QUATTRO

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Rimango seduta sul tetto della scuola per attimi infiniti. L'ombra dell'Angelo della Morte di New York risaliva a molti anni prima, eppure si era ripresentata così come niente fosse, tramite una mail anonima. Chi poteva aver tirato fuori quella pagina di giornale dopo così tanto tempo?

Penso e ripenso, cercando di trovare una spiegazione logica alla cosa. Se Benjamin non si fosse trasferito in un'altra scuola dopo tutto quel macello col padre di Nathan, probabilmente avrebbe potuto essermi estremamente utile in questo caso.

Mi massaggio le mani con fare nervoso. Non so chi ha mandato quella mail, né cosa realmente avesse intenzione di dirmi, ma so che la comparsa del mio passato a caratteri cubitali sul giornalino della scuola è sicuramente presagio di guai.

"Sapevo che ti avrei trovato in un posto del genere, Brontolo" risuona una voce alle mie spalle.

Mi volto e Nathan è lì a guardarmi con le braccia conserte, come si guarda un bambino che si è appena sbucciato il ginocchio dopo aver corso per i corridoi.

"Mio fratello mi ha chiamato. So cos'è successo" dice, sedendosi accanto a me. Io lo fissò intensamente. Ogni giorno diventa sempre più bello, mentre io divento ogni giorno più incasinata.
"Non credevo che una foto potesse mandarti in tilt in quel modo"

"Posso farti una domanda?" dico, dopo un silenzio che sembra si tagli col coltello.

"Non possiamo fare sesso sul tetto di una scuola Brontolo, so che sono molto molto attraente ma non insistere" mi prende per il culo.

Mi scappa una risatina e gli mollo un buffetto sul braccio.

"Sono seria" dico, alla fine.

"Dai spara" mi risponde lui, con un sorriso ancora divertito.

"Se avessi fatto qualcosa di brutto. Non di brutto normale, ma di veramente tanto brutto, tu vorresti ancora stare con una come me?"

Nathan mi fissa e per un attimo il suo sguardo sembra indecifrabile.

"Ti riferisci al periodo in cui hai lavorato per l'FBI?"

Annuisco debolmente. Non sono proprio sicura di voler raccontare davvero del mio periodo post-accademia. Forse servirebbe solo a far agitare le acque per nulla.

"Beh, tutti hanno un passato Reel, chi più bello, chi meno bello. Non so esattamente cosa facessi di tanto brutto per l'FBI, ma non importa. Siamo qui adesso, no? Non puoi cancellare il passato di sicuro, ma puoi sempre imparare qualcosa alla fine"

Le sue parole mi tranquillizzano molto. Mi accoccolo accanto a lui, facendomi avvolgere dalle sue braccia. Forse dopo tutto è stato solo uno stupido scherzo e non dovrei darci troppo peso. Quel periodo della mia vita è finito molto tempo fa. È tempo di andare avanti e basta.

"La prossima volta che ti nascondi però avvisami perfavore. Mi sono dovuto inventare la scusa di essere venuto a trovare i professori per entrare" dice lui alla fine.

Scopriamo entrambi in una risata divertita, dopodiché Lupin si alza e mi porge la mano, aiutandomi a fare la stessa cosa.

"Dai ti porto a cena stasera visto che è stata una brutta giornata" conclude poi.

"Tu si che sai come trattare una donna"

"Oh no, con le donne normali si punta su altro dopo un anno di relazione. Tu hai una specie tutta tua, in cui l'organo principale è lo stomaco"

"E ti dispiace?"

"A me no, al mio portafoglio invece un po' di più"

Scoppiamo a ridere definitivamente e scendiamo dal tetto. Pensiamo al presente per ora.

A WHITE HAIR SECRET 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora