Capitolo 18

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"Che romantico" sospira Jane quando finisco di raccontarle cos'è successo appena un'ora prima al garage. E' seduta sul davanzale della mia camera, io sono seduta ai piedi del letto con il bloc notes appoggiato alle gambe e Brittany è distesa a pancia in giù sul morbido materasso.

"Se lo dici un'altra volta, ti chiudo la bocca con lo scotch".

Brittany si alza in piedi "J, per favore, smettila di indossare l'armatura, sappiamo che sei innamorata, lui anche..."

"Ha la ragazza" esclamo e le guardo corrucciata.

"Cosa?" urlano all'unisono.

"Papà mi ha raccontato che Brian è passato di cui ieri verso le due perché mi cercava, l'ho chiamato e quando mi ha risposto ho sentito un "Amore metti giù il telefono", o qualcosa di simile, da una voce femminile. Ergo: ha la ragazza".

Sono a bocca spalancata, mi fissano sbigottite.

"Ehi" schiocco le dita per riportarle alla realtà.

"Che bastardo!" Brittany è fuori di sé.

"Magari non è la sua ragazza" esordisce Jane e sia io che Brittany la fulminiamo con lo sguardo "Ti ha detto che lo è?" chiede con innocenza.

"Quando gli ho chiesto chi era, ha risposto Nessuno"

"Puah, che bastardo!!!" Brittany è talmente arrabbiata che se potesse andrebbe a strappargli le palle.

"Comunque non ne avete parlato?" Jane è accovacciata sul pavimento di fronte a me

"Che c'è da parlare? Fossi io non gliela farei passare liscia" Brittany cammina avanti e indietro a braccia incrociate.

"No, non ne abbiamo parlato. Domenica notte è arrivato alle due e non se n'è più andato"

Jane sembra sul punto di piangere "Oooohhhh" esclama portandosi le mani sul cuore

"Sei così melensa che fai venire da vomitare" la "Signora del So Tutto" sembra un leone in gabbia.

"Possiamo riprendere col saggio?" chiedo esitante.

"Meglio va, altrimenti scendo e gli sfascio l'auto" Brittany si lascia cadere sul letto e riprendiamo la nostra piccola "lezione" privata.

Sono le sette e mezza quando terminiamo di ripassare il saggio. Io ormai l'ho imparato a memoria, Jane lo conosce abbastanza bene mentre Brittany non ha ascoltato una parola, era intenta a scambiare messaggi con Roy. Almeno credo.

Sento un brontolio allo stomaco "Mangiate qui?"

"Ok" rispondono in coro e telefonano a casa per avvisare.

In cucina ci sono la nonna, papà e anche Gus. Lui non vive con noi, abita con Marna ma siccome lei di sera lavora al bowling come cameriera, la maggior parte delle volte si ferma per cena. E anche per pranzo. Si insomma, in buona sostanza è sempre qui tranne che per dormire.

"Si fermano anche le ragazze" esclamo vedendoli mettere in bocca il cibo, carne e verdura è la pietanza preparata dalla nonna che guardandomi torva dice "Non potevi dirmelo prima? Avrei preparato anche per loro"

"Nonna Evelyn non preoccuparti, tanto usciamo" esclama Brittany.

Alzo un sopracciglio e mi volto a guardarla, lo stesso fa Jane "Usciamo?" le chiedo.

Lei scrolla le spalle come niente fosse "Andiamo al bowling a trovare Marna".

Mio padre sbianca, Gus non ci ha nemmeno sentite tanto è preso a mangiare e la nonna annuisce.

L'ultimo Addio (Michela Compri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora