Moria {Parte 9}

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"Gandalf ci sei riuscito?" chiese L'Elfa inquieta, lui scosse la testa mortificato "Un tempo conoscevo tutti gli incantesimi nella lingua di Nani, Elfi e Orchi... ma ormai non ne rammento più" "bisogna riflettere è un enigma..."

Pipino parlò preoccupato "Non si aprono... e ora che facciamo?" Gandalf sbottò "Sbatti la testa contro la pietra Peregrino Tuc, e se questo non le fracassa e mi viene dato un attimo di pace proverò a trovare un incantesimo adatto!" Gandalf era decisamente frustrato.

Nessuno osò ribattere mentre Pipino si allontanava pensieroso, Boromir andò da lui insieme a Merry nel tentativo di consolarlo.

Continuarono a riflettere ed Elenthaliel sussurrava "Dite amici ed entrate..." Frodo si alzò e disse "Io credo che... la risposta per aprire le porte sia, MELLON!" lo disse guardando le porte in pietra. D'un tratto le porte si aprirono con un sordo stridio.

La roccia strisciò sul pavimento roccioso lasciando intravedere l'oscurità interna. "Ottimo lavoro, potresti ereditare il titolo di scassinatore!" Disse Elenthaliel orgogliosa, in fondo lei gli aveva insegnato l'elfico.

Varcando la porta subito divenne evidente che c'era qualcosa di strano, i saloni ricchi e luminosi che aveva sempre decantato Gimli, erano in realtà bui e freddi.   

Gandalf prese il bastone e dopo aver soffiato un po' sulla punta fece un po' di luce, Elenthaliel imitò il gesto e la sua mano si ricopri di fiamme, le mancò il fiato... resti dei corpi di alcuni Nani erano ammassati sui gradini di roccia.
Le ossa erano lì ammassate con diverse frecce conficcate nei cadaveri.
Legolas osservò una freccia che aveva fra le mani e sussurro "Goblin..." "Questa non è una Miniera. Questa è una tomba..." disse Boromir mentre ci guardavamo attorno inorriditi "Presto usciamo!" urlò Gandalf con impazienza si precipitarono fuori dalla porta.

Una volta fuori, dei tentacoli si avvilupparono attorno a una gamba di Frodo portandolo sopra l'acqua del lago. "Grampasso!" urlarono gli Hobbit colpendo con le loro lame i tentacoli nel tentativo di liberare l'amico.

Il sangue nerastro schizzò addosso ad Elenthaliel che corse con la spada sguainata verso il mostro tagliando il tentacolo, si gettò di slancio afferrando Frodo per un braccio

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Il sangue nerastro schizzò addosso ad Elenthaliel che corse con la spada sguainata verso il mostro tagliando il tentacolo, si gettò di slancio afferrando Frodo per un braccio.
La testa della creatura spuntò dal pelo dell'acqua. Una testa scura con due occhi gialli che scrutavano qualsiasi cosa, sentì urlare il suo nome; con Frodo in braccio corse verso l'ingresso, lo lasciò a Gandalf, poi quando vide tutti fuori della sua traiettoria il fuoco eruppe con un fascio di frecce, e si diresse verso la creatura.

"Boromir colpiscilo ora!" gridò l'Elfa mentre il mostro strideva sotto le fiamme, l'uomo di Gondor lo colpi, ma un tenttacolo la afferrò per la caviglia, Elenthaliel cercò di tagliarlo ma le bloccò le braccia, il mostro si immerse nuovamente, tra la torbida acqua portando con se l'Elfa che si contorceva.

Poco prima di essere completamente immersa urlò, li conficco una lama nella testa, fu ricoperta di sangue e putridume. Elenthaliel spuntò fuori dal acqua annaspando, corse verso di loro mentre si trascinò dietro Boromir e Legolas "Presto tutti dentro!" gridò Gandalf.

Tergan Tingilinde (l'erede delle stelle) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora