Epilogo

4.4K 248 263
                                    


Non era strano per gli abitanti della piccola cittadina di Doncaster vedere un uomo dalle larghe spalle e dai folti ricci e un uomo dai grandi occhi e un piccolo corpo, mano nella mano.

Non era strano vedere l'uomo riccio e l'uomo dagli occhi azzurri, accompagnati da una giovane ragazzina con e capelli rossi, una faccia costellata di lentiggini e una chitarra sulle spalle.

Non era strano vedere il riccio, il castano e la ragazzina accompagnati da una bimba africana di 7 anni con i capelli e gli occhi neri come la pece e dei grossi occhiali viola sul naso intenta a recitare a memoria tutte le capitali del mondo.

Ormai non era più strano veder passeggiare Harry e Louis con le loro due figlie, Savannah e Sophie.

Tutti pian piano avevano ceduto alla disarmante dolcezza del maestro di musica che allietava le domeniche mattina con le armoniose melodie del suo pianoforte. Tutti avevano ceduto alla franca generosità del pasticcere più bravo della città che ogni giorno profumava di dolci appena sfornati e aveva costantemente i ricci sporchi di farina. Tutti avevano ceduto alla timida ingenuità della ragazzina di 13 anni che amava leggere e suonare. Tutti avevano ceduto alla innata simpatia della più piccola di casa che amava sorprendere tutti con espressioni auliche che spesso non erano proprie di una bambina della sua età.

Inizialmente vi erano state molte incomprensioni tra la famiglia Tomlinson-Styles e alcuni vicini, ma poi tutta la gente aveva conosciuto la purezza del loro rapporto e la maggior parte degli abitanti aveva allontanato i contrari alla loro relazione.

Harry e Louis passeggiavano come al solito stretti l'uno all'altro, sia per dimostrarsi il proprio amore a vicenda che per riscaldarsi contrastando la rigida temperatura di quel Dicembre nevoso.

Camminavano lentamente osservando ogni negozio. Harry era moto in ansia, il giorno dopo sarebbe stata la vigilia di Natale e quindi il compleanno di Louis e lui, come al solito, non sapeva che regalargli.

Voleva optare per un paio di Vans nere che aveva visto giorni prima, ma alla fine si ritrovava sempre a regalargli scarpe. Per una volta voleva donargli qualcosa di più originale, qualcosa che gli avrebbe fatto brillare gli occhi come la prima volta.

Louis improvvisamente si blocco passando davanti ad un negozio di abiti per bambini. Harry lo guardò con la coda dell'occhio. Il suo sguardo si era illuminato e sulla bocca aveva un leggero e timido sorrisetto.

-Cosa stai guardando, Lou?-

-Niente, niente. Scusa!- rispose Louis risvegliandosi dai suoi pensieri. Poi accelerò il passo e si diresse verso l'auto. Harry da lontano gliela aprì e suo marito entrò dentro appoggiando la testa sulle mani, pensieroso.

Avevano adottato Savannah cinque anni prima. La più grande aveva passato tutta la sua vita in quell'orfanotrofio, i suoi genitori l'avevano abbandonata davanti alla struttura quando aveva appena pochi giorni. Harry e Louis rimasero subito sorpresi dallo sguardo dolce e pacato della bimba e si affezionarono a lei molto presto. Così in poco tempo svolsero tutte le pratiche e dopo pochi giorni si sposarono.

Fu una cerimonia molto semplice ed intima, ma soprattutto veloce. Dopo aver celebrato la funzione i due neo-sposini si recarono immediatamente all'orfanotrofio per ritirare la loro piccola ragazza di otto anni.

Sophie invece l'avevano strappata da un futuro fatto di inutili sofferenze, pieno di povertà e miseria.

Avevano deciso di partire per l'Africa per il viaggio di nozze. Louis ed Harry erano affascinati da quel mondo pieno di natura e animali di ogni tipo, così avevano chiesto agli amici un viaggio in girò per l'Africa. Erano stati in Egitto, Sud Africa, Tanzania, Madagascar e infine erano capitati in uno dei paesi più poveri: il Ghana.

Smile AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora