Capitolo 19

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-Allora Mark!? Come sta?- chiese avventato Zayn.

-Forza! Parli!- lo incitò Harry.

-E' in coma.-

-E' in coma! Allora è vivo?! Si risveglierà! Grazie al cielo!- esclamò Harry cadendo in ginocchio e iniziando a piangere tra le mani.

Zayn abbracciava forte Lottie e Fizzy per la contentezza.

L'unico a non mostrare alcun segno di felicità era Mark. La sua compagna gli si avvicinò e gli accarezzò le spalle.

-Non è così semplice, ragazzi.-

-Come sarebbe a dire che non è semplice!? È solo in coma! Si risveglierà! La fortuna gira, lo dice sempre mia madre!- esclamò Harry alzandosi in piedi. Zayn lasciò le ragazze e fissò l'uomo.

-Avanti Mark. Parla. Che altro sai?- disse seccamente.

-Appena ha compiuto 18 anni ha firmato una sorta di testamento biologico.-

-No!- mormorò Zayn lasciandosi cadere su una sedia avendo intuito dove l'uomo voleva andare a parare.

-Cosa sarebbe? Spiegatemi!- urlò Harry.

-Ha firmato una carta che obbliga i medici a seguire le sue scelte in situazioni critiche.- disse Zayn con gli occhi lucidi.

-E quindi? Quali sarebbero queste situazioni critiche? Che cosa centra ora?- urlò Harry ancora più terrorizzato e confuso.

-Coma, arresto cardiaco. Queste sono le situazioni critiche, Harry.- spiegò Liam che era accorso in quel momento seguito da Niall, avendo sentito le forti grida.

-Ditemi le cose chiare e come stanno. Non ci sto capendo più nulla!- disse il riccio esasperato.

-Ha deciso, in caso di coma, di staccare le macchine che lo tengono in vita dopo 3 giorni.- mormorò il padre del ragazzo.

Tutto tacque. Nessuno fiatava. Ogni tanto qualche singhiozzo più forte degli altri rompeva il silenzio.

-Non ho capito.- sussurrò ancora una volta Harry con lo sguardo fisso verso il vuoto e un espressione indecifrabile sul volto.

-Basta Harry!- urlò Zayn saltando in piedi e iniziando a spintonare l'amico. -Non c'è niente da capire! Se non si sveglia entro tre giorni i medici sono obbligati a spegnere le macchine che lo tengono in vita e quindi morirà! Il tuo ragazzo ha appena firmato un trattato di morte!-

-Non è vero! Non può essere vero!- sbraitò Harry rispondendo ai colpi di Zayn.

-Sì invece! È così devi fartene una ragione!-

-NO!-

Ben presto i due iniziarono a picchiarsi ferocemente. Gli altri provavano inutilmente a fermarli ma venivano spintonati via in malo modo.

Ad un certo punto i due ragazzi si ritrovarono a terra sporchi del loro sangue, si guardarono negli occhi e capirono che quello che stavano facendo era del tutto inutile e non avrebbe aiutato in alcun modo Louis. Così si alzarono e si rimisero seduti ai loro posti.

-Lo voglio vedere!- mormorò Harry.

-Tra un po' lo porteranno in camera e potremo vederlo.- assicurò Mark.

Quella sala d'aspetto silenziosa accoglieva due bimbe addormentate e due ragazze colme di dolore, un padre pieno di rimorso e una donna triste per le pene del compagno, un migliore amico che si rimproverava l'assenza nel momento del bisogno e un fidanzato devastato dalla paura e dallo strazio di perdere la persona amata.

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