Capitolo 2.

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-"Sono 3,50 €."

Frugo nelle tasche dei jeans alla ricerca di qualche moneta, ma trovo solo le chiavi e il cellulare. Mi guardo in giro per vedere se Anna, Simone o Laura sono nei paraggi, ma non c'è nessuno.

Spunta una voce alle mie spalle. -"Pago io per lei. Ecco tenga."
Riconoscerei quella voce anche se fossi sorda: mi giro e sorrido a Mirko.

-"Come hai fatto a trovarmi in mezzo a questo casino?", gli domando per rompere il ghiaccio.

Lui fa spallucce e sorride.
-"Non è difficile trovare una bella ragazza con i capelli rossi, se intorno ci sono solo more e bionde. Insomma Chiara, sei inconfondibile!"

Pronuncia l'ultima frase come se fosse una cosa ovvia.

Devo aver fatto una smorfia orribile perché il riccio scoppia a ridere.

-"Sei troppo buffa quando t'incanti in quel modo!"

Arrossisco violentemente ma cerco di risolvere la situazione alquanto imbarazzante.
-"Ah, allora è questa l'impressione che ti do? Sappi, riccio mio, che non ho intenzione di diventare la tua buffona personale", sbuffo fingendomi irritata.

Poi mi metto a ridere anch'io: è impossibile non essere contagiati da quella risata fantastica.

Mirko continua a sorridere.
-"Dai, cerchiamo un tavolo dove possiamo sederci"

Poco dopo troviamo un divanetto e non perdiamo tempo ad accomodarci.

Mentre sorseggio il mio cappuccio gli dico:
-"Allora, Mirko, com'è che non ti ho mai visto a scuola?"

-"Mi sono trasferito da poco con i miei genitori e mia sorella. Ma se Simone mi avesse detto prima che qui da voi le ragazze sono tutte così belle, sarei volato qui subito!", mi fa l'occhiolino e dà un'occhiata intorno.

Trattengo a stento una risata.
-"Vuoi un consiglio? Stai alla larga da Simone, o va a finire che diventi come lui!"

-"Parole al vento, bellezza!", mi risponde sospirando "sono stato con Simone per tutta l'estate."

Rimango stupita a queste parole. Certo che, in tutto questo tempo, Simone avrebbe potuto benissimo farmelo conoscere!

-"Oh cielo, adesso mi tocca sopportarne due al posto di uno!", sdrammatizzo mettendomi una mano sul volto.

-"Ehi dolcezza, vacci piano. Simone mi ha raccontato tutto di te e, a quanto ho capito, anche tu sei un tipetto niente male", risponde lui di rimando.

Mi sento improvvisamente avvampare. Spero che Mirko non se ne accorga. Mi chiedo quale motivo avesse Simone per raccontare a Mirko di me.

Mentre sono intenta a rimuginare sulle ultime parole del riccio, arrivano Anna e Laura,  che ci ricordano che la pausa è finita.

La bionda si lascia cadere in parte a me sul divanetto, quasi schiacciandomi, con una grazia da elefante.
-"Tu, cara mia, saresti persa senza di me!"

Non rispondo: sto ancora pensando a ciò che mi ha detto Mirko poco fa. Adesso Simone mi sente.

Risvegliandomi dai miei pensieri, mi rivolgo a Laura.
-"Dove si è cacciato bad-boy?", domando chiedendole di Simone.

Alza le sopracciglia e le mani per dire che non ne sa niente.
-"Non lo so, sarà già sul pullman; sai com'è fatto: prende da mangiare e si nasconde da qualche parte per abbuffarsi."

Rido a queste parole: so benissimo come è fatto, ma mi piace sentirlo dire da qualcun'altro, nessuno lo conosce meglio di me, e questo è un buon motivo per ricattarlo quando serve.

316. Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora