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Il mattino fui svegliata da dolci baci, Roger eradavanti a me con uno sguardo dolcissimo, mi sussurrò:Clara grazie, sei veramente una ragazza straordinaria, ho solo bisogno di sapere se tu mi ami un po.
Il mio cuore comincio a perdere colpi, con un sorrisetto gli risposi: dammi tempo.
Lui mi abbraccio con passione, cercando di sfiorare la mia schiena, ma subito io mi rattrassi, scusandomi e con un nodo alla gola gli dissi:perdonami non sono ancora pronta per essere tua, ho ancora i segni di quel maledetto giorno.
Bussarono alla porta vidi entrare Mister Enrichen, con un sorriso a trentadue denti che ci augurava il buongiorno, informandomi che mio padre è Steven sarebbero passati nel pomeriggio.
Roger subito sgrano gli occhi e con voce aspra disse: Papà sentimi bene credo che loro abbiano dei loschi affari poi non sono sicuro che abbiano buone intenzioni.
MA CHE STAI FARNETTICANDO
ROGER?
Roger":
Devi sapere che loro non sono affatto i familiari di Clara, anzi sono due farabutti e ladri.
COSA?
MA CHE STORIA È MAI QUESTA.
CLARA TU COSA DICI;
MI SCUSI MA ROGER HA DETTO
LA VERITÀ.
MI HANNO RAPITA QUANDO ERO PICCOLA.
POI MISTER SLIM HA UCCISO MIO PADRE.
MA È ASSURDA QUESTA STORIA!
CLARA"
MIA MADRE ORA È QUI A LISBONA, LEI È UN GIUDICE.
Mia cara ora che so la verità non ti devi preoccupare, oggi verrò con voi, con la scusa che voglio regalare a te e Roger oggetti antichi, vediamo poi come possiamo risolvere questa situazione assurda.
Roger per favore non esagerare, loro sono furbi.
Andammo in una gioielleria al centro di Lisbona, , Steven mi osservava e incrociando le braccia, Mister Slim chiaccherava con disinvoltura, scegliendo i gioielli, tutto ok disse con un sorriso sforzato Mister Slim. Salimmo in macchina direggendoci a casa, Sofia mi accolse con un abbraccio caldo, gli adulti andarono nello studio, io rimasi nel salone con Steven che beveva un caffè. Il terrore mi assali, tremavo al solo pensiero di rimanere in questa casa.
Finalmente uscirono dallo studio, Mister Enrichen mi saluto con un bacio sulla fronte è andò via.
Andai nella mia camera chiudendomi a chiave, sentivo parlare, decisi di farmi una doccia calda, mi struccai e legai i capelli lunghi, ero estausta mi accolai sul letto.
Verso mezzanotte, senti dei rumori di fondo è un grido, avevo il cuore in gola decisi di aprire la porta è vedere cosa fosse successo, scesi le scale vidi le luci accese, senza far rumore mi avvicinai alla porta dello studio dove c'era Steven in piedi con una bottiglia di spumante, e a terra una donna, con la testa fracassata,subito corsi via senza far rumore, il cuore mi batteva a mille per lo spavento.
Chiusi la porta rimettendomi nel letto, sentivo un via vai, poi niente più.
La notte fu lunga, mille domande mi frullavano in testa, chi era quella donna, cosa dovevo fare il mattino, senza rendermi conto mi addormentai.

Quando mi alzai corsi subito a vedere se quella donna era ancora stesa a terra.
Rimasi impalata sulla soglia della porta cercando di capire.
Una mano mi sfiorò la schiena mi girai e lo vidi, aveva un sorrisetto malvagio è un po mi spavento ma cercai di essere indifferente e lo guardai fissa, lui sembrò capire che cercavo qualcosa subito mi strinse la mano e mi tiro a se con una forza inconsueta è mi disse"Tesoro cosa cerchi nello studio?.
Niente risposi fredda volevo leggere un libro, poi ci ho ripensato per questo ero sull'uscio della porta.
Vedo che sai dire anche le bugie

Il suo sguardo diventò glacciale ,mi prese la mano è la strinse forte.
- Mi fai male!.
Lo sai che sei molto più carina quando ti arrabbi.
-Smettila ora non ci casco più.
Mollo la presa quando vide arrivare Sofia Ricci che mi chiese cosa desiderassi per pranzo.
Niente oggi esco con Roger.
Steven si chiuse nello studio con una bottiglia di vino bianco.

Mi avviai verso l'uscita di casa, , Roger era accanto alla sua macchina con un sorriso a trentadue denti.
CIAO CLARA ".
Lo guardai è annui.
Salita in macchina cominciai a raccontare tutto quello che era accaduto la sera prima.
Lui mi ascoltava è corrugava la fronte e stringeva i pugni sul volante della macchina.
Poi con una voce lieve disse"Tesoro perdonami ma non ho capito bene cosa è successo.
Ero sorpresa era la prima volta che lui era assente.
Cercai di capire cosa lo turbava, gli sfiorai la guancia dicendogli; :
Credo che dobbiamo parlare!
Lo guardavo aspettando un cenno che non arrivò.
Alzai il tono della voce《mi senti Roger》
Si ti sto ascoltando ma non ho idea del perché, tu sai perfettamente chi sia Steven e suo padre.
Dobbiamo trovare un modo per farli cadere in trappola

Lo guardai è annui.

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