Capitolo 11

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Ho una mano appoggiata sulla borsa quando sento il cellulare vibrare, cosa che mi costringere a smettere di guardare Brian concentrato anche lui su di me. Mi sta chiamando mio padre "Era buono il caffè?" chiede.

Mi accorgo dal tono che è incazzato nero. Oh merda!

"Ti sei scordata la moka accesa sul fornello e ora la casa è invasa di fumo e puzza di bruciato"

"Papi scusami" piagnucolo

"Aspetta, non ho finito. Hai chiuso la porta a chiave e sono bloccato"

Mi do una sberla con la mano sulla fronte. Ma perché tutte a me?

Stringo le labbra fino a farmi male e chiudo forte gli occhi "Arrivo"

"Dove sei?"

"In giro" rispondo cercando di fare la vaga

"In giro dove?" urla dall'altro capo del telefono

"A Barrington"

"COSA? Con chi?"

"Con le altre"

"C'è anche tua nonna?" il mio sguardo si sposta su di lei che beve la sua birra tranquillamente mentre chiacchera con Paul

"Si"

"Vieni ad aprirmi"

Guardo Brian scendere dal palco "Non puoi chiamare Gus?"

"JEWEL" urla talmente forte che sono costretta a staccare il telefono dall'orecchio nonostante gli applausi siano ancora in atto.

"Ok arrivo, stai calmo!" mi chiude il telefono in faccia al quale rivolgo una linguaccia "Ok Signore la festa è finita, si torna a casa" esclamo rimettendo il cellulare in borsa.

"Perchè?" chiedono in coro

"Problemi col vecchio, l'ho chiuso in casa"

Ci alziamo tutt'e quattro e aspettiamo che la nonna termini di parlare con Paul "Che ci fai qui?" è la voce di Brian e mi giro. Tengo lo sguardo fisso su Stanlio e Ollio, sono troppo imbarazzata.

"Jewel guardami"

"Io non volevo venire" gli dico mentre sono concentrata a guardare quei due che hanno ripreso a giocare a freccette.

Sono costretta a guardarlo, tiene il mio braccio in una mano e sembra arrabbiato "Perché sei qui?"

Vorrei dirgli che è perché non posso resistere neanche un giorno senza vederlo. Perché sennò mi manca e perché sono innamorata di lui. Ma non posso, così li limito a tenere lo sguardo fisso su di lui senza rispondergli.

"Andiamo?" chiede la nonna ma nessuno le da retta, siamo troppo presi a fissarci in cagnesco "Ehi Brian, ciao, sei stato bravissimo"

"Grazie" non la guarda

Capisco che l'atmosfera si è fatta improvvisamente glaciale, cerco di divincolarmi dalla sua stretta per andare verso l'uscita "Dove credi di andare?" mi chiede stringendo la presa

"Devo andare a casa ad aprire a mio padre, l'ho chiuso dentro".

La sua espressione diventa dolcissima, allenta la presa ma non mi lascia "Ti ci porto io"

"Non fa.." qualcuno mi ha pizzicato il sedere di nascosto, il che mi costringe a lasciare la frase in sospeso per massaggiare la parte lesa. Che male!

"Perfetto, grazie, accompagnando Jewel ci fai un favore non abbiamo proprio voglia di andarcene adesso, vero ragazze?"

Bastarde, tutte quante!

L'ultimo Addio (Michela Compri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora