne ancora il natale, non ero per niente entusiasta mi sentivo sola anche se avevo tantissimi amici che mi rallwgravano le giornate il più simpatico era Alfred Wilson nipote del magistrato Tommy Wilson.
Un ragazzo affascinante è cordiale era laureato in scienze politiche sociali.
Mia madre ogni anno organizzava una grande festa invitando tutta la borghesia illustre .
Harold il maggiordomo, mi chiamò dicendomi che mia madre desiderava che io andassi con Angeles per comprare un po di abiti nuovi.

La sera era tutto pronto, gli invitati erano tutti presenti, all'improvviso senti annunciare il cognome di Roger subito sgranai gli occhi è lo vidi.
Era bellissimo con giacca e cravatta, , insiemea lui c'era Mister Enrichen con un sorriso a trentadue denti che mi guardava con stupore dicendomi : Sei meravigliosa Clara.
Mia madre subito intervenne dicendo : ECCO ora lei non si chiama più Clara ma Virgin Stuar.
Notai lo sguardo perso di Roger, ci lasciarono da soli è lui sembra imbarazzato, decisi di sistemare le cose con calma chiedendogli se aveva ancora intenzione di sposarmi.
CERTAMENTE RISPOSE CON UN SORRISO MA NON QUI.
PERCHÉ? .
NON MI PIACE MOLTO LA CITTÀ.
Con un sorrisino malefico gli dissi : è allora io non ti voglio sposare perché la mia vita adesso è qui!
Lo vidi sbiancare è guardarmi con occhi smarriti poi con calma mi disse"Tesoro vedrai che mi abituero alla vita cittadina.
Scoppiai a ridere e lo abbracciai con tutto la forza che avevo.
Mi lasciai coinvolgere dal momento infine decidemmo di comunicarlo a tutti i presenti.
Attirai l'attenzione di tutti con un grido di gioia, scusatemi ma io devo dirvi qualcosa d'importante.
Ho deciso di sposarmi con Roger Enrichen.
Tutti chiaccheravano è mi guardarono con stupore poi ci fu un grande applauso di mia madre, che mi sorrise è alzò un calice di vino brindando a noi.

I'ts not my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora