Louis
Quella mattina mi svegliai come al solito molto presto con un forte mal di testa. Non riuscivo a ricordare nulla di ciò che era accaduto ieri, o meglio, ricordavo fino a quando, spinto da non so quale coraggio e sangue freddo, vedendo il mio Harry svenuto a terra, iniziai ad urlare per le scale cercando aiuto. Da quel momento in poi avevo solo ricordi sfocati.
Mi voltai e vidi Harry ancora profondamente addormentato. Grazie al cielo era salvo! Non me lo sarei mai perdonato se non fosse stato così.
Accanto a lui seduta su una sedia c'era una donna, immaginai che si trattasse della mamma. Gli accarezzava dolcemente i riccioli mori. Non ricordavo di conoscerla, ma per qualche strano motivo mi sembrava una faccia conosciuta.
Quando la donna vide che mi ero svegliato, mi fulminò con lo sguardo. Non gli prestai molto caso, probabilmente mi ero confuso. Così prima di chiudermi in bagno le augurai un buongiorno, che però non ricevette risposta.
Prima di entrare in doccia non potei fare a meno di specchiarmi nel grande specchio che c'era sopra il lavandino. Quello che vidi mi fece venire il voltastomaco.
In questo ospedale mi obbligavano a mangiare e quindi stavo diventando ancora più grasso di quanto già non fossi fuori. Se mi avessero visto Ashley e Victor sarebbero rimasti molto delusi da me, non che di solito non lo fossero, d'altronde ero un tale scherzo della natura, ma sicuramente questa volta mi avrebbero umiliato ancora di più.
Io li capivo, e non potevo fare altro che ringraziarli; erano stati loro che mi avevano fatto aprire gli occhi riguardo al mio aspetto; se non ci fossero stati, probabilmente avrei indossato ancora per molto magliette attillate a righe che accentuavano ancor di più quello che avrei dovuto nascondere e pantaloni colorati super stretti che facevano cadere l'occhio della gente in punti che sarebbe stato meglio cancellare dal mio corpo. Ma la cosa ancor più grave sarebbe stata che avrei continuato ad avere abitudini alimentari sbagliate. Io non ero come tutti gli altri ragazzi: ogni cosa che entrava nel mio corpo automaticamente si trasformava in stupido grasso che si posizionava nei posti meno opportuni. Quindi avevo bisogno di una dieta specifica che mi aiutasse a non eccedere con il cibo.
I medici non capivano niente. Si ostinavano a farmi consumare enormi quantità di cibo che però non mi servivano minimamente, anzi non facevano altro che peggiorare una situazione già pessima di suo.
Dopo essermi fatto la mia doccia quotidiana tornai in stanza dove vidi il ragazzo più bello del mondo in braccio alla sua mamma che lo coccolava teneramente. Era una scena un po' esilarante perché Harry con il suo corpo lunghissimo schiacciava praticamente quello della piccola donna. Era però una cosa molto dolce.
Ripensai anche io alla mia mamma, lei mi voleva veramente bene, c'era sempre stata per me. Riportai alla mente le nostre nottate a chiacchierare in soggiorno con una tazza di Tè fumante.
Avevo solo ricordi belli di lei, eccetto ovviamente quello dell'incidente.
Ricordo tutto benissimo di quel giorno, come se fosse ieri, anche se è l'unica cosa che preferirei dimenticare.
Appena Harry mi sentì arrivare si voltò arrossendo. Che carino che era.
-Buongiorno Harry!- sorrisi.
-Buongiorno Loueh!- mi rispose lui. Rimasi un po' sorpreso da quel soprannome, ma Harry non la smetteva mai di stupirmi.
-Come ti senti?- mi chiese subito dopo.
-Non lo so, un po' strano, non ricordo niente di quello che è successo ieri- confessai imbarazzato.
Lui parve sorpreso e anche un po' deluso.
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Smile Again
FanfictionLa triste e noiosa vita di Harry, costretto per una malattia a vivere in ospedale, sarà stravolta dall'arrivo di un ragazzo problematico, dagli occhi grandi e azzurri, Louis. Riuscirà Harry ad aiutare Louis? Riuscirà Louis a fidarsi di Harry e ad a...