Capitolo 2

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La lezione di storia è finita, mi alzo in fretta dal mio posto e mi dirigo come un fulmine a quella di letteratura inglese, dove mi aspettano Brittany e Jane. Sono già arrivate, quando entro stanno chiacchierando con Mark e Cooper della squadra di football. Li raggiungo, li saluto con un abbraccio perché sono miei amici, prendo posto al banco e mi siedo nella sedia in mezzo. Di solito è Brittany a sedere al centro, infatti non appena si avvicina dice "Perché ti sei seduta li?" alzo lo sguardo dalle mani che tengo intrecciate sul banco "Perché vi devo raccontare una cosa assurda". Scrolla le spalle e si siede alla mia destra, dove di solito siedo io, mentre Jane si mette alla mia sinistra. Incrociano entrambe le mani sul banco e si girano a guardarmi con attenzione, come se dovessi dire chissà quale cosa, prendo un bel respiro "Colton Fasullo è nella mia classe di storia!!!" Jane scoppia a ridere, mentre Brittany mi mostra molto, molto, lentamente un dito medio.

Beth, seduta davanti a noi si gira "Chi è il ragazzo nuovo?"

"Si" le risponde Jane "e a proposito, com'è che avevi visto la sua foto prima dell'inizio dell'anno?"

La guardiamo tutte in trepidante attesa di una risposta, intanto che entra la prof. Carlton Beth risponde in un sussurro "Ho le mie fonti" poi si gira. Brittany alza un braccio facendo finta di darle un man rovescio, quando Brian entra in classe. L'universo femminile smette di respirare io compresa.

Scivolo piano sotto il banco ma Jane mi dà un pizzicotto sul fianco per farmi raddrizzare "Non fare la stupida" sbuffo e appoggio la testa sulla mano.

Mentre la professoressa presenta Brian alla classe, la guardo osservare i pettorali del nuovo arrivato un po' troppo avidamente, e poi sorride. Sempre. La Carlton non sorride, mai. Vengo a sapere, ascoltando attentamente la presentazione della professoressa che non è così entusiasta nemmeno quando parla di Shakespeare, che Brian giocherà nella squadra di football (e ti pareva!) quindi Cooper e Mark, che sono rispettivamente il quater back e il lanciatore della squadra, lo invitano a sedere accanto a loro.

La lezione si trascina velocemente, io mi ritrovo sempre girata a guardare Brian.

Per il resto la mattina è volata, sono seduta fuori con i miei amici a mangiare il pranzo della mensa, che a discapito di tutto quello che dicono in realtà non è male. Ma forse io la penso così solo perché Marna, la sorella di Gus, è la cuoca.

Distendo le gambe perché spero che il sole che è uscito da qualche ora, mi asciughi un po' i pantaloni.

Credo che la mia pelle ormai sia ammuffita. Mi volto quando inquadro Brian. Si sta dirigendo da solo verso il parcheggio, non riesco a non guardarlo.

"Ti sei presa una bella cotta, vero?" chiede Jane infilandosi in bocca un pezzo di banana.

"Spero che ti strozzi" le rispondo, ma di nuovo non smentisco. Da quando l'ho visto questa mattina mi sento strana, ho le farfalle nello stomaco e non riesco a togliermi di torno il pensiero di lui e del suo bacio sulla guancia. Mi viene la pelle d'oca solo a pensarci.

"Gli chiedo se si unisce a noi" esordisco scendendo dalla panchina.

Cooper e Mark mi guardano come se avessi detto chissà quale eresia, io mi incammino verso il parcheggio. Quando sono vicina all'auto vedo che Brian è scomodamente seduto sul sedile del passeggero con il berretto calato in testa, non resisto e gli busso al finestrino leggermente aperto. Toglie il capello dalla faccia e mi guarda. Lo saluto con la mano sorridendogli amichevolmente. Abbassa del tutto il finestrino ma non dice niente. Adesso sono un po' impacciata, ma prendo coraggio: "Mi chiedevo se ti andava di unirti a noi per il pranzo" gli chiedo gentile. Sbatte le palpebre e risponde con un indifferente "No".

M'incazzo come una iena!

"Grazie" gli dico, a stento trattengo lo sdegno nella voce.

Mi guarda inebetito e, ancora, non dice niente.

L'ultimo Addio (Michela Compri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora