TRENTUNO

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Nathan's POV

Benjiamin agita le sue dita come un forsennato sulla tastiera e sui tre schermi compaiono varie immagini di strade di Badminster.

"Accuratamente evitate tutte le telecamere. Sanno il fatto loro" dice solo ad un certo punto.

"Fantastico, adesso che facciamo?!" sbotta Mason.

"Dovrò ricorrere a dei metodi poco ortodossi. Ma funzionerà" farfuglia il nerd, ricominciando a digitare.

Va avanti una decina di minuti e poi si appoggia allo schienale della poltrona girevole che fa da ornamento finale a quella che potrei definire una vera e propria postazione da hacking.

"Beh? Novità?" chiedo impaziente.

"Pazienza massa di muscoli, il potere di Internet sta per farci arrivare dove vogliamo" sorride mezzo addormentato il nerd.

Sentiamo degli strani bip provenire all'improvviso dal computer: foto dei mezzi su cui erano fuggiti i compari di Winchester, della sua faccia e di Reel al suo fianco, con le occhiaie scavate e lo sguardo vitreo.

"Come cavolo hai..." dice Alan, avvicinandosi allo schermo.

"Te lo spiego più tardi. Andiamo" dice Benjamin, armeggiando ancora un po' col computer e afferrando il telefono, infilandoselo in una tasca dei pantaloncini del pigiama di Jurassic Park.

"Che? E dove andiamo? Non ci hai detto ancora un tubo!" si lamenta Wade.

"So dov'è Reel e come riportarla a casa. Dopo il rapimento dei due bellocci qui tempo fa" spiega Bejamin indicando me e Mason, "Ho adottato delle contromisure per uno scenario simile. Ci ho messo un po' e non è ancora stato testato sul campo ma sono sicuro che funzionerà. Forza, in macchina!"

Scattiamo tutti senza più fiatare, nel silenzio assordante che si percepiva per le strade di Badminster. Ci siamo infilati in qualcosa di grosso, forse molto più grande di noi, ma non mi importa. Abbiamo deciso in modo silenzioso che il piano funzionerà. Non sappiamo niente, né dovremmo forse fidarci di un nerd liceale, ma non abbiamo molta scelta.

Guido per minuti interminabili, attraverso strade che mi portano al di fuori di Badminster, lungo una strada asfaltata in mezzo al nulla, circondata da piante di ogni genere e sottobosco vario.

Arriviamo a quella che dovrebbe essere una vecchia fabbrica abbandonata. Vari uomini con i giubbotti antiproiettili vegliano sulla struttura, come se volessero proteggerla. 

"Questa è una base improvvisata che Winchester ha imbastito, sicuramente per organizzarsi e prendere Reel senza dover fare avanti e indietro da New York" spiega Bejamin, " è strapiena di tirapiedi di Winchester, per cui devo chiedervi di attendere un momento".

Rimaniamo nascosti alla vista dei delinquenti, finché dallo specchietto retrovisore non vedo arrivare una macchina che si accosta proprio dietro di me. Conosco quella macchina.

Scendo e trovo lo sguardo di Scott stanco e collerico, che viene verso di noi.

"Ottimo lavoro ragazzino" dice il patrigno di Reel, caricando una pistola a matricola abrasa.

"Momento,momento, momento" dice Benjamin cercando di farlo ragionare, "ha promesso di non fare idiozie"

"Non sto facendo idiozie, sto andando a salvare mia figlia" risponde lui, continuando il sui lavoro.

"Per quanto Rambo, Taken e altri bei film facciano credere il contrario, l'amore per Reel non la renderà immortale, anzi si farà ammazzare. Sa anche lei che servono rinforzi. Per questo l'ho chiamata"

"E dove dovrei trovarli? Sono fuori dal giro da un po' ormai" ride amaramente Scott.

"Non mi serve che li trovi" dice Benjamin.

In quel momento tre macchine e due camionette nere fanno capolino sulla strada dove siamo fermi. Siamo abbastanza lontani da non essere notati. Scendono otto poliziotti a camionetta e quattro poliziotti a macchina. Sono federali e hanno il simbolo dell'FBI sul giubbotto. Ventotto in tutto.

"Voglio che li diriga" annuncia Benjamin, con un sorriso quasi diabolico.

"Ma come hai fatto, ragazzino..."

"Ho chiesto aiuto a degli amici e si dà il caso che il signor Michael non volesse che sua moglie venisse a sapere delle signorine che frequenta quando è fuori per lavoro" spiega brevemente il ragazzo.

"E questo come lo sai?" chiede Scott sollevando un sopracciglio.

"Te l'ho detto, ho dei buoni amici" ride lui.

È cambiato radicalmente dall'ultima volta che l'ho visto. Chissà che diavolo gli passa per la testa. Spero che il piano funzioni sul serio.

"Bene gente, tutti ai vostri posti. Comincia lo spettacolo" grida il ragazzino, con sguardo fiero.

Non so perché ho deciso di fidarmi di questo pazzo squilibrato, ma sento che in qualche modo ce la possiamo fare.

Arriviamo Reel.


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