Ok, amate la foto che ho messo. Ho impiegato più tempo per realizzare questa che per scrivere il capitolo. Ovvamente è già un super spoiler, ma vabbè. ;)
Sei mesi dopo
Harry
-Harry, che ti prende?- mi chiese Louis accarezzandomi con le sue piccole manine il ginocchio.
-Niente.- risposi in modo forse troppo neutro. In verità qualcosa avevo e quel qualcosa non mi faceva dormire da intere settimane.
-Mh, non ti credo molto sai?- mi rispose lui con un tono preoccupato.-Dimmi cosa c'è!-
Non avevo alcuna intenzione di parlare con lui di quello che avevo. Era una cosa stupida e anche molto imbarazzante. Non volevo caricarlo anche dei miei problemi.
-Sul serio Lou, non ho niente.-
-Ok piccioncini.- ci interruppe Zayn. -Prendete i vostri bagagli e smammate da qua, tra un'ora devo essere con Perrie al mare. Tornerò qui esattamente tra una settimana.- disse salutandoci con la mano dallo specchietto retrovisore dell'auto.
Le parole di Zayn mi ricordarono che la mia fine era molto vicina, tra meno di tre ore avrei dovuto affrontare una delle mie paure più grandi. Un brivido percorse tutta la mia schiena.
Louis era uscito da quell'ospedale da cinque mesi ormai. La nostra vita era continuata a gonfie vele, frequentavamo entrambi la scuola e uscivamo con i nostri amici. Eravamo in due città diverse, ma eravamo riusciti a conciliare molto bene il nostro rapporto. Ci sentivamo ogni sera su Skype, talvolta quel secchioncello di Louis mi aiutava anche a finire i compiti, e ogni settimana o io lo raggiungevo a Doncaster, o lui veniva da me.
Eravamo destinati a stare insieme, nessuno ci avrebbe più messo i bastoni tra le ruote.
-Ok.- mi disse in modo incerto. -Andiamo.- poi prese il suo trolley color nocciola e si incamminò verso il grande aeroporto di Heathrow, io lo seguii immediatamente.
Riuscimmo a sbrigare le varie operazioni d'imbarco molto rapidamente, fortunatamente non c'era molta gente. Quando, con il biglietto in mano ci stavamo avviando verso l'aereo Louis si girò di colpo e mi guardò.
-Harry, dimmelo se non vuoi più partire. Non preoccuparti, non mi offendo!- mormorò rattristato.
Eh no. Non avevo alcuna intenzione di partire con Louis nella sua amata città, nella sua Barcellona con quell'espressione triste sul volto. Così lo spostai dall'ingresso dell'aereo per permettere alle altre persone di passare e gli presi la testa con le mani. Lui parve sorpreso ma non si oppose.
-Louis, sogno questo viaggio con te da quando eri ancora in coma. Non me lo perderei per niente al mondo, solo che...-
-Solo che?- mi incitò lui.
-E' imbarazzante, lo so. Mi vergogno un sacco a parlartene perché sono sempre stato io quello più fort...-
-Ok Harry, taglia! L'aereo sta per partire.-
-Giusto. Beh ecco... soffro di vertigini.-
Louis sgranò gli occhi, poi portandosi una mano sulla pancia scoppiò in una fragorosa risata che fece voltare verso di noi tutti i passeggeri che ci stavano vicini.
-Ti prego, non ridere.-
-Va... va.... va... be... be...bene...- provò a fermarsi ma non riusciva in alcun modo.
La sua risata era contagiosa e in poco tempo finii piegato in due anche io. La gente continuava a fissarci stranita, ma a noi non importava nulla, non eravamo mica due alieni in bikini che scippavano una vecchietta. Stavamo solo ridendo.
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Smile Again
Hayran KurguLa triste e noiosa vita di Harry, costretto per una malattia a vivere in ospedale, sarà stravolta dall'arrivo di un ragazzo problematico, dagli occhi grandi e azzurri, Louis. Riuscirà Harry ad aiutare Louis? Riuscirà Louis a fidarsi di Harry e ad a...