Sfuriate e Discussioni (Parte 23)

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Elenthaliel gli guardava seria, in quel modo non si risolveva niente, Thorin cominciò ad alzare la voce che rimbombava nella sala del trono "non mi fiderei mai di te, dovesse la fine dei giorni incombere su di noi! Tu sei privo di ogni onore! Ho visto come tratti i tuoi amici, siamo venuti da te senza dimora, a cercare il tuo aiuto, ma tu ci hai voltato le spalle!"

Thranduil era adirato mai nessuno avrebbe dovuto permettersi di urlargli contro. Elenthaliel si raddrizzo pronta a intervenire, ormai la possibilità di un accordo era impossibile, Thorin e Thranduil erano uguali, due orgogliosi, pensavano prima a se ai loro popoli, non importava se distruggevano la terra di mezzo i loro interessi era ciò che veniva prima di tutto, un'alleanza sarebbe stata impossibile.

Thorin continuo imperterrito, furioso quasi ruggiva "tu ti sei allontanato dalla sofferenza del mio popolo, e dall'inferno che ci ha distrutti!" Thranduil era altrettanto furente, svelto abbassandosi era faccia a faccia con Thorin, lo guardava negli occhi era adirato gli occhi erano fiamme, la sua voce risuono nelle loro orecchie "non parlarmi del fuoco del drago, conosco la rabbia e la rovina, io ho affrontato i grandi serpenti del Nord!"

Per un attimo si spezzo l'incantesimo, il suo viso era grottesco ricoperto da profonde cicatrici, il suo occhio era bianco, ceco, il fuoco gli aveva consumato la carne, "non parlarmi del fuoco del drago, conosco la sua rabbia la sua rovina..." Thranduil secco furioso disse "io ho affrontato i serpenti del nord!" Elenthaliel sfilo svelta un pugnale dallo stivale e glielo punto alla gola spingendolo ad arretrare vergognandosi di quello scatto d'ira, Elenthaliel severa disse "non rivangare i dolori della guerra, prima di voi ho affrontato i draghi, prima di voi ho sperimentato la sofferenza, quindi mellon ni non venirmi a dire quando e come è stato affrontato il fuoco del drago, perché io lo sento strisciare sotto la mia carne."

Thranduil la guardò, poi spostando con un dito il pugnale con calma, e facendola allontanare, riconquistando la calma perduta, continuò a discutere con Thorin e disse "avvertí tuo nonno, su ciò che la sua avidità avrebbe raccolto, ma lui non mi ascoltò..." Thranduil cominciò a salire i gradini verso il trono mentre disse "e non fui il solo ad avvertire Thror..." guardo Elenthaliel e secco chiese "com'è essere così antica aver resistito alle torture di Morghot e essere ignorata da un nano?"  Elenthaliel si sentiva debole, stanca. Si era appoggiata ad uno dei pilastri rigirando il pugnale fra le mani, rivolse a Thranduil uno sguardo freddo odiava che parlassero di quel giorno.

Thorin la guardò incuriosito, mentre l'elfo decanto "Thror... e la sua avidità di potere, tu sei come tuo nonno..." fece un cenno alle guardie che presero Thorin per le braccia, lui si divincolava mentre lo portavano indietro "resta qui se vuoi, e marcisci. Cento anni sono un battito di ciglia per un elfo, io sono paziente, posso attendere" Thorin urlava si divincolava, non avrebbe lasciato Elenthaliel da sola con quel elfo urlo il suo nome rendendo impossibile alle guardie di portarlo via.

Thranduil lo osservava incuriosito, mentre Elenthaliel si voltava e diceva "af dawi dok or baraz Juvhe crag (voi nani osservate io mantengo la mia promessa, arriveremo alla montagna)" Thorin oppose resistenza ma non disse più nulla.

Thranduil si era nuovamente rialzato, e aveva cominciato a girarle intorno minaccioso, Elenthaliel era stanca la sua mente era in pezzi, Thranduil non diceva nulla così Elenthaliel chiese "che giorno è oggi?" Thranduil si blocco, si sorprese della domanda e rispose "la seconda settimana di autunno è iniziata oggi" Elenthaliel smise di giocare col pugnale per un attimo quel gesto la tradì, due mesi erano rimasti nella foresta due mesi.

Elenthaliel avrebbe voluto urlare piangere, maledicendo Gandalf, due mesi e le erano sembrati pochi giorni, ma fuori non diede a vedere nulla, avevano perso tempo prezioso dovevano uscire da li.

"Lasciaci andare Trandhuil, hanno il diritto di riconquistare Erebor" "la tua passione per i mortali non è diminuita nei secoli, assomiglia straordinariamente a quel pezzente inetto, non ho mai capito..." Elenthaliel scatto e afferrandolo lo sbatte contro la colona puntandogli il pugnale alla gola mettendogli una sua gamba in mezzo a quelle di lui. Thranduil fermo le sue guardie che andavano in sua difesa e gli mando via con un gesto, si sorprese mentre Elenthaliel sussurrava minacciosa "se osi solamente insultarlo o calunniarlo un'altra volta sarà l'ultima cosa che farai, non mi importa il rapporto che avevamo" Thranduil mentre lei si allontanava con uno sguardo gelido disse "so cosa vuoi sotto la montagna... ma c'è una sola cosa che avresti dovuto fare da tempo, prendere il trono come regina suprema!" "non è un titolo che merito..." Thranduil la guardò furioso "sei l'unica che può farlo, perché ti ostini avrai potere dannazione Elenthaliel, te ne andavi e venivi è possibile che ancora adesso quando il male avanza non vuoi prendere il tuo titolo."

Elenthaliel cadde in ginocchio prendendosi la testa fra le mani le voci le rimbombavano nella testa, gli odori la nauseavano, le mani le tremavano erano piene di vesciche e bruciature "ora basta..." la voce le si spezzava, era distrutta il trono, i Silmaril, suo padre ,Erebor, Altair , Thorin e Calamimbedaw "ora basta... Thranduil ho una missione, un compito, un dovere. Ho giurato che avrei aiutato i nani... abbiamo discusso in passato ma non c'è ne più motivo" le tremarono le mani dalle dita sanguinanti le cadde la gemma, Thranduil si avvicino piegandosi vicino a lei.

Cerco di prendere la gemma, ma quest'ultima si incendio di un fuoco viola, Thranduil scosto la mano di colpo, guardando quelle di Elenthaliel, completamente bruciate, nella mano sinistra si intravedeva un osso, "il male sta risorgendo... vai a farti medicare, sei mia ospite ovviamente" "e i nani?" "Legolas conducila alle sue stanze, e chiama qualcuno per medicarla" "THRANDUIL, ti sto parlando! i nani" la sua voce era rimbombata per tutta la sala "gli libererò a tempo debito..." "ti rendi conto della gravità della situazione?!" lo disse con un sussurro quasi, ribolliva di rabbia Thranduil la osservo e disse "no..."

Elenthaliel gli tiro uno schiaffo, sul viso di quest'ultimo rimase l'impronta insanguinata, "la trovo da sola la stanza, e mi medicherò da sola" Thranduil non disse nulla, mentre svelta l'elfa si diresse verso l'interno della città elfica, attraversata dalle radici.

Arrivo alla sua vecchia stanza, era impolverata ma tutto era al suo posto, svelta andò verso l'armadietto delle erbe medicinali, ne afferro un pacchetto coi denti, e lo strappo, per sbaglio rovescio per terra la maggior parte dei medicinali, impreco, le mani le tremavano incessantemente senti bussare alla porta, non rispose.

Entro Legolas, che appena vide il disastro, la guardo, ed Elenthaliel si piego per sistemare. Ma le mani tremavano Legolas si piego vicino a lei aveva le sue armi, che appoggio sul letto.

 Ma le mani tremavano Legolas si piego vicino a lei aveva le sue armi, che appoggio sul letto

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Comincio a raccogliere i pezzi "mio padre ha inveito contro di te per un bel po'..." "non mi sorprende, il nostro rapporto funziona più o meno così, lui mi insulta io lo insulto ma siamo buoni amici" Legolas sorrise, "domani ci sarà una festa mio padre apprezzerebbe che tu partecipassi, mi ha chiesto se vuoi cantare..."

Elenthaliel si girò di scatto e guardò negli occhi Legolas appena aveva cominciato a medicarle la ferita, lo guardo negli occhi era diverso da Thranduil penso, poi ricordo dopo la morte di Altair pensava di essere innamorata del suo amico, ma la passione scemo quando si rese conto che il re avrebbe provato passione si, ma non amore, discusserò profondamente per quello, ma Legolas... lui era diverso, nel viso di Legolas c'era qualcosa di più dolce affetto premura mentre la medicava le ricordo Altair, quei pensieri scemarono doveva smetterla subito lei era di Altair, e lui era di lei, fino al arrivo nelle aule...

— parte me —
Elenthaliel è confusa e stanca nella sua mente e nel suo cuore i ricordi si sovrappongono,
scusate per gli eventuali errori, spero che il capitolo vi sia piaciuto  T^T

Tergan Tingilinde (l'erede delle stelle) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora