Thranduil e il Vino (Parte 35)

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"Thorin!" chiamò Dwalin. Lei e Bilbo erano su una terrazza a parlare "I sopravvissuti di Pontelagolungo stanno confluendo a Dale! Sono centinaia" Thorin furioso disse "Raduna tutti alla porta. Alla porta! Subito!" Mise tutti i nani al lavoro, facendo loro ammucchiare pietre e rocce davanti allo squarcio lasciato dal drago quando era uscito, in modo da chiudere l'apertura, ci impiegarono tutta la notte.

Eressero un muro immenso e lasciando solo una piccola apertura, grande quanto un pugno, all'altezza di un nano Kili ed Elenthaliel si opposero ma Thorin era irremovibile sospettava di tutti.

L'elfa senti una presenza, quella di Gandalf tiro un sospiro di sollievo, poi in lontananza sopra il parapetto gli vide e impreco, la situazione era messa male quel orgoglioso e grandissimo idiota di Thranduil aveva portato il suo esercito, ma una cosa positiva l'aveva fatta aveva portato provviste agli uomini di pontelagolungo. Vide Bard parlare con Thranduil e montare a cavallo.

Elenthaliel andò dentro la montagna. Thorin lì chiamo e tutta la compagnia comincio a salire le scale verso il parapetto. Elenthaliel come ogni membro della compagnia non aveva un bel aspetto erano stanchi dimagriti e feriti. Elenthaliel aveva profonde ferite sulle dita fasciate, la gemma ormai l'aveva a legata ad una catenella e lo teneva appeso al collo vicino allo smeraldo, i lunghi capelli neri erano cresciuti ed erano opachi, l'unica cosa che facevano intravedere la vera anima della donna erano gli occhi, che insieme ai sensi vigili scrutavano e percepivano davanti a loro.

Infatti, vide gli elfi di Thranduil appostati su ogni centimetro di mura che si affacciava sulla Montagna, mentre un rumore di zoccoli si avvicinava sempre di più.

Bard a cavallo si era fermato un po distante dal muro e gli guardava e ad alta voce disse "Salute Thorin, figlio di Thrain, lieti di trovarti vivo oltre ogni speranza" Thorin austero ignorando la gentilezza di Bard disse "Perchè venite alle porte del Re sotto la Montagna armati per la guerra?" "Perchè il Re sotto la Montagna si rinchiude dentro, come un rapinatore nel suo covo?" "Forse perchè mi aspetto di essere rapinato" rispose Thorin alludendo agli elfi.

"Mio Signore. Non siamo venuti per rapinarti, ma per cercare un equo accomodamento. Non vuoi parlare con me?" Thorin rimase in silenzio per qualche secondo, Bard fece un segno col capo ad Elenthaliel in piedi alle spalle di Thorin.
Il nano lo notò e si infastidi, lei era sua, come si permetteva quel uomo. Thorin assunse un atteggiamento ancora più ostile, un corvo spicco il volo da Ereborn.

Elenthaliel potte giurare di aver visto un foglietto attaccato alla zampa del corvo.

Thorin fece cenno a Bard di avanzare, poi si voltò e scese per avvicinarsi all'apertura nel muro, Thorin con una calma disturbante disse "Ti ascolto." Bard parlo "A nome del popolo di Pontelagolungo io chiedo che tu onori la tua promessa. Una parte del tesoro in modo che la mia gente possa ricostruirsi una vita" Thorin scosse la testa, contrariato e secco disse "Io non tratterò con alcun uomo. Finchè un'armata sosta davanti alla mia porta."

Bard era visibilmente preoccupato e tentando disse "Ma la tua coscienza? Non ti dice che la nostra causa è giusta? Il mio popolo ti ha offerto aiuto!" Elenthaliel si irrigidii aveva ragione, Bard aveva ragione, e mentre continuava Elenthaliel ne aveva sempre di più la consapevolezza "E in cambio hai portato sopra di noi solo rovina e morte!" Thorin infastidito disse "Quando, Pontelagolungo, è venuta in nostro aiuto prima della promessa di un ricco premio?"

Bard in un ultimo tentativo disperato disse "Un patto è stato stretto!" "Un patto! Quale scelta avevamo se non barattare il nostro privilegio con coperte e cibo? Riscattare il nostro futuro in cambio della nostra libertà? Tu lo chiami un equo scambio. Dimmi, Bard l'Ammazzadrago, perchè dovrei onorare tali termini?" Thorin disse tutto con voce severa e fredda come ghiaccio, tutti, i nani l'elfa e bilbo erano sconvolti, Bilbo più di tutti aveva sempre provato grande ammirazione per Thorin e con voce tremante da rabbia e sconcerto chiese "Che stai facendo? Tu... non puoi entrare in guerra."

Tergan Tingilinde (l'erede delle stelle) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora