Mi sistemo i pantaloni e il top con aria svogliata. Ho indossato le prime cose che ho trovato nell'armadio, e per sicurezza mi sono infilata la ex pistola di scorta di Scott nei pantaloni. Non si sa mai.
Quando sono arrivata a casa mi sono beccata una lavata di testa che già mi aspettavo: essendomi dimenticata di dover andare alla festa del college di Nathan non avevo considerato che avrei potuto avere qualche problema. Jessica è stata tassativa: Caleb e Sheila mi staranno incollati al culo per tutto il tempo, e dato il tono con cui mi ha dato la notizia immagino che nel caso dovessi sparire chiamerebbe l'esercito federale in cinque secondi solo per acchiapparmi. Beh, almeno per una giornata tranquilla ne è valsa la pena. Dopotutto la voglia di andare fuori stasera non è neanche tanta, specialmente sapendo che il T-Rex con i tacchi si incollerà a Nathan come una cozza ambulante. Sono abbastanza sicura che la sua razza discenda direttamente dalle galline.
Scendo sbuffando, e trovo Nathan, Caleb e Sheila pronti per andare. Nathan sembra felice di vedermi, ma so che si sta trattenendo dal mettere le mani al collo a Caleb e l'altro uguale. Non ho ancora detto nulla di quello che è successo, e forse è meglio così. Dopo tutto scatenerei una bomba nucleare sotto forma di rissa per niente.
"Bene, direi che possiamo andare. Sono autorizzata ad uscire di casa, babysitter?" chiedo, voltandosi verso Jessica.
"Ringrazia che ti voglio bene e te lo sto concedendo. Non fare stupidaggini" mi dice. Il suo tono è meno duro di quanto mi aspettassi. Dopotutto mi vuole bene, anche se è difficile dimostrarlo in questi frangenti.
Alzo gli occhi al cielo ed esco di casa, seguita da Nathan e dai due cavalieri dello zodiaco armati fino ai denti.
Il viaggio non dovrebbe essere molto lungo, ma oltre a Nathan che mi tiene la mano, tutto il resto non mi mette affatto a mio agio. C'è un silenzio di tomba e la cosa non promette nulla di buono. La tensione si taglia col coltello.
Prego il creatore di arrivare il più presto possibile a destinazione, e appena scendiamo dall'auto tiro un sospiro. Almeno in mezzo a tutta la gente che ci sarà faranno più fatica a scannarsi urlando. Spero.
Entriamo in un grande edificio che riporta il nome della confraternita sopra ad uno striscione appeso sulla facciata: è un enorme discoteca, con le luci soffuse, neon e alcool dappertutto. La gente barcolla qui e là come se niente fosse, alcuni decidono di dare sfoggio della propria capacità di procreare in qualche angolino del locale, mentre altri si dilettano in giochi alcolici che farebbero venire il vomito a chiunque abbia un po' di amore per il proprio fegato.
"Wow, qui si che si ragiona" esclama Sheila, sorridente.
"Sembra un film di American Pie" commento guardandomi intorno.
"Continuo a sostenere che sia stata una pessima idea venire qui. C'è troppa gente" sentenzia Caleb.
Non voglio esprimermi, ma sta volta non ha tutti i torti. Se dovesse succedere un qualche macello sarà difficile da gestire.
"Nathan, tesoro!"
E figurati.
"Ciao Erika" la saluta lui, irrigidendosi. Sa già che sto pianificando di far accadere un incidente mortale in qualche modo nella mia testa.
"E tu... Scusa non mi ricordo il tuo nome" squittisce, fintamente dispiaciuta.
"Cavati di nome, dal cazzo di cognome" rispondo acida.
Nathan mi da una piccola gomitata per farmi intendere di smetterla. Come se potessi sopportare la presenza di quest'oca per tutta le sera.
Erika rimane un attimo sul posto, la vena della fronte le si gonfia e mi lancia un'occhiata assassina. Non fa in tempo a dire niente, che un gruppo di energumeni alti come dei pali della luce ci viene incontro.
"Bennet! Ce l'hai fatta amico!" sorride un tizio biondino, dai capelli lunghi.
"Ehi ragazzi!"
Li vedo salutarsi, dopodiché Nathan si volta verso di me.
"Questa è la mia ragazza, Reel"
Cerco di sorridere gentilmente, anche se non sono sicura di esserci riuscita. Faccio schifo con le presentazioni, e qualsivoglia espressione felice sul mio volto assomiglia più ad un verso di agonia di un cane in fin di vita.
"Ah eccola! E così sei la famosa Reel. Nathan, sei veramente un tirchio, dici sempre che è bellissima, ma è troppo poco" lo sgrida con fare scherzoso, mettendogli una mano sulla spalla.
Arrossisco leggermente senza darlo troppo a vedere.
"Comunque piacere, mi chiamo Gary, sono un compagno di Nathan"
Gli stringo la mano e noto che ha una presa abbastanza vigorosa.
"Gary, è maleducato fare i complimenti alle fidanzate degli amici sai?" lo rimprovera un altro. Assomiglia vagamente ad Alan, ma è più serio. Non vedo la vena di idiozia che contraddistingue la versione originale.
"Lui è Matt, un altro di noi"
"Piacere, scusa lo è un po' invadente" mi dice, sorridendomi cordialmente.
"Ehi ragazzi! Ci sono anche io!"
Ah si, mi ero dimenticata che la gallina era lì nell'angolo.
"Si, sei sempre in mezzo lo sappiamo" dice Gary agitando una mano come per dirle di smammare.
Oddio, finalmente qualcuno che ragiona.
"Gary..." cerca di riprenderlo Matt.
"Hai ragione amico, Erika stai pure qui a rovinarci la serata e incollati al nuovo arrivato come fai ogni volta" dice ironicamente.
Erika incrocia le braccia e lo guarda dall'alto in basso.
"Povero cagnolino, tu brucia ancora il rifiuto eh?"
"Non lo so, forse perché ti sei scopata un altro due ore dopo essere stata con me e avermi riempito di minchiate sull'anima gemella? Così eh, giusto per"
Alzo un sopracciglio. Vorrei fermarli ma questa scena mi garba molto. Voglio Gary come scacciatroie personale.
Erika lo squadra e lo lascia perdere.
"In ogni caso... Nathan sai dove trovarmi nel caso" sorride la gallina, per poi scomparire sculettando tra la folla.
"Nella busta dell'umido probabilmente" mi scappa da dire.
I ragazza sentono il mio commento e Gary mi rivolge un'espressione divertita al massimo e stupita, per poi porgermi la mano. Ci scambiamo un cinque di intesa, mentre Nathan alza gli occhi al cielo.
"Voi due ci metterete nei guai" ci rimprovera.
"Non tutti abbiamo la santa pazienza di subire tutto quello che ci capita a tiro" lo zittisco.
La serata si fa interessante.
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A WHITE HAIR SECRET 2
Ficțiune adolescenți[COMPLETA] Seguito di "A White Hair Secret" ********** "Eddai, è stato uno sbaglio" sorride lui, in segno di scuse. "Vaffanculo, tu e la tua gomma di merda" "Quanta aggressività per una signorina.." "Mai mettersi tra una donna e i suoi capelli. R...