CINQUE

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Il giorno dopo sbuffo sonoramente dopo l'ennesima lezione noiosa. Per fortuna la storia della foto è scemata velocemente e in un battibaleno si sono tutti dimenticati del fatto che sia comparsa sul giornalino il giorno prima. Per la precisione, non credo che sia mai importato realmente a qualcuno di quella foto, è solo che averla in giro risveglia ricordi che sarebbe meglio rimanessero sepolti, insieme a tutto il loro significato.

La campanella suona e finalmente la tortura finisce, giusto in tempo per andare a casa a riposarmi. Oggi è stata abbastanza pesante, specialmente coi nervi a fior di pelle che mi ritrovo in questi giorni.

"Ehi Reel" sento squittire Betty dal fondo della classe, mentre si avvicina a me con fare arzillo. Insieme a lei c'è Alice, mentre Lisa da un po' sembra volatilizzarsi nel nulla. Ce lo aspettavamo dopo la rottura con Alan, ma entrambi non ci hanno messo molto a trovare un rimpiazzo ben disposto. Felici loro, felici tutti.

"Ehi ragazze"

"Che fai stasera?"

"Boh, penso che starò a casa a sciogliermi sul divano mangiando schifezze"

"Ho sentito divano e schifezze. Mi piace. A che ora da te?" sento chiedere da una voce dietro di me. Ovviamente Alan si è bellamente intromesso nella conversazione e sta cercando di organizzare abusivamente una serata a casa mia. Sembra che tutti si siano innamorati del mio divano e della mia televisione.

Vedo arrivare anche Ben, che abbraccia teneramente Betty, cingendole la vita.

"Da te? C'è in programma una serata da te e non sapevo nulla?"

"Neanche io, pensa un po'" gli rispondo, tamburellando con le dita sul banco e lanciando un'occhiataccia ad Alan.

"Oh smettila di fare quella faccia, lo so che ti senti sola senza di noi" mi canzona lui.

"Veramente avrei anche un fidanzato a cui piacerebbe molto che stessimo da soli" commento.

"Pfff, siete diventati due calamite da quando state insieme voi due"

"Ah non provare a criticarli, da quando ho mio fratello fuori dalle palle si sta da dio" si intromette Mason, giunto anche lui nei dintorni dei nostri banchi.

"E va bene, va bene, siete una bella coppia... però l'offerta per i MiniAlan se mai dovreste lasciarvi rimane sempre valida" mi sorride sornione.

"Ma non hai nessun'altra da importunare?" chiedo, con fare scocciato ma divertito.

"Si, ma ormai i MiniAlan li ho promessi a te bellezza, non si disattendono le promesse" dice, facendomi l'occhiolino.

"Non mi ricordo di nessuna promessa" ribadisco stranita.

"Tu sei un maniaco, è ufficiale" commenta Alice, schifata.

"Vuoi anche tu dei MiniAlan?" chiede lui, come un bambino che ti offre una tazza finta con dentro del caffè invisibile.

"Nessuno vuole i tuoi MiniAlan amico, fattene una ragione" ridacchia Ben.

Alan simula una finta tristezza.

"Tanto un giorno verrete invasi. Devo solo trovare qualcuno con cui concepire i miei mini-Alan e dopo vedrete"

Scoppiamo tutti a ridere e ci alziamo dai banchi, per dirigerci verso l'uscita. Appena mettiamo il naso in corridoio una strana figura che si sta facendo largo nel corridoio attira la mia attenzione. Ha due codini neri sballonzolanti, degli occhiali da sole neri e un vestito rosso che sembra uscito da una fiera di cosplay giapponese. La ragazza si guarda in giro, aggiustandosi gli occhiali di tanto in tanto e sbattendosene del fatto che tutta la scuola ha gli occhi puntati su di lei. Oh no. Lei qui a scuola no.

"E quella chi è?" chiede Betty, curiosa.

Appena i nostri sguardi si incrociano la vedo rivolgermi un sorriso da millemila denti e correre verso di me, buttando per aria qualsiasi cosa si metta sul suo passaggio, esseri umani inclusi.

Mi passo una mano sulla faccia.

"Il mio miglior sogno e il mio peggiore incubo insieme" dico, sospirando.

"REEEEL" grida, buttandomisi addosso.

"No, no,no, ferma, fe-"

Non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo a terra, con lei sopra e con un bernoccolo in testa. Mi ha tirato una capocciata gigante.

"Auch" si lamenta, massaggiandosi la fronte.

"Adesso mi ricordo perché non ci siamo viste per così tanto, Megan" dico, cercando con gli occhi il diaframma che probabilmente ho sputato in giro da qualche parte durante la caduta.

"Oooh, che carina, sei sempre scorbutica come ti ricordavo darling"

"Darling?" chiede Mason, osservandoci esterrefatto.

Megan si accorge di essere circondata da altri esseri viventi e si alza da terra in modo goffo e sistemandosi la gonna del vestito.

"Oh cielo, cielo, che botta" continua a borbottare.

Mi alzo da terra grazie all'aiuto di Alan, che mi tende una mano. Credo che avrò lividi ovunque domani.

"E tu chi saresti?" chiede Alice, diffidente.

"Ragazzi... vi presento Megan J. Locke, uno degli hacker più esperti dell'FBI, nonché mia vecchia collega" bonfonchio, non essendomi ancora ripresa del tutto.

Megan saluta tutti alla sua maniera stramba, attirando su di noi ancora più attenzione. Quella ragazza non ha idea di cosa voglia dire passare inosservati.

"Saluti, saluti, bene amici di Reel, mi spiace ma vi devo rubare la mia darling per un po'" sorride lei. Ha un sorriso davvero inquietante.

"Sputa il rospo Megan, che succede" taglio corto.

Lei si guarda intorno, incerta se parlare o no.

"Beh, mi hanno ordinato di portarti a casa" dice solo, facendo spallucce.

"Chi?"

"Beh il capo. Lui e gli altri sono già da Scott"

"Gli altri?! Vuoi dire che il quarto reparto speciale dell'FBI è tutto a casa mia, ora?!"

Oh no. Questo non sta succedendo davvero.
Megan annuisce, non perdendo mai il sorriso.

"È una questione... riservata" dice alla fine.

Sento la mia vita da normale studentessa sgretolarmisi sotto ai piedi. È successo qualcosa di grave.

A WHITE HAIR SECRET 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora