Capitolo 20

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Stasera c'è il ballo a scuola e la presentazione della squadra di football, la nonna sta tenendo la porta spalancata per farmi entrare al 50 Cent. E' convinta che lo shopping sia la cura che mi ci vuole per scacciare i cattivi pensieri.

Io in realtà non ho pensieri. Non sento più nulla.

"Che cosa hai voglia di provare?" mi chiede allegra mentre passeggiamo per il negozio.

"Niente"

"Pantaloni?"

"No"

"Gonne?"

"No" "Voglio comprarti un vestito per il ballo"

"No"

Mi da un buffetto sulla mano "Almeno provarlo, fai contenta la nonna"

Sbuffo "OK"

Mi fa provare almeno quindici vestititi, lunghi, corti, mi ha presa per un manichino da vestire e svestire. Siccome in realtà la cosa non mi disturba, eseguo a comando le sue richieste. Quando esco dal camerino con un mono spalla grigio di seta che mi arriva appena sopra il ginocchio, lei chiama Stella, la commessa del negozio "Guarda la mia bambina" le dice con aria sognante "Non è bellissima?"

Annuisce con il capo "Nonna Evelyn ha ragione. J, sei meravigliosa"

Mi guardo allo specchio "Ce l'hai un sandalo nero?"

"Si" risponde distratta

"Ti accompagno" le dice la nonna, io resto a fissarmi allo specchio, mi guardo a destra, sinistra, su un fianco, poi l'altro, non segna nulla e mi sta a pennello. Controllo il cartellino cercando di leggere al contrario il prezzo sull'etichetta: duecentosettantacinque dollari.

Ma è un furto! Dovrò per forza rinunciare alle scarpe! Che palle!!!

L'occhio mi cade distrattamente su una sagoma che intravedo dietro di me dallo specchio "Sei bellissima Jewel"

Mi si raggela il sangue. Cosa fa lui qui?

"Che vuoi Brian?" gli chiedo senza voltarmi.

"Vorrei parlarti"

"Abbiamo già parlato, puoi andare" entro nel camerino a testa bassa e mi piego per sfilarmi il vestito. Brian scosta la tenda ed entra "Esci subito" mormoro tra i denti

"No"

"Devo mettermi a urlare?"

"Devi lasciarmi spiegare"

"Che c'è da spiegare? Diventerai padre e hai una ragazza, non c'è niente da dire, quindi puoi smetterla di darmi il tormento"

"Un dolce tormento" mi corregge

Finalmente lo guardo negli occhi "Non ti arrendi?"

Fa un ghigno malizioso "No"

"Brian, sii serio una buona volta"

"Lo sono sempre stato quando si trattava di te"

"Le cose stanno in questo modo: io ho bisogno di riprendermi e con te che ti comporti così, mi risulta piuttosto difficile. Hai la ragazza a Miami, incinta di tuo figlio o figlia. Te ne andrai, o lei verrà qui, e vivrete insieme! Fine della storia".

"Non voglio lasciarti"

"Non siamo mai stati insieme" dirlo ad alta voce mi fa crescere un nodo in gola

"Tu sei speciale"

"Quella ragazza speciale al momento è sepolta. Adesso sono una Jewel arrabbiata, inconsolabile e temibile. Do in escandescenze quando non sono rinchiusa in camera a piangere"

L'ultimo Addio (Michela Compri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora