VENTUNO

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Sbuffo sonoramente. Non mi ricordo neanche più perché mi sono fatta coinvolgere in questa cazzata del ballo. Sto sistemando alcuni festoni, cercando di pulirli e saldare brillantini, nastrini colorati e chi più ne ha più ne metta.

"Ehy Reel" sento Alan chiamarmi. Mi volto e lo vedo trafficare nel mio stesso mestiere. Ma non doveva occuparsi di altro?

"Ehi provolone"

"Te l'ho mai detto che ti voglio molto molto, ma molto bene"

Stabuzzo gli occhi, poi mi sollevo e appoggio una mano sul tavolo di lavoro.

"Okay bel faccino, dimmi perché dovrei aiutarti" taglio corto.

Lui mi osserva con sguardo colpevole.

"Ma pensi sempre male! Non posso dirti che ti voglio bene?"

"Quindi non ti serve niente?" chiedo, sollevando un sopracciglio.

Alan mi guarda e mi rivolge un sorriso, mettendomi il braccio intorno alle spalle. Ecco, lo sapevo.

"Ecco in realtà una cosa ci sarebbe"

Sbuffo e sollevo gli occhi al cielo.

"Se si tratta di preservativi non ne ho" taglio corto.

"Ma no, è molto più semplice"

"Mmh...ti ascolto" dico, annoiata.

"Non è che mi passeresti il numero della tua amica?" mi sussurra, lanciando un'occhiata a Jessica. Lei ricambia con uno sguardo truce.

"Alan, non è una ragazza del club di cucito, è un soldato addestrato DELL'FBI. Non fa per te"

"Primo: le ragazze del club di cucito sono già tutte occupate. Secondo: tentare non nuoce no?"

"Tu sei proprio fuso"

"Si, per quel culetto da urlo direi"

Mi passo una mano sulla faccia. Se Jessica lo scopre mi appende ad un asta per le mutande e mi porta in giro per tutto il paese per farmi vergognare.

"Hai già provato a chiedere a lei?"

"Beh si"

"E?"

"Mi ha steso con uno sgambetto"

"Quindi ti sembra un'idea intelligente?"

Lui si gira, facendomi gli occhi dolci.

"Dai, dai, ti prego, ti prego, ti prego"

"Alan.."

Lo sento sfilarmi qualcosa dalla tasca.

"Grazie!" disse, facendomi la linguaccia, sventolandomi il mio cellulare davanti al naso.

"Alan!" strillo, mentre lo vedo scattare indietro.

Mi metto a rincorrerlo per tutta la sala, mentre lo vedo smanettare con il telefono. Si sta copiando il numero, sto merda.

Riesco a raggiungerlo, saltandogli in spalla e facendolo cadere. Adesso le prende.

" Tu sei un maniaco, maiale, fuori di cervello" dico, strattonandolo.

"Reel! Alan! Perché state cazzeggiando?"

Ecco, ci mancava solo l'oca. Si è incollata al braccio di Caleb da quando siamo arrivati, e lui non sembra affatto gradire. Così impari.

Sbuffiamo entrambi e ci alziamo. Riesco a riprendermi il mio cellulare, ma ho la sensazione che il danno sia già stato fatto. Lo vedo estrarre il suo, con sorriso sornione.

"Alan! Che cazzo!"

Non faccio in tempo a riprenderlo che vedo Jessica tirare fuori il cellulare. Legge qualcosa e fulmina Alan con lo sguardo.

Mi passo una mano sulla faccia.

Mi volto e vedo Caleb col braccio letteralmente risucchiato dalle tette di Juliette, e in lontananza Mason, insieme a Sheila, che lo stalkera ogni volta che può.

Allora è proprio questa scuola che cambia le persone e accende gli ormoni.

A WHITE HAIR SECRET 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora