DICIOTTO

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Rimango nella mia stanza a lanciare per aria una pallina antistress per minuti interi. Sto cercando di farmi passare il nervoso, ma il caos intorno a me non mi aiuta. In cucina sembra stia scoppiando il finimondo da tutta la gente che ho in casa, mentre una presenza non gradita continua a lanciarmi sassolini sulla finestra per attirare la mia attenzione.
Toc.
Toc.
Toc.
Insopportabile.

Mi alzo irritata e apro la benedetta finestra.

"Ti devo mandare affanculo per la seconda volta stasera?!" urlo, incazzata nera.

"Vuoi tenermi il muso per sempre?" mi grida Nathan, dal suo giardino.

"Beh puoi sempre andare dalla tua rappresentante degli studenti della minchia! Sono sicura che ti consolerai benissimo!" replico.

"E cosa dovrei fare secondo te?! Mica me la sono fatta!"

"Scusa, puoi non sbavarmi addosso? Ho una ragazza. Non ci vuole tanto a dirlo sai?!"

"Ma se ci ha visti insieme secondo te non l'ha capito?!"

"Non lo deve capire, glielo devi dire, cretino!"

I maschi sono proprio stupidi certe volte.

"Andiamo, lo sai che non farei mai niente Reel, non fare la bambina"

"Bambina ci sarà tua sorella! Eclissati!"

Richiudo la finestra e torno a giocare con la mia pallina antistress. Cosa gli costerebbe dirlo e basta? Se non ci vuole fare niente dovrebbe essere facile no? E invece no. Stupido Lupin.

Mi avvolgo nella coperta di pile, e decido di uscire dalla mia stanza per recarmi nella mia rumorosa cucina. Mi cade l'occhio sullo specchio del bagno: sembro gollum dopo una seduta di epilazione laser. Orrido.

Faccio spallucce e raggiungo il luogo che fino a poco tempo fa rappresentava il Walhalla per me: il mio frigorifero. Peccato che intorno ad esso ci siano un sacco di ostacoli con cui preferirei non comunicare.

"Wow che faccia da morta" commenta Zack, appena mi vede.

"No comment" rispondo secca, aprendo il frigorifero.

"Hai l'influenza?" mi domanda Caleb, disinteressato.

"Potrebbe essere un malanno di stagione" riflette Jessica.

"In effetti è in giro" dice Sheila.

Mi volto con le occhiaie scavate e con le narici gonfie di rabbia. Punto il dito verso Zack e lo faccio passare avanti e indietro.

"NO. COMMENT." scandisco. Che due palle!

"Oooh no, nessun malanno. So io cos'è questo: è mal d'amore, eh darling?"

La frase di Megan mi arriva addosso come un mattone. Ma perché non posso stagnare nel mio dolore senza essere sommersa da duemila domande?

"Sentite, sto bene ok? Voglio solo che il mio fegato marcisca più velocemente del normale"

Detto questo afferro il gelato alla ciliegia con un cucchiaio e mi svacco sul divano, cominciando a fare zapping.

"Ehm.. Reel, sicura di non volerne parlare?"

"Ho detto che non... CHI È ADESSO E CHE CAZZO" strillo, sentendo il citofono che suona.
Mi infilo una cucchiaiata di gelato in bocca e vado ad aprire.

"Ehm...Reel è successo qualcosa?" mi chiede Mason, dubbioso.

"Uff... C'è qualcuno che non voglia sapere i cazzi miei qui in giro?!"

"No, è che mio fratello ha preso la moto e se n'è andato senza dire nulla... Era solo per sapere"

"Beh magari è andato a trovare la rappresentante degli studenti o sticazzi! Chiedilo a lui!" sclero, chiudendogli la porta in faccia.

Passo il resto del pomeriggio a vagare per la casa come uno zombie, senza che nessuno si azzardi a parlare. Voglio solo sprofondare in un'altra dimensione.

A WHITE HAIR SECRET 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora