L'Arkengemma (Parte 34)

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Le parole rimasero impresse nel aria, il pensiero che la malattia avesse colpito anche lui la spavento, Oin rivolto a Bilbo chiese, "Che... vuoi dire, ragazzo?" Elenthaliel chiese "nella sala del tesoro da quanto è lì?" Bilbo con voce preoccupata e vedendo lo sguardo confuso e timoroso dei nani disse "Thorin è laggiù da giorni. Non dorme, mangia a stento. Non è in sé, è questo... è questo posto. Credo sia affetto da una malattia..." Fili lo guardò e chiese "Malattia?" Kili a sua volta domando "Che tipo di malattia?"

Fili corse giù per le scale, ignorando Bilbo, fu seguito a ruota da Elenthaliel, non voleva crede che Thorin potesse cadere nella malattia, scesero parecchie scale, andando sempre più giù, nelle profondità della Montagna, fino ad arrivare alle maestose e immense sale del tesoro.

Si fermarono sopra la prima rampa di una scalinata, sotto di loro ovunque si guardasse c'erano gioielli monete d'oro, gemme e qualsiasi preziosità, sembrava dessero luce al ambiante incavato nella montagna, incantavano quelle sale.

Elenthaliel senti dei passi, Thorin camminava maestoso con un corona in testa e un mantello con bordo di pelliccia, era regale non sembrava gli avesse notati "Oro." disse a bassa voce "Oro oltre ogni misura... Oltre ogni afflizione, E dispiacere." alzò lo sguardo su di loro.

Era uno sguardo vuoto severo austero, Elenthaliel era abituata alle sue occhiate ai suoi sguardi rabbiosi o dolci ma quello faceva accapponare la pelle, era diverso, un altro la malattia del drago gli sigillava l'anima.

Era uno sguardo vuoto severo austero, Elenthaliel era abituata alle sue occhiate ai suoi sguardi rabbiosi o dolci ma quello faceva accapponare la pelle, era diverso, un altro la malattia del drago gli sigillava l'anima

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Thorin a gran voce disse "Ammirate! Il grande tesoro di Thror." lanciò a Fili una gemma grande come un pugno, "Benvenuti, figli di mia sorella, e mia adorata... qui nel Regno di Erebor..." la sua voce risuonò nella sala vibrando le sembro un ruggito.

Furono turbati dal comportamento di Thorin, Bilbo gli porto dagli altri. "Balin!" esclamò Bofur quando li raggiunsero, facendoli voltare.
I nani felice di rivederli si abbracciarono erano felici che tutti fossero vivi.

Thorin li convocò, ordino ai nani di cercare l'Arkengemma e nessuno avrebbe riposato finche non l'avessero trovata. Lui osservava le ricerche dall'alto della scalinata, insieme a Bilbo ed Elenthaliel, non aveva più idea se aveva bisogno del silmaril non sapeva se era l'arkengemma o meno era avvolta dai dubbi, ne era preoccupata, era preoccupata per ciò che succedeva alla sua gente senza una guida. Thorin aveva avuto ragione era una codarda che aveva abbandonato il suo popolo.

Thorin si era spostato nella sala di trono, Elenthaliel ascoltava da lontano appoggiata ad un pilastro "È qui in queste sale!" disse Thorin, era rivolto verso il trono dove mancava in una fessura la gemma. Dwalin amareggiato disse "Lo so. ma abbiamo cercato e cercato!" Thorin sembrava furioso, alzo il tono è disse, "Non abbastanza!" Dwalin rispose cercando di mantenere un tono calmo "Thorin... tutti vorremmo vedere la Gemma al suo posto."

Thorin ancora più irritato disse "Eppure non è stata ancora trovata!" Balin confuso e stupito disse "Dubiti della lealtà di... qualcuno qui?" facendo voltare Thorin, Bilbo non voleva guardare il nano negli occhi, così guardava Elenthaliel, il nano scendeva un paio di gradini avvicinandosi a Balin che continuò e disse "L'Arkengemma... è per diritto del nostro popolo" Thorin con voce severa disse "È il gioiello del re. Non sono io il re?" urlò
l'ultima parte della frase, facendo cadere il silenzio fra tutti.

Tergan Tingilinde (l'erede delle stelle) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora