Capitolo 28.

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-"Ricordatemi perché l'abbiamo invitato", dice Anna.

-"Perché qui qualcuna", rispondo facendo cenno a Rossella, "non sa placare gli ormoni"

-"Ehi, guarda che ti ho sentita!"

-"Non avevo alcuna intenzione di non farmi sentire, Ross", le rispondo incrociando le braccia e raggiungendo gli altri.

Appena Mirko mi vede sorride, ma poi il suo sguardo cambia quando vede Leonardo dietro di me.

-"Che ci fa lui qui?", chiede a denti stretti.

-"È colpa mia Mirko, sono stata io ad invitarlo. Claudia non poteva venire e-", prova a giustificarsi Rossella.

-"E così hai pensato bene di riempire il buco con lo stronzo. Ottima idea Ross, davvero ottima idea", risponde Mirko allargando le braccia.

-"Io mi tiro fuori", continua poi lui, "abbiate una bella serata"

E mentre se ne va dà una spallata a Leonardo.

-"Eddai Mirko, non te ne andare!!", provo a richiamarlo io.

Ma prima di aggiungere qualcosa vedo il riccio che si blocca e gira la testa verso Leonardo, il quale gli sta dicendo qualcosa.

Tuttavia non riesco a capire cosa, parlano a voce troppo bassa.

Leonardo sembra rilassato e sta sorridendo malizioso al riccio. D'altro canto Mirko serra la mascella e poi volge il suo sguardo su di me.

-"Che si stanno dicendo quei due?", chiede Laura avvicinandosi a me.

-"Non ne ho idea, ma ho il brutto presentimento che questa serata non andrà come abbiamo sperato"

Ad un certo punto vedo il riccio tornare verso di me e superarmi senza degnarmi di uno sguardo.

Dietro di lui c'è Leonardo, che invece mi sorride e fa l'occhiolino.

-"Beh, almeno non si sono ancora uccisi. È una buona notizia no?", dice Laura.

Io la guardo e poi mi volto verso i due ragazzi che stanno raggiungendo gli altri.

-"Per adesso...", sussurro.

Io e Laura li seguiamo, ma il brutto presentimento non mi abbandona, anzi, cresce.

***

Il molo dove si trova la barca del padre di Francesca non è molto lontana dal college, dal quale siamo usciti furtivamente, visto che è illegale lasciarlo, se non durante periodo di vacanza.

Se ci scoprono anche solo ad essere nel parcheggio al di fuori delle mura della scuola siamo letteralmente fottuti.

-"Continuo a pensare che sia stata una pessima idea", ci ricorda Laura mentre camminiamo.

-"Andiamo Laura, ormai sei qui, se ci scoprono finiresti anche tu nei casini più grandi, quindi a questo punto pensa a divertirti", la rimbecca Anna sorridente.

-"Oh grazie, questo sì che mi fa sentire meglio", risponde Laura con fare sarcastico.

-"Siamo arrivati"

La voce di Francesca fa zittire tutti, anche perché quello che ci troviamo davanti è uno spettacolo da mozzare il fiato.

-"Scusa Fran, potresti spiegarmi qual è la tua concezione di barca a vela?", chiedo facendo un passo avanti.

Di fronte a noi c'è uno yacht blu scuro. Non è gigantesco, ma per noi ragazzi di sedici anni è comunque un sogno ad occhi aperti.

Improvvisamente si sente un fischio.

316. Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora