Capitolo 4

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Mi sveglio con una musica assordante che esce dalla radiosveglia, è l'unico sistema per farmi alzare dal letto la mattina, sono pigra da far schifo, mi trascino al bagno per fare pipì. Mi guardo allo specchio quando ho finito e decido di truccarmi perché ho le borse sotto gli occhi. Ho passato una notte che oserei definire "turbolenta", perciò non ho altra scelta che mettere il correttore e il fondotinta sulla pelle per cercare di darmi un'espressione quasi decente.

Pronta, prendo il golf blu dalla sedia e scendo a far colazione che consiste: in un pancake gigante (quelli che solo nonna Evelyn riesce a fare) ci spruzzo una quantità abbondante di sciroppo d'acero, caffè macchiato e succo alla pesca. Papà e nonna sono già fuori, io mi crogiolo in un piacevole silenzio. Ecco, il momento è già terminato, Brittany mi manda un sms:

VUOI UN PASSAGGIO?

Declino, oggi preferisco andare in bicicletta. E' una bellissima giornata e voglio godermi questo attimo di tranquillità prima dell'interrogatorio che mi faranno lei e Jane appena mi vedranno.

Torno in camera, entro in bagno e mi lavo i denti. Prendo la borsa dalla sedia e la metto a tracolla, vado a recuperare la bici. Saluto mio padre, Gus e Max, mi fermo un attimo a parlare con la nonna che sta portando sul retro della casa il bidone vuoto delle immondizie, salgo in sella, e mi avvio.

Sto mettendo il lucchetto alla bici quando sento una pacca sulla spalla. Mi volto e trovo Brittany e Jane che mi guardano con un sorriso malizioso. Rido appena vedo la loro espressione "Siete ridicole" alzandomi tiro su i jeans facendo finta di niente "Allora?" chiede Jane, studiandosi le unghie della mano destra "Comincerà a lavorare al più presto" rispondo

"Domani? Dopodomani? Quando!!!???" chiede Brittany sventolando in aria una mano.

"Oggi!"

Siamo arrivate al nostro albero, Mark e Cooper ci stanno aspettando. Salutandoli faccio una smorfia quando intercetto la lingua di Cooper infilarsi nella bocca di Jane.

Però! Che invidia!

"Eccolo eccolo" mormora Brittany, dandomi una gomitata nel fianco. Farfalle impazzite cominciano ad aggirarsi nello stomaco, mi volto e vedo Brian scendere dall'auto. Oggi indossa un paio di pantaloni della tuta grigi che fanno tanto figo, li ha arrotolati alle caviglie, li porta sopra un paio di Blazer Nike bianco candido. Ha una maglietta nera con scollo a V (forse è fissato con quegli scolli che, tra l'altro, mi fanno venire la bava alla bocca - lo ammetto!-) indossa di nuovo il cappellino nero. Si mette l'immancabile borsa di pelle a tracolla e viene...oh, Dio! V-i-e-n-e verso di noi! Mi giro verso gli altri con un nodo in gola.

"J datti una calmata sembri cianotica" mi dice Mark ridendo.

"Da quando sei così perspicace?" non risponde e ride a crepapelle.

"Ciao ragazzi" dice Brian, inalo il suo profumo che mi arriva dalle spalle. Mmmhhh...

Rispondiamo "Ciao" in coro mentre Mark gli si avvicina e cominciano a chiacchierare sugli imminenti allenamenti e la festa per la presentazione della squadra di football che si terrà venerdi della prossima settimana.

Io e Brittany aspettiamo pazientemente che Jane finisca di baciare Cooper, poi tutte insieme ci avviamo all'entrata della scuola, ci salutiamo sulla porta e ognuna di noi si appresta ad andare verso il proprio armadietto per recuperare quaderni e libri.

Sto imprecando perché non riesco a trovare la mia penna preferita. Sarà sepolta non so dove! Un "Ciao J" esce dalla bocca di Matt.

"Ciao" mormoro mentre alzo l'ennesimo libro.

"Non ti ho vista ieri"

Cantileno un "Mmmhhh mmmmhhh"

"Ti dispiace guardarmi?"

L'ultimo Addio (Michela Compri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora